La felicita'

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Apro lentamente gli occhi, un altro giorno è iniziato. Oggi dovrebbe arrivare mia madre dal 4, e poi.... Dovevo fare qualcosa ma non ricordo cosa.... Ah si dovevo chiamare Effie e Haymitch loro non sanno della gravidanza, anzi no li voglio invitare a casa mia con la scusa di un pranzo insieme magari domani.
Sono ancora poggiata sul petto di Peeta, lo guardo mentre dorme è così bello, quasi non riesco a credere che un uomo così bello sia mio marito. Avvolte quando penso a quello che gli ho fatto passare mi sento in colpa. All'inizio l'ho preso in giro fingendomi innamorata, poi solo perché lui è troppo buono mi ha retto il gioco, dopo è stato catturato e torturato sempre per colpa e adesso solo perché mi ama alla follia si trattiene da ciò che resta del depistaggio. Cioè pur di stare con me ne ha passate di tutti i colori. So che non meriterò mai Peeta a prescindere da tutto...
-A che pensi?- mi dice Peeta facendomi saltare in aria.
-Oddio Peeta mi hai fatto prendere un colpo!- dico io.
-Si lo so.- dice ridendo. -La tua espressione di pensiero era strana.- dice imitandomi.
-Non mi copiare!- mi fa morire dal ridere quando mi imita anche perché lo fa benissimo è uguale a me.
-Come sta l'amore di papà?- dice Peeta mentre mi accarezza la mia pancia.
-Sei felice vero?- dico sorridendo.
-Certo Katniss! Sono davvero felicissimo, non potrei chiedere altro! Vi amo!- dice Peeta estasiato.
-Sai cosa mi piace di più di te Katniss?- mi chiede Peeta.
-Ehm... No non l'ho mai capito in realtà.- dico.
-Be in generale mi piace tutto di te. Il tuo carattere, il tuo aspetto fisico ma c'è una caratteristica che mi piace ancora di più. Il fatto che tu mi sorrida guardandomi negli occhi, lo amo.- dice dolcemente.
Io mi avvicino a lui e lo bacio. Quando ci stacchiamo gli sorrido e lui fa lo stesso.
-Oggi è sabato che bello! Niente lavoro! Potrò stare a casa con mia moglie e mia figlia.- dice Peeta.
-Non si sa se è femmina.- dico.
-Io ti dico di si.- dice Peeta.
-Senti Peeta volevo invitare domani Effie e Haymicth per dirgli della gravidanza per te va bene?- domando.
-Si fai come vuoi.- mi dice.
-Bene andiamo a vestirci che oggi arriva mia madre.- dico.
-Si vero.- dice Peeta.
Dopo due ore è tutto pronto per l'arrivo di mia madre, io e Peeta le abbiamo scelto la casa accanto a quella di Haymitch. Dopo una buona mezz'ora mia madre entra al villaggio dei vincitori con due valige.
-Mamma! Mamma!- gridò correndole incontro.
-Attenta Katniss! Porti un figlio in grembo adesso. Non puoi mica correre come un leprotto!- dice mia madre.
-Non sono un leprotto.- dico. -Comunque mamma vieni. Io e Peeta ti abbiamo scelto questa casa.- dico indicandola col dito.
-È perfetta.- dice.
Io e Peeta la aiutiamo a mettere tutto dentro e dopo circa due ore abbiamo finito.
-Grazie ragazzi adesso ci penso io, andate a mangiare qualcosa.- dice mia madre.
-Ci vediamo più tardi mamma.- dico.
La porta si chiude e io insieme a Peeta vado a casa mia.
Mangiamo dei cornetti che Peeta aveva fatto in precedenza. Sono buonissimi. Dopo mentre eravamo entrambi distesi sul divano lui mi scaraventa a terra all'improvviso.
-Peeta ma che fai! Sono incinta!- gli urlo mentre mi accorgo che Peeta sta avendo un attacco. Si alza furioso dal divano e si avvicina a me, immobile a terra.
-Peeta ti prego, non farmi del male.- dico mentre le lacrime iniziano a rigarmi il viso. Peeta mi afferra per un braccio e cerca di buttarmi contro il muro e ci riesce. Cadono a terra tutti i quadri che si spaccano. Mille pezzi di vetro cadono a terra e qualcuno mi graffia il viso altri le braccia.
-Peeta basta! C'è tua figlia qui! Non si tratta solo di me adesso!- gli urlo in lacrime.
-Ibrido! È colpa tua tutto questo!- dice avvicinandosi a me.
-Peeta no!- dico io allontanandomi da lui.
Non aveva mai avuto un attacco così. Mi fa paura. Non è più Peeta. Lo guardo mentre si avvicina a me, i suoi occhi sono pozze nere, il suo viso è corrucciato da un espressione che non è la sua.
Mi afferra per i capelli e poi tenta di strozzarmi.
-Peeta non ci credo... Peeta non farmi del male ti prego...- dico con un filo di voce. La sua presa si allenta così prendo una delle sue mani e la poggio sulla mia pancia.
-C'è tua figlia qui, tua figlia...- dico con le lacrime agli occhi.
Peeta torna alla normalità, i suoi occhi tornano azzurri e la sua espressione passa dalla rabbia alla tristezza. Adesso Peeta vorrebbe morire, mi guarda e si butta tra le mia braccia stringendomi forte.
-Katniss perdonami, non volevo te lo giuro.- dice piangendo. -Non me lo perdonerò mai, tu, mia figlia come come ho potuto fare questo. Sono io l'ibrido!- grida piangendo.
-Ma quale ibrido Peeta.- dico ancora in lacrime. -Non è colpa tua lo so... Però non può succedere più adesso che sono incinta.- dico.
-Lo so! È per questo che ti chiedo mille volte perdono, io ti amo! Non so perché succede!- dice piangendo.
-Peeta adesso basta! Ormai è passato. Andiamo in camera ci stendiamo sul letto e ci calmiamo tutti e due.- dico.
-No, devo andarmene di casa è l'unica soluzione.- dice.
Queste parole non mi piacciono affatto, Peeta non può andarsene di casa...

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Il signore e la signora MellarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora