La visita di Annie

3.7K 234 14
                                    

Da quel Natale sono passate ben due settimane. Giorni sereni e felici in compagnia del mio ragazzo Peeta e qualche visita da parte di Effie o Haymitch. La scorsa sera mi ha chiamato Annie chiedendomi se potesse passare un fine settimana al 12 con suo figlio Finn. Io le ho detto che poteva tranquillamente venire. Oggi infatti dovrebbe arrivare. Non ho mai visto Finn, ho scoperto della sua nascita tramite telefono. Annie mi aveva chiamato per informarmi della nascita, però a quel tempo era da pochissimo finita la guerra e non me la sentivo proprio di andarla a trovare. Adesso Finn dovrebbe avere 2 anni, non vedo l'ora di vederlo. Assomiglierà a Finnick o ad Annie. Chi lo sa...
Peeta è andato in panetteria a sbrigare alcune faccende dovrebbe arrivare fra meno di ora. Annie invece dovrebbe arrivare a momenti. Mi rendo conto di non essermi sistemata; ho i capelli scompigliati e un vestito molto vecchio che uso per stare in casa e pulire. Vado subito al piano di sopra, mi tolgo la mia vecchia casacca marrone e indosso un vestito arancione, il preferito di Peeta. Sopra al vestito come copri spalle metto una giacchetta di un arancione leggermente più chiaro del vestito. Poi indosso i miei stivali da caccia. So che non c'entrano col vestito ma io sto comoda con quelle scarpe. Mi avvicino allo specchio e inizio a districare i miei capelli, poi li lego nella mia classica treccia laterale. Ho appena finito di prepararmi quando suona il campanello. -Arrivo!-
Scendo le scale, passo per il corridoio e arrivo davanti alla porta, la apro. Vedo Annie è rimasta la stessa. Capelli rossicci, carnagione chiara, occhi verdi e i soliti abiti semplici ma belli. Ha un lungo vestito color lilla con delle leggere sfumature color viola sulle punte. I suoi capelli sono elegantemente appuntati con un ferma capelli viola. È davvero bellissima. -Annie sei molto bella.- dico. Lei arrossisce e cerca di nascondersi al mio viso per poi farmi un sorriso. E sempre la solita timida. Ma dov'è Finn mi aveva detto che lo avrebbe portato. -Ma dov'è tuo figlio?- domando. -Era qui accanto a me sarà andato dall'altro lato della casa.- mi spiega. -Finn! Finn! Finn vieni qui! C'è la zia Katniss!- inizia a urlare per farsi sentire da Finn. -Si mamma eccomi.- dice una fievole voce. Poi lo vedo spuntare da dietro la casa. È Finnick. Questo è il mio primo pensiero. Mi sento male. Sto per avere un collasso. Quegli stessi occhi color mare sono li e mi fissano, lo stesso sguardo, le stesse mosse, lo stesso atteggiamento.... La mia mente inizia a viaggiare e mi porta a quel maledetto giorno. Finnick muore. Tre ibridi gli staccano la testa e io non riesco a piangere, a soffrire per lui perché mentre lui moriva dovevo mandare avanti quel che rimaneva della mia squadra. Un senso di colpa mi invade. Non ho mai fatto abbastanza per Finnick. Lui ha sacrificato la sua vita per me e Peeta. E io che ho fatto? Con una torcia guardavo come moriva senza poter credere a quello che vedevo e senza fare niente, assolutamente niente. Le lacrime solcano il mio viso, adesso. Il mio cuore tace. Tutto tace. Sprofondo in un incubo. C'è lui Finnick, con mio padre, con Rue e mia sorella. Mi guardano male, mi insultano, mi picchiano. Continuano a ripetere che è colpa mia se sono morti. Io cerco di scappare ma è come se non mi muovessi, non mi muovo, resto immobile. Non mi resta che tremare e piangere. Aspettare che tutto questo finisca, ma in realtà non finisce. -Katniss! Sono Peeta. Svegliati è solo un incubo.- È la voce di Peeta, lo vedo davanti a me. Ansimo forte. -Stai calma. Ora ci sono io.- dice. Io stringo forte le mie braccia al suo collo e piango, lui mi stringe a se e mi porta in braccio sul letto. -Ma cosa è successo? Appena sono arrivato eri stesa a terra e c'era Annie che non sapeva che fare e piangeva.- dice Peeta. -Mi sono preoccupato da morire.-
-No, Peeta il fatto è che ho visto Finn per la prima volta e ho rivisto in lui Finnick e poi tutto è stato veloce. Il ritorno al passato, il senso di colpa ee....- inizio a tremare. -Ee.. niente. Stai tranquilla ci sono io adesso.- sentire anche solo la sua voce mi tranquillizza per fortuna. -Dov'è Annie? E Finn?- chiedo. -Sono sotto in cucina. Ma sei pronta a rivedere Finn o li mando a casa?- mi domanda Peeta. -No certo credo di poterlo vedere, però stammi vicino.- dico. -Certo.- dice Peeta. Scendiamo le scale e ci ritroviamo in cucina. -Ciao zio Peeta!- dice Finn avvicinandosi a Peeta. Lui lo prende in braccio e inizia a farlo volare. Finn sta ridendo come non mai. È felice di rivedere Peeta. Loro si erano già visti un anno fa. Peeta era andato al 4 per comprare qualcosa che adesso non ricordo ed è stato con Annie e Finn. Quando Annie mi ha poi chiamato mi ha detto che Peeta sarebbe un padre eccezionale e che avrei dovuto vedere come riusciva a calmare Finn se piangeva o come giocava con lui. Ora lo vedo, lo vedo mentre fa volare il piccolo Finn, lo vedo mentre lo riporta al suo petto per poi tenerlo in braccio. Adesso sto meglio vedendo Finn, quello è stato un colpo niente di più. -Zio andiamo a fare la torta? Me lo avevi promesso.- dice il bambino. -Si te lo avevo promesso. Andiamo in panetteria.- dice Peeta. -Voi volete venire?- chiede. Guardo Annie in senso di intesa. Dalla sua espressione comprendo che vuole andare con loro e anch'io voglio andarci. -Si, veniamo con voi. E insieme cucineremo la miglior torta del mondo!- dico. Tutti e quattro usciamo di casa in direzione della panetteria.

Spero vi sia piaciuto, voglio sentire la vostra opinione. Inoltre vi faccio i miei auguri di Buon Natale❤️

Il signore e la signora MellarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora