Anno nuovo

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Così, dopo qualche giorno, furono quasi letteralmente cacciati via da casa di Clint, dopo aver rotto quattro lampade, un tavolo, tre poltrone e tutti i fiori dell'orto.

Essendo babbani, i poveri genitori di Clint non potevano aggiustare con la magia le cose rotte, perciò, in breve, Thor e Loki si ritrovarono nuovamente nella loro casa, questo fino alla fine delle vacanze.

Il primo di settembre radunarono tutta la roba di Hogwarts e si diressero verso King's Cross. Loki non era più nella pelle, tanto che in macchina si mise a contare i minuti che li separavano dalla partenza.

Arrivati al binario, salutarono i genitori.

«Non combinate casini, ci conto» si raccomandò Frigga, abbracciando tutti e tre i figli.

«La vedo difficile» commentò Loki a bassa voce.

Lui e Thor entrarono sul treno, facendosi aiutare dal padre a trasportare i bauli all'interno, dopodichè iniziarono a cercare gli amici.

Riconobbero subito il loro scompartimento: era il più rumoroso del treno.

«Buongiorno a tutti!» esordì Thor, spalancando le porte di vetro con così tanta forza da rischiare di distruggerle.

«Gradirei non essere espulso già prima di mettere piede ad Hogwarts» sbuffò Loki accomodandosi vicino al finestrino.

Liberò Moon che saltò addosso a Natasha. «Ehi!» protestò il padrone del gatto. «Perchè vai da Natasha e non da me?»

«Mi dispiace, ormai il tuo gatto non ti vuole più bene» fece Clint con finta aria drammatica.

Loki sospirò e richiuse la gabbietta del gatto.

Poco dopo passò la signora del carrello, che fece affari d'oro con Tony, Clint e Thor.

«Mi spiegate come farete a mangiare tutta questa roba?» obiettò Natasha rubandosi una cioccorana di Clint.

Tony aprì un pacchetto di Calderotti. «Con la bocca»

Natasha alzò gli occhi al cielo.

Loki si prese qualche Cioccorana dal fratello, poi iniziò a fare scambi di figurine con tutti quanti. Alla fine aveva rimediato una decina di nuovi personaggi.

Dopo qualche ora di viaggio, Moon finalmente si decise a tornare dal padrone, così, mentre Natasha andava in bagno ad indossare la divisa, Loki impiegò il suo tempo accarezzando il gatto e osservando il paesaggio cambiare.

«Ecco qua il magnifico Tony Stark, che costruisce una torre di carte!» stava dicendo Tony. In effetti stava costruendo una torre molto alta, con carte di ogni colore.

«Ed ecco il grande Clint Barton che va a distruggere la torre di Tony Stark!» intervenne Clint avvicinandosi pericolosamente alle carte e a Tony.

Steve e Bruce lo bloccarono da dietro, facendolo cadere sul sediolino. «Eddai» protestò il Tassorosso. «Non l'avrei mica distrutta sul serio!»

«A me sembra che invece ne saresti stato capacissimo» borbottò Thor.

Natasha rientrò nella stanza, e seguirono un paio di minuti di silenzio, mentre il paesaggio si faceva buio molto velocemente. Poi Loki notò una luce rossa in mezzo a un bosco, da fuori al finestrino.

Aguzzò la vista e vide che era un incendio. Voltò gli occhi verso Steve, che stava di fronte a lui, e gli diede un calcio sul piede.

«Ehi!» protestò il biondo.

Loki lo ignorò e indicò fuori dal finestrino. «Guarda, c'è un incendio!»

Steve guardò a sua volta fuori dal finestrino. «Io non lo vedo»

𝐓𝐡𝐞 𝐑𝐚𝐯𝐞𝐧𝐜𝐥𝐚𝐰 𝐃𝐢𝐚𝐝𝐞𝐦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora