Sono nell'ufficio del preside mentre aspetto che lui arrivi, in tutta la mia carriera scolastica non mi era mai capitato di finire nell'ufficio del preside, la cosa ancora più grave e che mi dispiace di più è esserci finita al college. Insomma uno pensa che al college queste cose non accadono, sei più grande e più responsabile, invece io sono finita in presidenza. Me ne vergogno davvero tanto e spero che questo non accada mai più. Inoltre non vorrei che il preside si facesse un idea sbagliata di me. spero non si arrabbi molto per quello che ho fatto..
** la sera prima**
Ero in palestra ad allenarmi, sono qui dalle 15.00, sono passate solamente due ore e io sono già stanca e me ne voglio tornare a casa. Mi capita rare volte di non aver voglia di allenarmi e quando ho una di quelle giornate no non riesco a concentrarmi, sbaglio i passi, mi incanto varie volte e durante i giri perdo spesso l'equilibrio. Spieghiamoci un po' meglio, le giornate no sono quando ho il ciclo, ma non è che tutte le volte che mi viene il ciclo non ho voglia di fare nulla. Questo mi succede solamente quando ho talmente mal di pancia che mi fanno persino male i reni e le gambe. Insomma io di solito sono una di quelle che si spacca per fare bene un esercizio e quando invece non ho voglia rimango un po' disgustata da me stessa. La cosa brutta è che devo rimanere altre due ore qui e non ho la minima voglia ma devo farlo perché devo essere pronta per la prossima gara. L'unica cosa che in questi casi mi sprona un po' è pensare a quello che devo fare dopo. Quando torno al campus posso farmi una bella doccia a chiamare Logan per distrarmi un po', poi posso sempre guardare un film con Alex così passiamo del tempo insieme, spero solo che non debba uscire con Ryan se no sono totalmente fottuta e mi aspetta una serata di noia, ma mai pensare negativo. Bevo un po' d'acqua e torno da Nate che mi sta aspettando mentre prova un passo. Per fortuna lui lo capisce subito quando ho una giornata no e non ho voglia di fare nulla e per fortuna non mi aggredisce o assilla per fare di più, anzi sta al mio passo e proviamo magari qualcosa che ancora non ci è chiaro tanto per non fare cose stancanti. Quando il nostro insegnante ci mette la musica mi sembra che mi abbia dato un po' di carica in più e infatti ci mettiamo a ballare con un po' più di grinta almeno così è per me. Un'altra cosa che mi piace è il fatto che quando non ho voglia di fare qualcosa i miei amici di ballo mi "prendo in giro" e mi fanno battutine, li adoro tutti gli amici che mi sono creata qui, insomma dopo così tanti anni ho imparato a conoscerli e siamo tutti come una grande famiglia. Magari un giorno potrei presentarli a i miei amici del college. Beh sicuramente si conosceranno al mio compleanno insomma vent'anni vanno festeggiati, un motivo in più per cui non vedo l'ora che arrivi il giorno. Finalmente l'ora di andare via è arrivata, raggruppo tutte le mie cose nel borsone mi metto il giubbotto ed esco fuori ai parcheggi. Prima di salire in macchina resto un po' a chiacchierare con i miei amici e come sempre sono a lacrime dalle risate. Ce ne sono due particolarmente che mi fanno troppo ridere, infatti sono i miei migliori amici qui, sono fidanzati ed è con loro che vado diciamo più d'accordo. Insomma amo tutti loro ma con è con loro due che durante le gare sto in stanza con loro o durante gli allenamenti pre gara che durano dalla mattina alla sera è con loro che vado al centro commerciale a mangiare qualcosa. Dopo aver riso abbastanza da farmi venire persino il mal di pancia decido che è meglio tornare al college, se no poi è troppo tardi e non faccio in tempo a fare tutto. Salgo in macchina, mi allaccio la cintura, metto in moto e parto. Proprio quando esco dal parcheggio e mi metto sulla strada del ritorno sento il mio telefono squillare, lo prendo mi metto le cuffie così posso guidare senza creare un incidente. S:<<Pronto?>> chiedi incerta visto che non ho idea di chi sia A:<<Ehi sono Alex>> ed ecco subito la voce allegra di Alex che aleggia nell'aria S:<<Splendore dimmi tutto>> dico felice che sia lei. Sinceramente mi sento già più riposata, certo non ho di certo voglia di uscire e fare chi sa cosa, ma ho voglia di guardare un bel film con Alexis, tanto per fare quello bisogna stare seduti. A:<<Senti, visto che non ci sei volevo avvertirti che quando torni non mi troverai>> quando assimilo le parola che mi dice divento subito un po' più triste e delusa. S:<<Come non ci sei?>> le chiedo sperando che mi stesse facendo uno scherzo. A:<<No amore, volevo invitare anche a te e Logan, ma ho visto che non tornavi più e ho pensato che magari dovevi uscire insieme ai tuoi amici di ballo, così io sto andando a mangiare qualcosa con Ryan>> dice con vocina dolce in modo da non farmi arrabbiare. S:<<Va bene, allora visto che mi hai pensato ti perdono. Anche se sono un po' triste visto che io nella mia testolina avevo in programma di guardare un film con la mia bellissima compagna di stanza, ma fa nulla>> dico triste in modo da farla sentire un po' in colpa. Non che volessi, volevo solamente prenderla un po' in giro. A:<<Non dirmi così che se no lascio Ryan qui in ristorante da solo e torno subito da te per guardarmi un bel film. Lo sai che non riesco a dire di no a un programma così>> dice con un tono talmente buffo che non riesco a non ridere. S:<<Ti direi di venire, ma povero Ryan, mangiare cose buone da solo non deve essere così divertente>> dico ancora ridendo A:<<Hai ragione, comunque non ti preoccupare, domani sarò tutta tua e ne guarderemo anche più di uno di film>> mi metto a ridacchiare S:<<Che sia, ora vai che sono sicura che Ryan non vedrà l'ora che io chiuda la chiamata>> lei in risposta si mette a ridere mi manda un bacio e chiude. Bene dovrò passere la fine di questa pessima giornata da sola. Mi sta tornando il malumore, sinceramente preferivo rimanere in palestra insieme agli altri, almeno mi sarei svagata un po'. Che palle! Quando arrivo al campus come al solito entro nei parcheggi, metto la mia macchina al solito posto, la chiudo a chiave e salgo nella mia stanza. Bene, mi tocca passare al piano B, lavarmi e stare al telefono con Logan finché non ho sonno, non è un piano così malvagio sinceramente. Poggio il borsone all'ingresso chiudo la porta ed entro direttamente in bagno, almeno mi rilasso e spero che mi passi pure il mal di pancia, almeno così riuscirò a dormire. Dopo essere stata una buona mezz'oretta sotto la doccia esco, mi asciugo il corpo e mi vesto. Decido di mettermi comoda così prendo i miei soliti panta a strisce colorati e la maglietta con i baffi, le mie pantofoline che uso solo dentro la stanza e mi butto sul letto a peso morto. Accendo la tv e scorro tutti i canali, ma come previsto non c'era niente di interessante, così la spengo e compongo il numero di Logan e lo chiamo. Dopo un paio di squilli mi risponde prontamente. L:<<Ehi amore>> non posso di certo dire che non è dolce con me.. S:<<Ciao tesoro, disturbo?>> mi metto una posizione più comoda e prendo le cuffie per evitare che mi venga qualche crampo al braccio. L:<<No, tu non disturbi mai te l'ho detto.>> mi sistemo come più mi viene comodo e cominciamo a chiacchierare del più e del meno. Dopo una buona mezz'ora di chiamata, se vi state chiedendo chi paga le chiamato sono io che ho 300 minuti gratis, sento qualcuno bussare in modo violento alla mia porta. Sobbalzo, quando hai le cuffie sentirti qualcuno bussare in questo modo non è una cosa molto tranquilla. S:<<Tesoro hanno bussato, devo andare ci sentiamo dopo per messaggio>> chiudo il telefono e vado lentamente ad aprire. Sinceramente ho un po' di paura, insomma chi è che bussa in modo così forte alle 23.00? Apro la porta lentamente, quando lo faccio mi ritrovo Justin appoggiato al muro. Sbuffo pesantemente, perché deve sempre rompere a queste ore della notte?! S:<<Ciao caro, che ci fai qui?>> gli chiedo scocciata J:<<Ero venuto qui, e poi tu non mi rispondevi e allora io ho bussato più forte>> bene, dalla sua voce si può benissimo capire che non è tanto sobrio.. S:<<Va bene Justin, ho capito, ma non hai risposto alla mia domanda, che ci fai qui?>> ripeto nuovamente mentre lo fisso con aria interrogativa. J:<<Volevo stare con te bambolina>> alzo gli occhi al cielo. S:<<Justin dovresti andare a dormire, non mi sembri molto lucido>> dico quando vedo che si è già accomodato sul mio letto. J:<<No bambolina, sto benissimo, voglio solo rimanere un po' con te>> okai, ecco un'altra domanda che mi sorge, perché non posso mai passare una serata in santa pace? Deve sempre rompermi le palle qualcuno, uffi. In più ci mancava solo che Justin venissi qua ubriaco marcio, si sente la puzza di alcool già da lontano.. Bene, chiamerò ad Alex, non voglio rimanere ad occuparmi di Justin. Prendo il telefono e compongo il numero di Alexis. S:<<Pronto Alex, sono io. Ho un problema>> dico immediatamente senza nemmeno darle il tempo di dire pronto. A:<<Che c'è Sun, così mi fai preoccupare>> dice già allarmata S:<<C'è Justin ubriaco fradicio in camera nostra, che cosa devo fare?>> chiedo veloce sperando che abbia una soluzione. A:<<Sun io spero che tu stia scherzando? Tu mi hai chiamato per questa cazzata, insomma cerca di controllarlo e di non fargli fare cazzatte, io e Ryan tardiamo un po', ma non credo reggerà molto sveglio Justin>> mi chiude il telefono in faccia e per un momento rimango incantata con la bocca aperta. Mi giro verso Justin e lo trovo coricato nel mio letto che usa il suo iPhone 6, già mi dicono che non ha proprio un bel telefono.. S:<<Senti Justin, te ne devi andare da qui, lo sai?>> mi guarda, ma poi torna a giocare con il suo telefono. S:>>Justin, ti ricordo che dopo mezzanotte i maschi non possono più stare nelle camere dei ragazzi e viceversa>> dico con un tono più severo, mi sembra di parlare a una mia allieva.. J:<<Sunshine, non urlare mi sta scoppiando la testa>> okai, l'alcool gli ha dato, io non sto urlando.. S:<<Va bene, è confermato che sei totalmente ubriaco, ed è meglio che vai in camera tua e ti riposi>> dico bisbigliando così da non creare una discussione J:<<Come sei noiosa, ha più senso di avventura mia nonna di te>> lo guardo solamente e questo gli basta per capire che si deve stare zitto. Dopo due minuti di silenzio parte musica abbastanza alta, all'inizio non capisco come fa ad esserci il volume così alto ma poi mi rendo conto che quel ritardato di Justin ha le beats. S:<<Justin abbassa, se almeno vuoi rimanere a rompere le palle tieni basso il volume. Lo hai capito che se qualche professore passa qua e ti trovano nella mia stanza finiamo nei guai?>> alzo un po' il tono della voce in modo da farmi sentire, nemmeno nelle discoteche tengono il volume così alto. J:<<Visto, ho ragione io, tu non ti sai divertire>> dice alzandosi dal letto e aprendo il piccolo frigo che abbiamo in camera. S:<<Senti io mi so divertire, solo che questo non mi sembra il posto adatto per farlo>> dico scocciata. J:<<Si, hai proprio ragione. Ma non avete nemmeno una birra qui?>> da ubriaco è ancora più rompi coglioni, non poteva farmi il favore di rimanere dove era?! S:<<No Justin, qua non abbiamo birra e secondo me dovresti andare via, ora sono seria>> dico fissandolo, si avvicina pericolosamente al mio orecchio J:<<Perché non ti rilassi un po', non mangio ancora>> mi dice con voce roca e sexy, per un attimo penso davvero di magari provare a rilassarmi e lasciare che rimanga un po' qui, ma poi la mia coscienza per fortuna torna a comandare. S:<<Justin, tesoro bello, io mi so divertire per prima cosa, e poi seconda cosa se tu non facessi tutto questo casino sarei anche più tranquilla>> fa gli occhi in bianco e una faccia da schiaffi come per dire "si, come no", sbuffo sonoramente S:<<Eh va bene, senti un pocchettino mi hai veramente rotto, io so divertirmi, che sia chiaro.>> dico avvicinandomi e Justin e strappandogli di mano un libro che avevo sulla scrivania, era esattamente 50 sfumature di nero. J:<<Eh io che pensavo fossi una santa, e invece guarda un po' cosa ti leggi nel tempo libero>> mi guarda con un sorrisetto malizioso. S:<<Justin finiscila ti prego>> dico ormai sull'orlo di perdere la pazienza. J:<<Dai, se ti lascia andare un pochino prometto di andarmene>> ora io mi sto chiedendo, perché quando sono con Justin ottengo le cose solamente con dei ricatti o dei compromessi? Chiudo gli occhi e respiro profondamente per recuperare un briciolo di pazienza. S:<<Poi mi prometti che te ne vai?>> chiedo esasperata J:<<Promesso>> dice puntandomi un dito contro che poi non è proprio nella mia direzione visto che non ha ancora per niente smaltito l'alcool. Mi chiedo quanto abbia bevuto per essersi ridotto in queste condizioni, insomma di solito è uno che regge l'alcool, quindi non voglio pensare a quanto abbia bevuto per ridursi in queste condizioni. E poi perché viene sempre da me? non poteva andare dalla sua dolce ragazza, almeno avrebbero fatto sesso si sarebbe stancato e poi sarebbe andato a dormire.. Mi siedo nel letto e ascolta la sua pessima musica mentre lui continua a fare diciamo dei passi di danza che sembrerebbero anche sexy, o forse sembrano sexy perché è lui a farli, con quel suo atteggiamento e come è vestito, insomma conta molto. Vi giuro, io sto provando con tutta la mia volontà ad essere paziente e sopportare questa musica ma è uno strazio. Quando non ce la faccio più premo il tasto che mette in pausa e per un momento sento le mie orecchie che fanno festa. Nello stesso istante vedo Justin che si gira verso di me con una faccia del tipo "che cazzo hai fatto?" S:<<Scusa ma non ce la facevo più, quella musica fa davvero pena. E poi i tuoi passetti di danza non vanno visti>> non posso mica dargli la soddisfazione di lasciare i suoi passi di danza senza un commento, so che sto mentendo perché in realtà non erano niente male, come ho detto prima, ma io sono troppo orgogliosa per dire qualsiasi cosa a Justin che abbia la forma di un complimento. Mi guarda come se fossi un alieno per i commenti fatti J:<<Oh davvero, beh allora fammela sentire tu la bella musica. E fammi vedere come si balla>> dice in tono di sfida, insomma è stupido da parte sue dirmi così perché sa benissimo che se parliamo di ballo tra me e lui si sa già chi non ha nessuna possibilità. Attacco il mio telefono con la mia musica nelle sue beats, finalmente, questa si che può essere chiamata musica. Mi siedo nel letto e sento gli occhi di Justin puntati su di me S:<<E ora che vuoi? Mi sto anche "rilassando" ti sto lasciando fare quello che vuoi senza stare con il fiato sul collo che cosa vuoi di più?>> insomma questo ragazzino è impossibile, non si accontenta mai di niente. J:<<Non mi avevi detto che mi avresti anche fatto vedere come si balla>> continua a fissarmi alzando entrambe le sopracciglia. Scuoto la testa in segno di negazione, e no, questa volta non riuscirà a convincermi. La musica che ho messo non è nemmeno latino americano, è più dance hall, più comunemente chiamato twerk. Lui mi fissa senza spostare nemmeno un attimo gli occhi da me. comincio ad irritarmi, non mi piace essere fissata a lungo al di fuori dell'ambiente di ballo. J:<<Me l'avevi promesso, se no io non me ne vado, rimango qua tutta la notte, come è vero che mi chiamo Justin Bieber>> dice incrociando le braccia al petto. Ecco qua che torna il Justin ancora più testardo del solito, questo mi convince ancora di più che dovrebbe mollare l'alcool perché lo rende doppiamente irritante. Non voglio ballare di fronte a lui, soprattutto ora che siamo da soli e lui è anche ubriaco, insomma non che abbia paura di Justin ma è molto imbarazzante. Però se è l'unico modo per farlo andare via potrei persino andare sulla luna e tornare.. Comincio un po' a muovermi, tranquillamente, tanto sono sicura che non capirà mai la differenza tra il ballare con impegno o senza. Dopo circa un minuto smetto di ballare e mi rivolgo a Justin S:<<Bene, ora te ne puoi anche andare, la strada come sai è da quella parte>> lui mi guarda con la sua solita faccia da schiaffi J:<<Fai sul serio? Non sono così stupido, sarò pure ubriaco ma so benissimo che questo non è un vero ballo>> sbuffo sonoramente, okai questo ragazzino mi ha davvero rotto. Non vedo l'ora di levarmelo da mezzo ai piedi. Mi metto a ballare per l'ultima volta e questa che le vada bene o no sarà davvero l'ultima. Quando finisco vedo che Justin continua a fissarmi soprattutto il sedere. Ecco un altro motivo per cui non volevo ballare di fronte a lui. S:<<Bene ora vattene, sul serio Justin è tardi e vorrei andare a dormire, in più se ti vedono ancora qui ci crocifiggono>> Justin ridacchia J<<Sei così drammatica, ingrandisci sempre le cose>> dice prendendosi gioco di me. Justin comincia a barcollare. Mi chiedo veramente quando finisca l'effetto del alcool. Dopo un po' diventa serio, così dal nulla, questo ragazzo ha molti problemi tra cui anche il bipolarismo. Prende tutte le sue cose ed esce dalla camera ma proprio li di fronte sbatte alla porta. Insomma potrò odiarlo quanto voglio ma non mi sembra il caso di fargli attraversa metà campus in quelle condizioni. S:<<Aspetta ti aiuto>> dico avvicinandomi a lui e cerco di sorreggerlo. Mi guarda sorridendo, ora è di nuovo felice, io non lo capisco. J:<<Bambolina, stai ricambiando il favore, mi ricordo quando l'ho fatto io per te>> che cretino non posso crederci. J:<<Potrei abituarmi al fatto che tu mi aiuti>> dice mentre continuiamo a camminare S:<<Non farlo, perché sarà l'ultima volta questa.>> dico puntandogli un dito contro, si mette a ridacchiare. Eravamo in silenzio tranquillamente quando Justin comincia ad urlare cose a caso, all'inizio mi sono anche spaventata perché non me l'aspettavo, ma poi subito ho cercato di farlo stare zitto ma non c'era verso. Continuava a urlare cose senza senso alternato a qualche strofa di canzoni. Bene siamo finito, ora tutti ci vedranno e anche i responsabili dei dormitori e siamo spacciati, certo a lui non è che gliene freghi molto visto che una punizione in più una in meno non gli fa la differenza, ma a me importa e anche molto. S.<<Justin stai zitto>> continua a ripetergli ma sembra non darmi ascolto. Ad un certo punto sono costretta a tappargli la bocca con le mani. S:<<Cazzo Justin, vuoi tapparti quella cazzo di bocca?>> amo la parola cazzo, ci sta bene in qualsiasi circostanza. Dopo alcuni minuti passati in quella posizione Justin sembra essersi calmato. S:<<Tu sei fuori di testa>> lo rimprovero levandogli la mano dalla bocca J:<<Scusa bambolina, non volevo farti arrabbiare>> dice dandomi un bacio sulla guancia. A questo suo gesto arrossisco spontaneamente, che cosa gli passa per la testa? S:<<Senti Justin è meglio che tu vada a dormire ora, buonanotte, e non fare altri casini>> ma prima che potessi andarmene senza passare guai ecco che ne sbuca il "controllore" se lo si può chiamare così.. X:<<Che ci fate ancora svegli?>> chiede con voce severa. Stavo per rispondere quando quel rincoglionito mi ha preceduto. J:<<Nulla amico, perché non stai calmo e cerchi di divertirti pure tu>> ora anche lui avrà capito che Justin non è completamente lucido e io ormai disperata mi colpisco la fronte. X:<<Senti "amico", se proprio vuoi divertirti, cerca di farlo nelle ore dovute e soprattutto non qui. E per quanto riguarda lei signorina sarà attesa domani nell'ufficio del preside insieme al suo compagno qua>> detto ciò se ne va senza nemmeno aspettare una nostra risposta. Istintivamente mi giro verso di Justin con uno sguardo assassino. S:<<Perché non ti tappi mai?! Sei un cretino, lasciatelo dire da una che ne capisce>> detto ciò lo lascio li da solo senza nemmeno degnarlo di un saluto. Bene, la mia prima volta dal preside, questo si che è una vera tragedia.
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a l'amore non si sfugge
FanfictionSunshine Smith, una ragazza abbastanza tranquilla, dolce ma quando vuole sa essere davvero testarda e stronza. Justin Bieber il puttaniere della scuola, arrogante e presuntuoso, non accetta un no come risposta da nessuno. I due sono molto diversi t...