Si ricomincia...

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La sera dopo la discussione avuta con Prim a causa di un attacco di Peeta, io e lui lo facciamo di nuovo. Per la seconda volta l'ho assecondato. Mentre Prim dormiva in camera sua già da un pezzo io e Peeta abbiamo fatto di nuovo l'amore dopo 6 anni dalla nascita di Prim. È stato diverso dalla prima volta, in quell'occasione l'avevo sentito entrare in me in modo molto dolce ed è stato così anche stavolta, ma mentre in quel momento ero spaventata ieri sera quando è successo non lo ero per niente. Anzi mi rendo conto di quanto sia forte l'amore che provo per Peeta e quello che lui prova per me. Adesso devo solo scoprire se sono rimasta di nuovo incinta... In tal caso sarei felice di iniziare un altra gravidanza e Peeta sarebbe anche più felice di me.
TRE MESI DOPO
-Signorina Everdeen! Signorina Everdeen!- mi gridano almeno 15 giornalisti provenienti da Capitol City.
-Notizia dell'ultima ora! Katniss Everdeen e il marito Peeta Mellark vincitori delle ultime edizioni degli Hunger Games aspettano il loro secondo figlio!- dice una giornalista alla telecamera.
-Come si sente? Vi amate vero? Dov'è Prim?- mille e mille domande a cui io non riesco a rispondere sono troppo confusa.
-Stiamo bene, e aspettiamo felicemente il nostro secondo bambino.- dice Peeta che non so come faccia a rimanere calmo. Le telecamere ci inquadrano e io cerco di sorridere. Peeta fa quello che tutti volevano vedere. Mi prende il volto e lo tira a se per darmi un bacio.
Finalmente i giornalisti sono contenti e lentamente vanno via da casa mia.
-Mamma perché hanno fatto tutto questo per mio fratello?- chiede Prim.
-È sempre la cosa che ti dobbiamo spiegare.- dice Peeta sorridendo.
-Ah ok! Non vedo l'ora di sapere perché siamo famosi!- dice Prim entusiasta.
Io e Peeta ci guardiamo, perché sappiamo che quello che ha detto adesso la farà rattristare dopo. Siamo "famosi" per aver ucciso tantissime persone. Non oso pensare alla sua reazione quando verrà a saperlo. Siamo degli assassini, più io che Peeta. Ho portato a morte tantissime persone e non è giusto, sembra tutto inutile quello che ho fatto. Ma forse se non lo avessi fatto sarei morta, lo stesso sarebbe successo a Peeta e tutto questo, compresa Prim, non ci sarebbe mai stato. Mi tocco la pancia e sono stupita del fatto che siano già passati tre mesi, aspettare Prim è stato difficilissimo. Il tempo non passava mai.
-Si, tranquilla Prim.- dice Peeta interrompendo il mio pensiero.
-Adesso va a dormire sarai stanca.- dice Peeta.
-Okay ma voglio che mi raccontiate una storia.- dice Prim.
-Va bene, andiamo a letto.- dico io.
Saliamo in camera e poi non appena Prim sale sul letto gli rimbocco le coperte.
-Allora cosa vuoi che ti racconti?- chiedo.
-Voglio sapere come vi siete conosciuti tu e papà.- dice tutta contenta.
Io e Peeta ci guardiamo. Cosa le diciamo? Non possiamo dirle che ci siamo conosciuti per partecipare ad un gioco mortale nel quale ci saremmo dovuti uccidere. Tutto sta diventando troppo complicato. Più cresce, più vuole sapere. Ma non posso dirle di quell'orrore. Come faccio? Non possiamo più trattenerla, ogni domanda che fa riconduce agli Hunger Games. Ho paura come non mai. Ho paura che lei ci odi non appena saprà la verità, ho paura che non capisca, ho paura di perderla, di perdere il bellissimo rapporto che ho costruito con lei in questi 6 anni. Spero che Peeta dica qualcosa, ma quando mi accorgo che non lo fa so che tocca a me.
-Prim... Io e tuo padre...- comincio.
-Non me lo volete dire. Ho capito...- dice Prim.
È Davvero molto sveglia non pensavo lo capisse...
-Non è che non vogliamo dirtelo ma...- dico.
-Ma ha a che fare con il segreto che dovete dirmi.- dice Prim.
-Ehm... si. Hai indovinato amore.- dico.
Io alla sua età non capivo niente di quello che dicevano gli adulti e lei con grande semplicità comprende sempre tutto.
-Tranquilli. Mi addormento e basta. Buonanotte.- dice Prim.
-Sembri più grande della tua età quando fai così.- dice Peeta dandole un bacio sulla fronte.
-Buonanotte Prim.- dico dandole un bacio.
Io e Peeta andiamo in camera e ci stendiamo sul letto. Come sempre io appoggio la mia testa al suo petto mentre lui mi stringe a se.
-Quando glielo diremo?- chiede Peeta.
-Non lo so.... Sono così confusa. Vorrei che non lo sapesse mai. Ma è un suo diritto sapere.- dico.
-Katniss prima o poi dovremmo spiegarle tutto. I miei attacchi, i tuoi incubi, la nostra storia d'amore...- dice Peeta.
-Lo so. È tutto collegato a quei maledetti giochi.- dico quasi arrabbiata.
-Io non li definirei maledetti.- dice Peeta.
-Come no? Ci hanno rovinato la vita!- dico.
-Eppure quando mi hanno estratto la prima volta ero spaesato, ma anche felice, perché avrei potuto conoscerti, avrei potuto parlarti, avrei potuto salvarti. Finalmente avevo conosciuto la vera Katniss non quella che guardavo semplicemente.- dice Peeta. -L'unico momento in cui non ero felice, era la notte prima dei giochi. Tu dovevi sopravvivere e io pensavo a varie strategie da poter usare per salvarti e farti tornare a casa da tua sorella.- dice mentre una lacrime scende lentamente dalla sua guancia.
-Peeta...- sussurro.
-Infondo senza quei giochi. Non ci saremmo mai conosciuti, e non saremmo arrivati fino a questo punto. Io credo che quest'esperienza sia servita ad entrambi. Senza i giochi probabilmente io non ti avrei mai confessato il mio amore e non saremmo stati nemmeno amici, e non volevo questo.- dice.
-Hai ragione, in un certo senso, se non avessimo partecipato ai giochi io non ti avrei avuto. Ti amo...- dico mentre gli do un lungo bacio.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Votate e commentate❤️

Il signore e la signora MellarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora