«mi dispiace»
«dispiace più a me Niall,dovrei passare più tempo con te invece mi sono arrabbiato»
«si mi hai fatto leggermente paura» ridacchiò«ieri ci hai dato dentro piccolo Harry»
«Niall!» arrossì
«beh io vedo che il tuo culo è intatto,quindi Louis...?»
«Niall ti prego è imbarazzante»
«oh scusa passivello» alzò le mani«io non ho, insomma non ho fatto-»
«oddio è stata la tua prima volta da attivo!»
«e non urlare!»Niall e Harry continuavano a parlare del più e del meno, senza sprecare nemmeno un minuto del loro tempo. Mentre gli altri erano assorti sul come scalare quella valle Nick e Louis si stavano preparando a ciò che li avrebbe aspettati.
«come procede?» chiese Louis a Nick
«tra un'ora dobbiamo scalarla e non sarà per niente semplice,soprattutto con tutte queste cose che abbiamo portato»«l'acqua dobbiamo portarla,ovviamente non quella piovana usata per lavarci. Il cibo è sufficiente per altri due giorni,quelli del ritorno e i sacchi a pelo credo che possiamo nasconderli. Chi potrebbe mai prenderli scusami?»
«hai ragione. Comunque questo posto emana una certa energia»
«mi sento più forte Nick. Non so che significa»
«la coppa ti chiama ecco che significa» Louis annuì«sai non ti nascondo che ho una cazzo di paura. Faccio di tutto per tranquillizzarli ma ho così paura di morire»
«hai paura ma lo fai ugualmente. E questo gli antenati lo capiranno» sospirò«che hai?»
«niente è che ho paura per te Lou ma veramente. Se un'ombra nera è stata capace di uccidere un'antenata cosa farà a noi.
Insomma gli antenati sono inarrestabili,come puoi sconfiggerli?»«ma ci sono antenati in tutti i passaggi?»
«certo»
«ed è possibile che ci sia stato uno scontro tra le due parti di antenati?»«Mhh—di toccò il mento—non credo»
«perché mai?»
«perché se un'ombra del genere venisse nel nostro passaggio credimi che la sentiremmo. Verrebbe una specie di scossa»Louis sospirò«vado a schiarirmi un po' le idee ok? Di a Harry di non preoccuparsi» Nick annuì
Louis si addentrò in quello che sembrava un bosco fitto,c'erano alberi rigogliosi dappertutto. Foglie fresche di una pioggerella leggera, assaporava quell'odore che annunciava che c'era la primavera.
Louis sospirò, gli era sempre piaciuta la solitudine anche quando sembrava un buco nero, pronta a rosicchiarti dentro non appena ti sentivi fuori luogo. Non aveva niente per cui lottare se non la sua famiglia, fino ad oggi. Oggi lottava per la sua famiglia, per rivederla,lottava per Zayn e Liam, lottava per i suoi amici, che voleva salvare. Ma soprattutto per l'amore della sua vita.
Harry lo sapeva che Louis lo amava,ma voleva dirglielo non appena si sarebbero svegliati. Perché loro si sveglieranno, lo sente e lo sa.
Si sedette su una radice molto spessa, di un albero; e iniziò a pensare a tutto ciò che potesse dargli coraggio.
«Louis forza se hai paura ora cosa farai appena arrivato lì sopra? Te la farai addosso?» si disse«sai papà,saresti stato la prima persona che avrei voluto rivedere,nulla da togliere alla mamma. Lei è la mia fottuta vita, e anche le ragazze e Ernest, ma tu mi manchi così tanto.
Appena arrivato qui non ti nascondo che avrei voluto cercarti,ma a che pro? Non volermi svegliare più? Io sono sicuro che sarai in paradiso assieme a tutti gli angeli e ti stai prendendo gioco di me—ridacchiò—lo so perché l'avrei fatto anche io.
Ti ricordi quando mi portasti a quel campo? Io mi ricordo cosa mi ducesti
"Louis figliolo io voglio condividere con te la mia passione, ma se a te non dovesse piacere non mi importa,sei mio figlio"
E io ero così orgoglioso papà,così orgoglioso di essere il figlio di Mark Tomlinson
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𝐺𝑜𝑙𝑑𝑒𝑛 𝑆𝑜𝑢𝑙
FanfictionLouis Tomlinson era un ragazzo popolare, capitano della squadra di calcio e desiderato da ragazzi e ragazze. Louis sapeva di essere gentile e disponibile, ma non lo mostrava. Era saccente e prepotente con i più deboli, prendeva in giro quelli del p...