Tredicesimo capitolo

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Rimasi interdetta "Cosa?" Domandai e mi girai a destra dove doveva esserci Tom. Invece non c'era nessuno, ma notai che camminava verso il retro della casa e decisi di seguirlo. Insomma, lo aveva detto sul serio? O me lo ero inventato? E cosa gli avrei risposto? Dio quante domande! Arrivai sul retro dove c'era Tom in giardino che guardava davanti a sé i fuochi. Mi avvicinai "Thomas" sussurrai. Ero incantata da lui e da quello che mi aveva sussurrato solo pochi minuti prima. Lui si girò e senza dire una parola mi guardò negli occhi, preso il mio mento con la mano sinistra e lo portò verso di sé. Poi chiuse gli occhi e mi baciò. Era un bacio leggero, dato quasi come se avesse paura di farmi del male. Lo assecondai e chiusi anch'io gli occhi. Quelle labbra così morbide che bramavo da tanto finalmente erano su di me e sentivo il mio cuore battere a mille. Dopo un tempo che parve infinito ci staccammo. Ci guardammo negli occhi e sussurrai "Ti amo anch'io". Sorridemmo insieme. Sentì come se finalmente avevo rivelato un segreto a lungo tenuto nascosto, e forse era così. Vidi Tom che estraeva dalla tasca della giacca una scatolina. La aprì e vidi che c'era un anello, in particolare quell'anello che avevo visto il giorno prima. Ma c'era una piccola modifica: sul lato laterale c'era una scritta incisa 'you&me' diceva. Rimasi a bocca aperta "Oh Tom" esclamai. "Non ti sto chiedendo di sposarmi tranquilla" disse e mi lasciai scappare una risata "Solo... ti va di provarci insieme? Non mi devi dare una risposta ora, perché insomma... capisco che magari ancora devi superare il trauma che ti ha lasciato quello stronzo e non ti fidi ancora del tutto di me e..." non lo lasciai finire e lo baciai. "Certo che voglio essere la tua fidanzata Tom. E poi io mi fido ciecamente di te." Gli sussurrai e lui mi sorrise felice e io pure. Poi mi mise l'anello all'anulare sinistro. Ci baciammo di nuovo e in quel momento dietro di noi sentimmo lo stappare di uno spumante e ci girammo. Vedemmo Robert che dava ai ragazzi lo spumante e poi venne verso di noi con due calici pieni di spumante in mano e un sorriso raggiante. "Ragazzi, io ve lo avevo detto. Se lei non era la tua fidanzata io non interpreto Tony Stark nell'MCU e questo è..." "...impossibile, sì lo abbiamo capito" finì io al posto suo, poi continuai "Ma esattamente da quanto siete qui?" chiesi. "Da quando sei tu qui, ti abbiamo seguito" rispose lui. "Cosa? E perché?" esclamai indignata. Ma nemmeno un po' di privacy possiamo avere? "Perché erano finiti i fuochi d'artificio ed Hemswort non sa stare muto" rispose Robert. "Chris? E lui come faceva a saperlo?" domandai guardando Tom. Lui scoccò un'occhiataccia a Chris, probabilmente perché voleva il suo momento di privacy con me e per colpa sua lo ha interrotto, e poi mi rispose dolcemente "In pratica ho chiesto alla gioielleria di incidere quella frase sull'anello, ma sarebbe stato pronto troppo tardi e io dovevo venirti a prendere a lavoro. Così ho chiesto a lui di andarlo a prendere." Spiegò e io annuì. "Bene, adesso che abbiamo spiegato tutto" iniziò di nuovo Robert "Facciamo un bel brindisi ai festeggiati e alla nuova coppia!" esclamò alzando il suo calice e noi brindammo insieme a lui.

Dopo il brindisi io e Tom non abbiamo avuto molto tempo per parlare così dopo un'ora decidemmo di andarcene con la scusa di essere stanchi. Il tragitto in macchina fino a casa fu silenzioso, ma appena arrivammo lui mi prese subito per i fianchi e mi baciò passionalmente. Ci staccammo solo perché eravamo rimasti senza fiato. "Dio da quanto desideravo farlo!" esclamò lui guardandomi negli occhi. Non potei non dargli torto "Anch'io" dissi e mi baciò di nuovo. "Ti va di dormire insieme a me?" mi chiese mentre salivamo le scale. Non sapevo se accettare o meno, ma non perché non volessi dormire con lui. Avevo paura che lui volesse fare qualcos'altro e io ancora non me la sentivo dopo quello che era successo. Lui sembrò capire i miei pensieri, forse tramite il silenzio creatosi, e precisò "Solo dormire. Nient'altro." Gli sorrisi sollevata e accettai. "Però prima fammi cambiare e struccare" "Va bene ti aspetto in camera" proferì e poi mi diede un bacio a stampo. Entrai in camera e in fretta e furia mi tolsi giacca, vestito e scarpe e mi misi il pigiama più serio che avessi. Che poi tanto serio non era dato che aveva la maglietta di sopra bianca con una stampa con le patatine sopra e una scritta "eyes on the fries" e i pantaloni erano neri con sopra piccole stampe di patatine, hamburger e fette di pizza. Ma non mi importa, se mi ama mi amerà pure con un pigiama che venera le patatine. 

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