Capitolo 19

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Sunshine p.v

Sento qualcuno che mi scuote per il braccio, apro gli occhi e mi vedo Alexis che mi chiama insistentemente. S:<<Posso sapere per quale ragione continui ad urlarmi in faccia?>> chiedo con la voce ancora impastata dal sonno e un po' infastidita. Odio essere svegliata bruscamente. A:<<Sun sono già le 7.45 e tu sei ancora nel mondo dei sogni. Secondo te non devo urlarti visto che non ti svegli con le buone maniere?>> mi metto velocemente seduta e mi guardo in giro cercando il mio telefono in modo da sapere per quale strano motivo non mi è suonata la sveglia. Lo cerco nel comodino, sotto il cuscino, dentro la mia borsetta e perfino sotto il letto, ma non sembra esserci da nessuna parte. Sto cominciando a disperarmi. Quel telefono è la mia vita, non che ci sia dipendente dal telefono perché non è proprio il mio caso, ma li ci sono un sacco di appunti, c'è praticamente segnato tutto quello che devo fare durante tutta la mia vita. E poi diciamoci la verità, non è che costa proprio due soldi. Ci ho messo un bel po' per avere i soldi per potermelo comprare. A:<<Alex sono disperata, non lo trovo da nessuna parte e mi devo ancora preparare>> dico con un tono di voce un po' alto A:<<Vai a prepararti, nel frattempo te lo cerco io>> annuisco ed entro in bagno infastidita, mi faccio una coda alta, mi lavo i denti e la faccia. Esco dal bagno e prendo dei vestiti a caso, cioè un panta nero a pois bianchi, un maglione bianco con una spalla scesa e un paio di stivaletti con il tacco marroni. S:>>Ti prego, dimmi che l'hai trovato>> chiedo in tono di supplica incrociando le dita, Alex si limita a guardarmi con tono dispiaciuto S:<<Non posso crederci, dimmi che non l'ho veramente perso ti prego>> comincio ad essere un po' arrabbiata e questo si può notare dal fatto che sto sbattendo le cose e il mio tono di voce non è dei più bassi. A:<<Senti che ne dici se andiamo a lezione, magari qualcuno dei nostri amici l'ha trovato ieri e l'ha preso per poi ridartelo oggi. E in tal caso non ce l'abbia nessuno dopo andiamo da iZone e visto che il tuo telefono è possibile rintracciarlo vediamo cosa si può fare>> mi sento più sollevata, se non ci fosse Alexis giuro che oggi sarei morta d'infarto prima del tempo oppure avrei direttamente distrutto la stanza. Sono veramente felice di aver avuto lei come compagna di stanza e che non mi sia capitata qualcuno come Audrey invece. S:<<Giuro che se non ci fossi tu oggi sarei stata una belva.>> ridacchia e mi abbraccia lateralmente mentre ci dirigiamo verso la porta. Una volta che siamo in corridoio ci separiamo e ognuno va nella propria aula.

**5 ore dopo**

Finalmente finiscono quelle strazianti ore di lezione. Già sono pesanti di suo, immaginatevi se state 5 ore su 5 a pensare dove mai avrò lasciato il telefono o se qualcuno me l'ha preso. Vi giuro che non è una delle migliori cose, anzi è davvero straziante. Finalmente riesco ad uscire dall'aula e mi dirigo il più veloce che posso in mensa dove mi stanno aspettando tutti. Cerco di essere veloce, ma è impossibile visto tutta la gente che si è accumulata in corridoio. Dopo aver spintonato e pestato i piedi a un bel po' di gente finalmente riesco a varcare la porta della mensa. Vedo subito seduti tutti i miei amici, mi chiedo come facciano ad essere così veloci.. Sono troppo agitata per mangiare e poi anche se avessi fame non ho nessuna voglia di farmi tutta la fila per prendermi qualcosa da mangiare. Sono troppo impaziente di sapere se qualcuno ha per caso trovato il mio telefono. S:<<Ciao ragazzi. Qualcuno ha per caso il mio telefono? Magari l'avete trovato ieri al locale, per terra o da qualsiasi altra parte?>> chiedo speranzosa mentre li guardo uno per uno. Mi accorgo così che ne manca uno, Justin. R:<<No Sun, non abbiamo trovato nulla. Perché hai perso il telefono>> quando Ryan mi dice ciò giuro che mi viene quasi da piangere. S:<<Si, l'ho perso e non posso nemmeno andare da iZone questo pomeriggio perché ho lezione con le bambine e non posso di certo saltarla per passare la>> dico dispiaciuta R:<<Beh verso che ora finisci?>> dice con voce un po' dispiaciuta per quello che mi è successo S:<<finisco alle 19.00>> dico scocciata. So che non me la dovrei prendere con le altre persone ma sono così arrabbiata.. R:<<Sun non ti preoccupare, a quell'ore è ancora aperto e ce n'è uno qui vicino, quindi fai benissimo in tempo. Ci andremo io e Alex ma dobbiamo già uscire, abbiamo già prenotato i biglietti per il cinema e poi il ristorante.>> quando mi dice ciò tiro un sospiro di sollievo S:<<Tranquillo Ryan, non potete essere mica tutti ai miei comodi. Poi se mi dici che è aperto non c'è nessun problema vado io. Non mi costa mica nulla prendere la macchina e andare>> mi sorride per tranquillizzarmi un po', per non farli preoccupare molto ricambio il sorriso. Stavamo chiacchierando di altro per svagarmi un po' quando ad un certo punto arriva la persona meno desiderati in questo college, Audrey. Audrey:<<Ciao ragazzi>> ci saluta con un tono "triste" ma ormai tutti abbiamo capito che usa quel tono solo per chiederle che cos'ha, e da li si inizia a parlare solamente di lei. S:<<Senti come puoi vedere, il tuo fidanzatino non c'è, quindi puoi andare a cercarlo da un'altra parte>> gli faccio un falso sorriso. So che ora non mi ha fatto nulla per risponderla in quel modo, ma non ho voglio di sopportare lei che si vanta tutta l'ora per il fatto che è fidanzata con il più figo della scuola e stronzate simili. Soprattutto non oggi visto la disgrazie che mi è successa. A:<<Qualcuno si è svegliata di cattivo umore mi sa>> faccio gli occhi in bianco A:<<Comunque, so che il mio ragazzo non c'è- dice sottolineando la parola "il mio ragazzo"- ed è appunto per questo che sono triste, è tutta la mattinata che provo a chiamarlo ma non mi risponde, comincio a preoccuparmi sereamente>> non voglio credere che sia davvero così tonta da dire sereamente invece che seriamente.. Mi viene da ridacchiare e purtroppo non riesco a trattenermi e le scoppio a ridere in faccia. A:<<Che c'è? Perché stai ridendo? Sai qualcosa che io non so?>> mi domanda scocciata S:<<Si una cosa che tu non sai la so. Si chiama italiano, non so se tu lo conosci, ma a quanto pare no. Si dice seriamente non sereamente>> sento Alexis che ridacchia da dietro di me. S:<<Ti sembra il momento questo?!>> mi risponde scocciata mentre continua a farmi delle smorfie. La sua voce sembra quella di una cornacchia a cui vengono strappate le penne. Vi giuro non ho mai conosciuto un cristiano con voce più irritante della sua. S:<<Beh non è mai il momento sbagliato per imparare l'italiano lo sai? Comunque se proprio ci tieni, non sappiamo nulla del tua amato quindi vai a cercarlo da un altro parte>> le faccio un occhiolino. Offesa mi scuote i suoi capelli in faccia e gira sui tacchi andandosene. Si sta già meglio senza di lei. Appena è abbastanza lontana tutti scoppiano a ridere e contagiano anche me perché li seguo a ruota. R:<<Non posso credere sia davvero così stupida. Come cazzo fa quella li ad essere al terzo anno, non è stata bocciata nemmeno una volta. Questo è impossibile.>> io e Alex ci giriamo contemporaneamente verso Ryan con una faccio ovvia. S:<<Secondo te, come vuoi che faccia?>> insomma la domanda che ha fatto Ryan è uguale al chiedere "di che colore è il cavallo bianco di Napoleone?". Sembra aver capito perché la sua bocca diventa a forma di o e annuisce a se stesso per il fatto che avesse capito. E anche io e Alex annuiamo insieme a lui. Controllo l'orologio che avevo al polso, sono già le 14.30 e devo muovermi a prepararmi perché se no arrivo in ritardo alla lezione e più tardi inizio più tardi finisco e non faccio in tempo a passare da iZone. Vado in camera, prendo il mio pc per la musica, visto che non ho il telefono, prendo le scarpette, le chiavi ed esco dalla stanza.

a l'amore non si sfuggeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora