Il braciere

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Salì sulla sua moto e non faceva altro che pensare alla scena di due sere fa, era sicuro della scena che aveva visto era sicuro di aver visto quel ragazzo. Sicuro al cento per cento, e il fatto che nessuno ricordasse di quel ragazzo lo metteva a disagio. Lo faceva impazzire, per non parlare del discorso di Liam e Zayn, una vera furia. 

Per colpa loro aveva saltato un prezioso allenamento,con tutti questi pensieri negativi non notò che sulla strada c'era un tombino rotto. Louis correva come non mai e una ruota rimase incastrata in esso, la moto si alzò sulla ruota anteriore e scaraventò Louis contro il marciapiede, facendogli sbattere così forte la testa da perdere i sensi. E poi il buio più totale.

Quando Louis aprì gli occhi si trovava dinanzi a un cancello battuto in acciaio, molto elegante,aveva raffigurazioni di vario tipo, come ad esempio angeli o fiori.  Attorno c'era un giardino immenso e il cielo era limpidissimo con molte nuvole però. Non c'era nessuno se non un ragazzo che lo aspettava allo stipite del cancello.

«ce ne hai messo di tempo!» esclamò seccato
«scusami tu sei?»
«Nick piacere! Benvenuto nella parte secondaria del paradiso»
«parte secondaria? Paradiso? Ma che stai dicendo?» Pensò che lo stava prendendo in giro e anche molto

«tu sei Louis. Hai fatto un incidente con la moto, ora entra in questo cancello, scopriremo se sei morto o sei in coma» lo disse con così tanta naturalezza che a Louis venne un brivido lungo la schiena

«come fai a—a conoscermi?»
Era tutto così surreale, quando entrarono c'erano molti bambini, erano radiosi e luminosi nel vero senso della parola. Ridevano e giocavano in continuazione, c'erano fiori di ogni tipo e per sua sorpresa un'enorme casa bianca, simile a quella degli Stati Uniti.

«Louis capirai a tuo tempo. Ti basti sapere che io sono Nick e sono il guardiano di questo pezzo di paradiso, tutti questi bambini sono più o meno nella tua stessa situazione»
«quindi sono in paradiso?» domandò incredulo

«non proprio» storse il naso
Quando entrarono in quell'enorme casa, essa conduceva a un altro giardino, il quale era immenso. Era circondato da migliaia di case, gli sembrava un soglio realmente.
«questo è il giardino comune. Queste sono le case delle anime che abitano qui»
«io sono un'anima quindi?» Nick annuì
«per ora. O per sempre dovremo scoprirlo»

Ad un tratto vide un ragazzo biondo. Lo stesso ragazzo biondo di giorni fa
«lui—indicò—lui chi è?»
«Niall» alzò le spalle
«perché?» chiese Nick
«io l'ho visto. L'ho visto sulla terra»
«impossibile è qui da due mesi. Forse sta portando avanti la sua missione ma è impossibile che ti ricordi di lui,le anime si fanno vedere,ma dopo un'ora gli umani dimenticano tutto»

«Nick io mi ricordo di lui. E senza nemmeno parlarci ti dico che ha l'accento irlandese» Nick separò le labbra
«ma come cazzo...? Niall!» urlò
«ah credevo che qui non fossero ammesse le parolacce, porca troia che fatica» ammise Louis

«Louis qui si può fare realmente tutto. So a cosa stai pensando, e si puoi farlo, si può fare sesso e si possono dire parolacce e cose varie. Non stiamo nel medioevo. Questo non è un paradiso Cristiano mettiamola così, è più un paradiso terrestre di passaggio. Poi a seconda della credenza che hai andrai dove la tua anima meriterà di andare»

Niall finalmente li raggiunse
«eccomi» disse affannato «stavo andando da Harry»
«si come ti pare,giovanotto-» disse Nick
«perché ti ho salvato il culo e sei sparito? Solo io mi ricordo di te,gli altri no»
«che cosa?!» urlò
«ma è impossibile! Nick è impossibile,
io—io sono sicuro è avvenuto prima dell'incidente che lo ha evidentemente portato qui. Forse lui è-»
«forse è lui» annuì
«cosa sono io?»
«scemo sicuro. Comunque io sono Niall»

𝐺𝑜𝑙𝑑𝑒𝑛 𝑆𝑜𝑢𝑙 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora