Nono capitolo

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"Ero andata in cucina per prendere un bicchiere d'acqua e ho visto questo gattino che sembrava avere fame. Così sono uscita e con un po' di pazienza sono riuscita a prenderlo in braccio e a portarlo qui." Eravamo tutti in cucina e sul tavolo c'era un gattino nero molto piccolo che beveva del latte da una ciotola di Chris. "Quello è il gatto che ci ha aggrediti una settimana fa!" esclamò Chris H. guardai il gatto attentamente e mi accorsi che aveva ragione. "Ha ragione" dissi. Chiara sbuffò e alzò gli occhi al cielo "Lui non vi ha aggrediti, siete stati voi a farlo spaventare. Se foste stati più gentili con lui non vi avrebbe graffiato". Protestai "Ma noi siamo stati gentili con lui!" lei sbuffò di nuovo "Certo ne sono sicura! Avrete avuto la delicatezza di Thor e la gentilezza di Loki" ribatté lanciandoci delle occhiatacce. Poi il suo sguardo si fece più dolce e sorrise "Loki, ti chiamerò così" disse al gatto e lui in risposta le fece le fusa. Aspetta, se gli sta dando un nome significa che... "Vuoi tenerlo?" le chiesi praticamente urlando. Lei si accigliò "Certo! Non posso mica lasciarlo qui!". Che coooosa? "No no e no, tu non porti quel coso in casa mia!". Lei si alzò e prese il gattino in braccio "E invece sì che lo porto in casa tua". Oh ma è cocciuta 'sta ragazza! Mi misi una mano sulla faccia e sbuffai "Ascolta Chiara, a me piacciono i gatti, ma lui no". "Ma perché?" chiese lei lamentosa. "Perche??" veramente mi stava chiedendo perché non volevo quella bestia in casa mia?? "Mi ha graffiato pure l'anima!! Passerei il resto della mia vita con un gatto che non farà altro che lasciarmi segni sulle braccia!". Lei mi guardò e poi scoppiò a ridere "Hahah ma non è vero! Vedrai che ti amerà. Guarda" e detto questo si avvicinò a me. "Nononono non osare avvicinarmelo!" la avvertì impanicato ma non mi diede ascolto, piuttosto si mise a parlare col gatto "Allora piccolo Loki lui è Tom e ci vivrai insieme nella stessa casa, perciò sii gentile dai" e mi obbligò a prenderlo in braccio. Loki, il gatto, in tutta risposta iniziò a uscire gli artigli. "NONONONO CHIARA TOGLIMELO DA QUI! CHIARA TOGLIMELO, CHIARA SANTO CIELO!!!!!" quello stronzo si era letteralmente aggrappato alla mia maglietta e continuava a salire. "Hahaha vedi, gli piaci!". Gli piaccio? Ma che cavolo dice? Nell'esatto momento in cui penso questa cosa Loki iniziò a ritirare gli artigli e siccome stava per cadere lo presi in braccio, poi fece le fusa e si rilassò. Io ancora lo guardavo e con la mano destra iniziai ad accarezzarlo lentamente. "Te l'avevo detto Thomas, ci vuole solo un po' di pazienza e di dolcezza" sorrideva e sorrisi anch'io. "Bene, adesso che avete risolto i vostri problemi, credo che noi dobbiamo delle scuse a te Chiara" sentimmo la voce di Robert alle nostre spalle e ci girammo. "Scuse? E perché mai mi dovete delle scuse?" chiese lei. Chris E. parlò "Bhe avevi ragione. Ci siamo comportati da bambini e ti abbiamo urlato contro per una cosa inutile" Chiara lo guardò e poi scoppiò in una fragorosa risata che mi fece sorridere. Era bello vedere che nonostante quello che aveva passato ancora rideva, è davvero una ragazza molto forte. "Ma ragazzi ormai è acqua passata! Io non sono arrabbiata con voi!" ribadì lei dopo aver finito di ridere. "Davvero?" chiese Benedict. Lei annuì e poi tutti ritornammo in salotto. (Questo è il gattino)

 (Questo è il gattino)

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Chiara's pov

Sono nel salotto di Chris bonazzo Hemswort insieme al cast della Marvel e sto parlando tranquillamente con loro. Se qualcuno me lo avesse detto prima due settimane fa mi sarei messa a ridere come una pazza. E invece sono qui. Cavolo che cosa stupenda. E abito a casa di Tom Hiddleston!!! Cioè vi rendete conto??

Si era fatta mezzanotte e io stavo morendo di sonno. Mi stavo per addormentare quando sentii delle braccia prendermi in braccio e altre braccia prendermi le gambe. Aprii gli occhi e vidi Robert davanti a me che mi teneva le gambe e Jeremy dietro di me che mi teneva in braccio. Vidi che mi stavano portando fuori e capì "No ragazzi no! In piscina no!" ma non si fermavano. "Ragazzi vi prego tutto ma in piscina no!!" eravamo sempre più vicini alla piscina e iniziai a dimenarmi. Loro in tutta risposta ridevano come matti. E poi mi sentii lasciare e caddi in acqua. Tanto per capirci, io so nuotare e in altre occasioni avrei riso per il gesto, ma ora no. Non so perché, ma da quando sono morti i miei genitori non riesco a stare in acqua dove non tocco. Mi sembra di annegare e mi viene un attacco di panico. L'estate scorsa ci ho provato più volte ma ogni volta Justin o qualche mia amica doveva venire a salvarmi. Appena toccai l'acqua chiusi gli occhi ma non feci in tempo a prendere abbastanza aria e subito in mente mi vennero dei flashback, o forse ricordi. Una ragazza si dimenava sott'acqua, stava annegando, e poi delle braccia la tirarono su. In quell'esatto momento svenni e a stento sentì delle braccia forti che mi portavano su.

Finalmente sentii aria nei polmoni e subito aprii gli occhi e tossii tutta l'acqua. "Chiara! Mio dio stai bene!" sentii qualcuno dire, ma non riconobbi subito la voce perciò mi girai verso la sua direzione e vidi Tom con le lacrime agli occhi. Era tutto bagnato e la camicia zuppa d'acqua era appiccicata al suo petto mettendo in risalto i muscoli. Poi avvertì una presenza dietro di me e mi alzai. Mi girai e vidi Robert e Jeremy con dietro tutti gli altri. Persi la ragione "CHE COSA CAZZO PENSAVATE DI FARE?!" urlai con tutto il fiato in gola. "Ci dispiace. Noi pensavamo sapessi nuotare ci dispiace!" ripeté di nuovo Robert ma per me fu come non avesse parlato "IO SO NUOTARE MA CHE CAZZO VI SALTA IN MENTE?!" avevo le lacrime agli occhi e mi sentivo ancora scombussolata ma camminai lo stesso verso il salotto "NOI CE NE ANDIAMO!" urlai per farmi sentire da Tom. Andai all'ingresso con le lacrime che scendevano sulle guance e senza salutare nessuno presi la pochette e le mie cose e uscii. Entrai in macchina e subito dopo vidi Tom con le chiavi della macchina in mano. Entrò e si sedette "Sei sicura di voler..." "Guida muoviti" lo interruppi e lui partì. Mentre la macchina prendeva velocità vidi dallo specchietto retrovisore Chris H., Robert e Jeremy guardarci andare via. Durante tutto il viaggio da casa di Chris a casa di Tom nessuno dei due parlò o meglio io non parlavo. Tom ci ha provato ma lo zittii subito. Pensai a ciò che avevo visto: quella ragazzina ero io, ne ero sicura perché notai il costume rosa fluo che avevo da bambina, quello che mi aveva regalato per il mio settimo compleanno mamma. Quindi potevo avere sette anni... ma perché non ricordavo quell'episodio? Se io stavo per morire annegata un trauma del genere come faccio ad averlo dimenticato? Ero così presa dai miei pensieri che non mi ero accorta che la macchina si era fermata e Tom stava picchiettando con la nocca dell'indice destro sul finestrino. Scesi immediatamente e quando Tom aprì la porta, senza nemmeno dirgli una parola, corsi in camera mia. Mi buttai subito sul letto e scoppiai in lacrime.

Un'ora dopo sentii qualcuno bussare e senza nemmeno ricevere risposta sentii la porta aprirsi. Poco dopo sentii qualcosa di peloso accarezzarmi la faccia coperta dai capelli e poi qualcosa di umido continuare a toccarmi. Così aprii gli occhi e vidi Loki che mi guardava curioso e si strusciava su di me. Così mi misi a sedere a gambe incrociate e lui ci si accucciò dentro. Lo accarezzai. Ma come ci sei finito qui piccolo? Né io né Tom l'avevamo messo in macchina e dubito lui sappia la strada di casa. Poi ricordai che qualcuno aveva bussato alla porta e alzai la testa verso di essa. Notai che era socchiusa e si vedeva chiaramente una figura maschile guardarmi. Capii subito chi era "Puoi entrare se vuoi Tom" sussurrai e abbassai di nuovo la testa verso Loki. Sentii Tom entrare e chiudere la porta, poi sedermi alla mia sinistra. "Lo hai portato tu qui?" sussurrai di nuovo. Volevo parlare più forte per farmi sentire meglio da lui, ma i singhiozzi e le lacrime me lo impedivano così rinunciai. "Si" rispose lui solamente e avvicinò la mano sinistra verso Loki e prese ad accarezzarlo. Stavamo facendo gli stessi movimenti ma per sbaglio le nostre mani si toccarono e lui sfruttò l'occasione per stringere la mia con dolcezza. A quel gesto altre lacrime mi scesero dagli occhi e alzai la testa verso di lui. Aveva gli occhi arrossati e gocciolava ancora acqua. I suoi bellissimi occhi azzurri rovinati dalle lacrime. Mi distruggeva vederlo così, ma mi distruggeva ancora di più sapere che la causa di quelle lacrime ero io. Perché avevo un cazzo di trauma e non lo sapevo fino a un'ora fa. E nell'esatto momento in cui sentii il braccio destro di Tom abbracciarmi appoggiai la testa sul suo petto e scoppiai di nuovo a piangere. Nessuno diceva niente e sperai che quel momento non finisse mai, che quel calore che solo lui era riuscito a donarmi non finisse mai. Volevo restare tra le sue braccia per sempre, sentire la sua voce per sempre, vedere il suo sorriso per sempre. E prima di addormentarmi lì sul suo petto non sapevo che cos'era successo quando ero bambina; ma sapevo che in quell'abbraccio qualcosa nella nostra amicizia si era spezzato e qualcos'altro era sbocciato...

Ciao a tutti! Ecco qui il nono capitolo. Diamo il benvenuto a un nuovo personaggio, il piccolo Loki. Aaaah ma non è bellissimo???😍 E poi, ma vi immaginate Tom impaurito per un gattino!? Vabbè vi saluto e state attenti al prossimo capitolo...

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