𝙘𝙝𝙖𝙥𝙩𝙚𝙧 𝙚𝙡𝙚𝙫𝙚𝙣.

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21 dicembre 1993

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21 dicembre 1993

𝕾entire l'odore di casa quando si è stati fuori per troppo tempo, è sicuramente una delle cose più confortanti che ci sia. Era così che si sentiva Amber, confortata, perchè dall'abbraccio di sua madre aveva capito che questa volta non ci sarebbero stati imprevisti, e nessuno dei suoi due genitori sarebbe scappato via di casa senza avvisare da un momento all'altro. Il suo saluto rivolto a sua madre le aveva fatto venire gli occhi lucidi.

"Ciao, mamma" disse Amber posando il baule in mezzo alla stazione avvolgendo le sue braccia al collo di sua madre, il suo profumo di cioccolato era fantastico.

"Bambina mia..." disse la madre di Amber accarezzandole i capelli. "mi sei mancata" disse staccandosi dall'abbraccio e guardandola bene in faccia. "non hai preso niente da tuo padre, comunque" disse ridacchiando.

Era effettivamente vero, Amber e suo padre non si somigliavano proprio per nulla, avrebbe quasi azzardato a dire di non essere suo padre quello che si presentava solitamente davanti alla loro porta di casa, costruita con materiali costosi.

La casa di Amber si poteva definire sfarzosa, un poco perchè i suoi genitori erano benestanti, e un poco perchè lo stile anni ottanta di sua madre dava alla casa una spinta in più. Il padre di Amber aprì la porta, e la sua figura venne fuori.

Jamie Smith era un ricco uomo molto noto nel mondo magico, non passava di certo inosservato, aveva in mano quasi tutta la costruzione del ministero della magia in comune con Cornelius Caramell, anch'esso ministro della magia. "Amber." disse freddo il padre di Amber, mentre lei gli faceva un sorriso, che a quanto pare lui non ricambiò. Lasciò la mano dalla maniglia e tornò dentro casa, sfilando le sue costose scarpe lucide.

"non preoccuparti" disse sua madre, evidentemente capendo la freddezza del padre. "gli passerà".

Amber non se lo fece ripetere due volte ed entrò a casa sua, da lontano vide sua sorella più piccola giocare con le bambole.

"ehi!" disse correndole incontro e prendendola in braccio. "patata con gli elastici è ritornata..." disse ridacchiando , vedendo la sua sorellina con le guancie paffute e i codini ricci sulla testa.

"mi sei mancata" disse sua sorella abbracciandola con le sue braccia corte e morbide. "dopo giochi insieme a me con le bambole?" le chiese, portandosi il ciuccio alla bocca.

"mhh..." disse facendo finta di pensare Amber. "non lo so...ci penserò"

"Ciao Sookie!" disse vedendo la domestica di casa, era anche vero che Amber non mancava di persone in casa.

𝐓𝐡𝐞 𝐬𝐨𝐥𝐮𝐭𝐢𝐨𝐧//𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora