Clint e Natasha, continuando a fare battute, si decisero ad alzarsi in piedi e a portarli nel castello. Una volta in biblioteca, li depositarono sul tavolo. Loki pensò bene di fare un Sonorus anche addosso a sé stesso.
«Libri di pozioni... eccoli» fece Natasha scorrendo le dita sui volumi e fermandosi a quello che cercava.
«La pozione restringente è a pagina 127» la informò Clint, leggendo l'indice. Natasha aprì a quella pagina ed iniziò a leggere.
«Vediamo... dice che è un liquido verde...» esordì la Serpeverde.
«E questo l'abbiamo capito fin troppo bene» commentò Loki.
Natasha lo zittì con un'occhiataccia e riprese a leggere. «... è capace di rimpicciolire gli oggetti...»
Spencer sbuffò. «Mi sto un po' scocciando di essere minuscolo, possiamo fare in fretta?»
Per fortuna Natasha non poté sentirlo, dato che Loki non aveva fatto un incantesimo per amplificare la voce del Grifondoro.
«... e non ha un rimedio» concluse Natasha soddisfatta.
Loki fissò Thor, poi spostò lo sguardo su Clint e Natasha. «Aspetta cosa? Stai scherzando, vero?»
Natasha scosse la testa, con l'aria più seria del mondo. «Certo che no!»
Spencer si avvicinò al libro e ci si arrampicò sopra, con un po' di fatica. Arrivato a destinazione, molto soddisfatto, iniziò a leggere a sua volta, per capire se Natasha li stesse prendendo in giro. «Nooon... ha al- alcun rime... rimedio» lesse lentamente, ostacolato dalla grandezza delle lettere, che erano grandi quanto lui.
«Visto?». Natasha sembrava quasi soddisfatta. Spinse Spencer via dal libro e fissò i tre ragazzi. «Credo che vi terremo come soprammobili»
Thor stava girando in tondo, lamentandosi. «E ora come faccio?» stava ripetendo da quando Natasha aveva finito di leggere.
E ad un tratto Clint scoppiò a ridere, guadagnandosi un'enorme occhiataccia da parte della bibliotecaria. «Vi prego, le vostre facce» riuscì a trovare il fiato di dire, tra una risata e l'altra. «Avete delle facce di pura disperazione!»
Natasha gli mollò uno scappellotto. «Eddai, Clint, non potevi trattenerti un altro poco? Fai proprio pena a fare scherzi, lasciatelo dire»
Loki scivolò per terra, con una faccia mista tra il sollievo e l'esasperazione. «Ed io che ci avevo creduto...»
Thor e Spencer avevano riacquisito vitalità, e stavano improvvisando una sorta di balletto sul tavolo.
Loki li ignorò. «Ma anche Spencer aveva letto che non ha rimedio!» obiettò il Serpeverde, guardando male Natasha.
La ragazza ridacchiò. «Leggi tu stesso»
Loki si arrampicò a sua volta sul libro, e lesse la frase che Natasha gli stava indicando. «... non ha un rimedio»
«E ora vai alla frase sotto» gli suggerì Natasha.
Loki fece un passo indietro e lesse la frase sottostante. «... ma l'effetto svanisce dopo qualche ora; il tempo varia al variare della grandezza dell'oggetto rimpicciolito». Fece una pausa. «Siete veramente dei...»
«Linguaggio» disse una voce, e la testa di Steve spuntò da dietro uno scaffale. Poi il ragazzo sparì di nuovo, veloce come era arrivato.
Ignorando quell'apparizione da parte del Grifondoro, decisero di passare nella Sala Comune di Serpeverde le ore che gli restavano prima di ritornare a grandezza naturale.
«Buonanotte piccolini!» esclamò Natasha, prima di salire la scalinata e di salutare Clint che giustamente doveva tornare nella Sala Comune di Tassorosso.
Loki fece una smorfia, che Natasha ovviamente non vide, e insieme a Thor e Spencer si rintanò dietro la statua di Salazar Serpeverde.
«Ora ci rimane solo sperare che nessun libro ci cada addosso» osservò Spencer, guardando la libreria che li sovrastava.
«Attualmente l'unica cosa che vorrei fare è dormire» puntualizzò Thor, confermando le sue parole con uno sbadiglio.
E così si addormentarono dietro alla statua di Serpeverde, sperando di svegliarsi prima degli altri studenti, poiché essere trovati a dormire dietro una statua non era esattamente quella che veniva definita una cosa normale.
Il giorno dopo si ritrovarono in Sala Grande con tutti gli altri, come di consueto, per la colazione. Clint e Natasha ovviamente avevano raccontato tutti agli altri della loro disavventura del giorno prima, e Tony non li aveva lasciati in pace nemmeno un secondo.
«Eravate minuscoli?» ripeté per la centesima volta, con un ghigno divertito sul volto. «Che cariiiini! Perché non mi avete chiamato?»
«Io me ne vado veramente in Burundi» borbottò Loki, allontanandosi dal tavolo di Corvonero per sedersi al suo posto tra i Serpeverde.
Irritato, aprì la borsa per vedere il suo orario. Un foglio scivolò via dalla borsa, e Loki si chinò per prenderlo. Nel farlo, incrociò lo sguardo con Schmidt, e si raggelò nel realizzare che il foglio caduto per terra era proprio quello che avevano trovato al settimo piano.
«Tu... tu...» balbettò Schmidt, senza parole.
Loki prese il foglio e puntò la bacchetta contro il Serpeverde. «Oblivion» esclamò, per poi correre via, lasciando Schmidt alquanto confuso.
Quando guardò nuovamente il foglio, aggrottò le sopracciglia. Vicino alla scritta "Incantesimi" era comparso un OK.
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𝐓𝐡𝐞 𝐑𝐚𝐯𝐞𝐧𝐜𝐥𝐚𝐰 𝐃𝐢𝐚𝐝𝐞𝐦
Fanfiction𝑰𝒍 𝒔𝒆𝒄𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒂𝒏𝒏𝒐 𝒂𝒍𝒍𝒂 𝑺𝒄𝒖𝒐𝒍𝒂 𝒅𝒊 𝑴𝒂𝒈𝒊𝒂 𝒆 𝑺𝒕𝒓𝒆𝒈𝒐𝒏𝒆𝒓𝒊𝒂 𝒅𝒊 𝑯𝒐𝒈𝒘𝒂𝒓𝒕𝒔 𝒔𝒕𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒊𝒏𝒊𝒛𝒊𝒂𝒓𝒆, 𝒆 𝒐𝒗𝒗𝒊𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒔𝒂𝒓à 𝒖𝒏 𝒂𝒏𝒏𝒐 𝒕𝒓𝒂𝒏𝒒𝒖𝒊𝒍𝒍𝒐. 𝑨𝒍𝒍𝒂 𝒓𝒊𝒄𝒆𝒓𝒄𝒂 𝒅�...