capitolo 11

307 13 3
                                    

Sunshine p.v

Finalmente è arrivato l'ultimo giorno di lezione prima delle vacanze di Natale, a dire la verità mi serve proprio una bella vacanza. Certo anche durante le vacanze dovrò venire in palestra per le lezioni, ma almeno starò un po' con la mia famiglia. Mi mancano le mie sorelline, avercele in casa mentre gironzolano e urlano. E poi amo queste feste perché ci riuniamo tutti i parenti e passiamo del tempo insieme. Comincio a preparare le valige per tornare a casa in modo da non dimenticarmi niente qua. Metto tutto dentro le scatole e comincio a sigillarle. Sono le 15.00 e per fortuna oggi non ho nessun impegno così posso passare un po' di tempo con Alexis, starò 15 giorni senza vederla, e mi mancherà. Ormai mi sono affezionata a lei, beh come biasimarlo passo più tempo con lei che con la mia famiglia.. A:<<ehi amica che ne pensi se andiamo a farci un giretto prima di salutarci?>> S:<<penso sia una splendida idea almeno ci distraiamo un po'>> prendiamo le chiavi il telefono e gli occhiali da sole e usciamo. Abbiamo optato per andare al centro commerciale a fare un po' di compere. Saliamo nella mia macchina e dopo esserci allacciate le cinture di sicurezza siamo partite verso il centro commerciale. Parcheggio e ci avviamo verso l'entrata. Per primo siamo entrati in un negozio di scarpe perché Alexis aveva bisogno di un paio di scarpe per andare in palestra e io volevo assolutamente quelle pantofole super pelose tipo gli Ugg ma sono pantofole. Me le sono prese rosa e dentro blu, le amo di già.. dopo di che siamo entrati in un negozio di libri perché dovevo comprare un regalo a Abby, ho deciso di regalarli un libro sulla danza io ho il mio, che mi è stato regalato dai miei genitori e voglio che anche lei abbia il suo visto che anche a lei piace tanto ballare, e sinceramente ne vado fiera. Siamo entrati nel negozio di libri e l'ho preso e incartato. Alexis non doveva fare nessun regalo visto che era figlia unica e ai suoi genitori gliel'avrebbe comprato una volta arrivata a casa sua. Poi decisi di regalare al mio papà un bel maglione, a mia mamma un profumo Trussardi e infine a mia sorellina decisi di comprarle le scarpette da danza classica e un pupazzo a grandezza umana. Mi sono fatta fare un pacco regalo per tutto e li ho messi nel carrello. Dopo aver pensato alla mia famiglia ora era il mio turno di fare shopping. Ci dirigiamo verso il negozio Just Cavalli mi serviva un abito elegante perché durante queste vacanze avevo un galà importante con tutti ballerini più famosi. Mi sono comprata un vestito lungo rosso fuoco, semplice con uno spacco laterale, mono spalla. Da abbinare avevo già le mie Louboutin rosso fuoco quindi ero a posto. Mentre Alexis si è comprata da Armani un vestitino panna senza spalline molto bello. Stanche ormai di fare shopping andiamo a sederci in un bar e ordiniamo due succhi. Mentre aspettiamo parliamo del più e del meno. Finalmente ci portano i nostri succhi e cominciamo a sorseggiarli. A:<<allora hai impegni per la notte di capodanno?>> S:<<veramente non ho nessun impegno per la notte>> A:<<perfetto allora che ne dici di venire alla nostra festa, ci siamo tutti>> S:<<perché no, sono sicura che sarà divertente>> insomma alcool a fiumi e bei ragazzi è una combinazione perfetta per qualsiasi festa. L'ho detto di non essere una santa in fatto di ragazzi e visto che sono single..Alexis mi fa un occhiolino d'intesa. Dopo esserci riposate un po' tra una chiacchierata e l'altra abbiamo deciso di tornare al college visto che erano già le 17.00 e dovevamo finire di mettere tutta la roba nelle scatole. Appena siamo arrivate in camera abbiamo finito di fare tutte le scatole io, comincio a caricarle nella mia macchina in modo da essere tranquilla dopo. Certo che erano davvero pesanti. Mentre scendevo le scale per arrivare al parcheggio, la scatola che avevo in mano con tutti i libri che c'era dentro mi cadono, la scatola si apre e tutti i libri vanno a farsi fottere per conto loro. S:<<cazzo>> impreco a voce alta. Mi chino a raccogliere i libri e quando alzo lo sguardo mi trovo la faccia di Justin a pochi centimetri dalla mia mentre mi aiuta a raccogliere i libri. S:<<grazie>> sussurro mentre continuiamo a raccogliere i libri j:<<non c'è di che>>. Finiamo di raccogliere tutti libri e mi aiuta a rimetterli dentro la scatola. Dopo averla chiuso la prendo e finisco di scendere le scale quando sento Justin che mi blocca toccandomi la spalla J:<<lascia, ti aiuto io>> mi prende la scatola dalle mani e comincia a camminare verso i parcheggi. S:<<se non ti dispiace>> J:<<tranquilla tanto non ho niente da fare>> continuiamo a proseguire silenziosamente verso i parcheggi S:<<come mai tutta questa gentilezza oggi>> mi guarda per un momento J:<<beh visto che ieri mi hai perdonato volevo ricambiare il favore>> annuisco in segno di assenso, arriviamo di fronte alla mia macchina apro il cofano e faccio mettere la scatola dentro. J:<<se vuoi ti aiuto anche con le altre scatole, se sono pesanti come queste non è il caso che le porti da sola>> oggi è davvero gentile, chi sa che cosa gli è successo.. S:<<beh se proprio insisti, mi servirebbe un aiutino>> mi sorride in risposta, quel sorriso è davvero stupendo. Saliamo le scale mentre parliamo di cose senza importanza. Arriviamo in camera e appena entriamo ci sono Ryan e Alexis coricati nel mio letto mentre si baciano appassionatamente. Eh che diamine perché devono fare certe cose proprio sul mio letto? S:<<ragazzi vi prego non sul mio letto. Non voglio dormire dove voi vi siete accoppiati>> Justin si mette a ridere mentre i due piccioncini continuano a sbaciucchiarsi senza prestarmi molta importanza. S:<<no sul serio grazie per la considerazione, siete stati davvero comprensivi>> butto le braccia in aria in segno di esasperazione J:<<oh insomma Sunshine lasciali fare, quante scatole ti mancano?>> ecco qua il paladino della giustizia che interviene.. S:<<beh tu ora dici così perché non lo stanno per fare sul tuo letto-lo guardo con una faccia disgustata mentre lui cerca di soffocare una risata- mi mancano quelle tre e poi abbiamo finito>> Justin si avvicina al mio orecchio J:<<credo sia meglio che le portiamo fuori e poi veniamo a prenderle piano piano, perché non voglio entrare in stanza e vedere loro due che fanno sesso>> cerco di non ridere e annuisco soltanto perché se parlo scoppio anche a ridere. Trasciniamo i tre scatoloni fuori e poi chiudiamo la porta. Appena siamo sicuri che non possano sentirci io e Justin scoppiamo a ridere così tanto che mi fa male la pancia S:<<credo che questa sia stata una delle situazioni più imbarazzanti che mi sia mai capitata>> sono riuscita a dire fra le risate J:<<non per me, la mia situazione più imbarazzante è stata quando un giorno un mio amico si stava masturbando nel letto di fianco al mio e pensava che io fossi addormentato ma purtroppo per lui non lo ero, e quando i rumori che emetteva stavano diventando troppo fastidiosi o preso mi sono alzato dal mio letto e sono uscito fuori dalla stanza con solo una paio di pantaloni addosso e proprio in quel momento è passata la prof e mi ha sgridato perché non era un abbigliamento adatto per aggirarmi nei corridoi>> non sono riuscita a resistere e sono di nuovo scoppiata a ridere questa volta mi sono uscite anche le lacrime, non riuscivo nemmeno a respirare, e subito dopo Justin mi ha seguito a ruota e ha cominciato a ridere anche lui. Dopo essermi ripresa sono riuscita a parlare S:<<ew che schifo. Credo che se fossi stata al tuo posto gli avrei detto di smetterla>> J:<<oh certo prova a stare tu in camera con uno che si masturba e mentre lo fa chiederli di smetterla>> ahahah forse ha ragione è un po' disgustoso da pensare S:<<non credo di aver riso così tanto in tutta la mia vita>> nel frattempo mi asciugo le lacrime che mi sono scese J:<<per me è lo stesso>> S:<<credo sia meglio mettere le scatole in macchina>> J:<<subito comandante>> mi risponde mentre si mette sull'attenti. Lo spingo scherzosamente e prendo anche io una scatola leggere dove si sono solo vestiti. Dopo averle caricate tutte e tre chiudo il cofano S:<<beh grazie, come potrò mai sdebitarmi per questo immenso favore?>> Justin si avvicina a me pericolosamente e io di conseguenza indietreggio ma dopo un paio di passi la mia schiena va a sbattere contro la mia macchina. Merda ora sono in trappola. J:<<credo tu sappia già come ripagarmi il favore-si bagna le labbra con la lingua, mentre si avvicina ancora di più al mio viso, poi mi sussurra con una voce roca all'orecchio-ma per questa volta può bastarmi anche solo un caffè>> un brivido mi percorre su tutta la schiena, non so perché questo ragazzino mi faccia questo effetto. S:<<va bene se ti basta così poco credo che potrò accontentarti>> lo sorrido sfacciatamente. Apre lo sportello e si siede nel sedile del guidatore J:<<beh allora dove mi porti?>> brutto sfacciato del cavolo scendi assolutamente dalla mia bellissima macchina. S:<<oh ti porto in una bellissima località si chiama bar del college, e pensa un po'? sempre se è possibile che tu riesca a formulare un pensiero. Il bar del college è a due passi da qua, quindi alza il tuo culo dalla mia bellissima macchina e comincia a camminare>>gli apro la portiera in modo da rendergli più veloce e meno complicata l'azione di scendere dall'auto. Ma non sembra muoversi nemmeno di un centimetro S:<<okai, forse ho usato dei termini troppo complicati per te, ma proverò a essere chiara. Scendi da quella cazzo di auto. Così va meglio?>> mi guarda con quel sorrisino e con quella faccia da schiaffi J:<<oh io per caffè intendevo un caffè in centro>> perché cazzo deve essere così complicato questo cristiano?! Non poteva accontentarsi di un caffè in un bar di un college normale?! No, certo che no, deve sempre complicarmi la vita è logico. Sbuffo pesantemente S:<<ve bene però levati, guido io>> nessuno ha mai guidato la mia macchina, sono una tipa gelosa delle mie cose. J:<<oh dai non essere egoista, fammela guidare a me>> S:<<non se ne parla proprio, io non ti faccio guidare proprio niente>> mi guardo con occhi dolci, oh no caro con me non attacca.. J:<<ti prego bambolina, ti prometto che farò il bravo e andrò piano>>faccio no con la testa, apre la portiera e scende, è stato facile fargli cambiare idea, mi si avvicina e schiaccia il mio corpo tra il suo e la macchina J:<<ti prego, non farmi usare le maniere forti>> mi sussurra nell'orecchio sempre con la sua solita voce sexy. Ti prego Dio fa che le maniere forti non siano quelle che sto pensando, ti prego.. comincia a baciarmi il collo, istintivamente chiudo gli occhi e mi rilasso, J:<<dai piccola, dammi quelle dannate chiavi>> mi sussurra tra un bacio e l'altro, raccolgo tutta la mia buona volontà e riesco a formulare una frase S:<<non ci provare tesoro, con me non attacca>> credo di non essere stata molto convincente perché ha continuata a lasciarmi dei baci umidi su tutto il collo, finchè non ho allentato la presa sulle chiavi e lui è riuscito a sfilarle con tranquillità. Si stacca dal mio collo e si riaccomoda nel sedile del guidatore. Vado a sedermi nel sedile affianco al guidato e mi allaccio la cintura arrabbiata. Justin mi guarda con quel sorrisetto furbo J:<<oh andiamo piccola non essere arrabbiata con te stessa, è una cosa normale non riuscire a resistere al mio fascino>> l'ho fulmino con lo sguardo e lui ridacchia e alza le mani in segno di finta resa J:<<va bene sto zitto>> si aggiusta lo specchietto come vien bene a lui, si aggiusta i capelli scompigliati e come suo solito si passa la lingua fra le labbra. Mentre guidava, eravamo in totale silenzio interrotto solamente dalle canzoni che c'erano alla radio. Io non ero arrabbiata con Justin, ero più arrabbiata con me stessa per il fatto di aver ceduto alle sue provocazioni. J:<<allora dove cuoi che ti porti?>> ci penso un po' e decido il mio posto preferito S:<<voglio andare da Starbucks>> in risposta Justin ha annuito e ha continuato a guidare, così io sono tornata a fissare fuori dal finestrino. Ci siamo fermati a un semaforo rosso J:<<hai intenzione di non parlarmi per tutta la sera?>> lo guardo per un attimo e mi giro di nuovo J:<<oh insomma non credo di aver fatto una cosa poi così grave.. e non mi sembra nemmeno che quello che ho fatto non ti sia piaciuto>> certo che non capisce proprio questo ragazzo S:<<sai di essere una testa di cavolo vero Justin?>> si mette a ridere mentre parte dopo che è scattato il verde J:<<diciamo che me l'hanno già detto in un paio>> beh per lo meno lo ammette di essere una testa di cavolo. S:<<ecco non farlo più perché la prossima volta ti arriva un cazzotto, intesi?>> mi annuisce J:<<va bene, però non posso prometterti che non lo farò più>> non perdo tempo a risponderlo perché se no non la finiamo più.. La domanda che mi sorge ora è "perché non può essere sempre gentile?" se lo fosse sono sicura che saremmo diventati grandi amici, invece ora è solo una spina su un fianco. Dopo altri 10 minuti di macchina siamo arrivati da Starbucks, ha parcheggiato e poi siamo scesi. Ci siamo seduti in un tavolo nell'angolo in fondo in modo da stare più comodi e tranquilli. Quando ad un tratto sento qualcuno che mi tocca la spalla per chiamarmi mi giro e mi trovo Luke, era da un bel po' che non lo vedevo, da quando mi ero inventata che Justin era il mio ragazzo. Per fortuna che anche oggi sono con lui, almeno non mi importuna. S:<<ciao Luke, da quando senza vederci. Come stai?>> prendo la mano di Justin come per segnale di venire a sedersi vicino a me, per fortuna lo capisce subito e si siede accanto a me mentre mi circonda le spalle con un braccio. L:<<sto bene grazie, e voi? Vedo che siete ancora insieme>>. Ci sorride e si mette le mani in tasca J:<<si, ormai siamo una coppia in tutti i sensi. Una vera coppia ufficiale. Vero piccola?>> Justin si gira verso di me aspettando una risposta S:<<oh si, siamo proprio una coppia, in tutti i sensi>>. Luke era ancora li impalato che ci guardava senza dire una parole e sinceramente non sapevamo come mandarlo via, quando credo che a Justin gli sia venuta un'idea perché gli si è illuminato il volto, mi fa un occhiolino e si avvicina pericolosamente alle mie labbra e comincia a baciarmi. Ma che diamine fa?! Che cosa gli passa per la mente a questo deficiente?! Non mi tiro indietro e continua anche io a baciarlo in modo da sembrare un bacio vero, per convincere Luke che siamo sul serio fidanzati. Certo che però Justin bacia davvero bene, ha delle labbra morbide e soffici che sanno già come muoversi. Durante il bacio mi è venuto un caldo improvviso e dei brividi lungo la schiena. Luke fa finta di avere dei colpi di tosse in modo da farci staccare e concentrare la nostra attenzione su di lui. Così io e Justin ci stacchiamo e ci giriamo verso di lui L:<<beh io ora devo andare che mi devo incontrare con un mio amico. Auguri per tutto ragazzi è stato un piacere rivedervi>> contemporaneamente io e Justin abbiamo ricambiato il saluto e appena ho visto che era uscito dal locale ho dato una sberla Justin. J:<<ahia-grida mentre si massaggia il punto che gli ho colpito-ma sei impazzita? Posso sapere per che cosa era questo colpo?>> non ci credo ora sarei io quella impazzita.. S:<<no, sei tu impazzito, posso sapere perché mi hai baciato?!>> ridacchiò J:<<oh era per quello? Dovresti ringraziarmi visto che ora siamo sicuri che non ti importunerà più>> Justin ha davvero dei seri problemi, per lui dovrei anche ringraziarlo, è logico. J:<<e poi in fin dei conti mi sono preso il bacio che mi dovevi, e devo dire che sono abbastanza soddisfatto>> lo guardo, alzo un sopracciglio e gli tiro un'altra sberla J:<<ahia,e basta>> S:<<meglio che ti stai zitto se no te ne arriva un'altra>> J:<<oh insomma non fare tanto la santarellina che il bacio è piaciuto anche a te visto che hai anche ricambiato, o mi sbaglio tesoro?>> è vero, forse ho ricambiato il bacio, ma l'ho fatto solo per rendere la scena più credibile.. okai l'ammetto, Justin bacia davvero bene ma questo non significa nulla.. a questa sua domanda arrossisco leggermente, cosa che non mi è mai capitata.. questo ragazzino ha un effetto strano su di me S:<<credo che ti sbagli Bieber, e anche di molto>> lui mi rivolge uno dei suoi sorrisi più sfacciati J:<<penso di no Smith. Comunque ordiniamo?>> annuisco e chiamiamo una cameriera, subito dopo ci arrivano le nostre ordinazioni. E mentre beviamo i nostri caffè parliamo del più e del meno J:<<sinceramente non avevo mai visto mia sorellina così felice per qualcosa, poi sta sempre parlando di te e di come tu sia bella, brava simpatica e che sembri una principessa>> sorrido istintivamente e arrossisco leggermente S:<<non esageriamo, non credo dica tutte queste cose di me, sei sicuro che non lo stai dicendo solo per fare colpo su di me?>> si mette una mano sul cuore come se fosse offeso dalle mie parole J:<<mi hai offeso, io non mi permetterei mai di fare una cosa del genere>> mi scappa da ridere S:<<beh allora perdonami per aver pensato una cosa del genere su di te>> ride e annuisce come se mi avesse perdonato J:<<no a parte gli scherzi, credo si sia innamorata di te>> S:<<è una bambina stupenda Jazmyne, ed è davvero brava a ballo e si impegna tanto>> J:<<modestamente a preso tutto dal fratello più grande>> faccio gli occhi in bianco S:<<mi auguro che non sia così se no povera bambina..>> mi fa una smorfia J:<<vedo che anche oggi la simpatia non ti manca>> faccio un gesto d'inchino con le mani. Finiamo di chiacchierare e bere le nostre cose, poi ci mettiamo di nuovo in viaggio per andare al college e salutare tutti visto che è ormai ora di andare a casa. Quando siamo arrivati erano già tutti fuori che ci aspettavano per salutarci, compresa Audrey che quando ci ha visto scendere dalla mia macchina insieme per un momento ho temuto che mi picchiasse. Ho abbracciato a tutti e per ultimo Justin che mi ha sussurrato nello'orecchio J:<<bambolina non sentire troppo la mia mancanza>> gli ho annuito e sorriso falsamente poi sono salita in macchina e sono partita verso la mia dolce casetta.

Buonsalve spero che questo capitolo vi sia piaciuto, se è così mettete mi piace

Drewsmjljng

a l'amore non si sfuggeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora