20. ♥️𝑫𝑰𝑬𝑪𝑰 𝑫𝑰 𝑪𝑼𝑶𝑹𝑰: 𝒍𝒂 𝒔𝒕𝒓𝒆𝒈𝒂♥️ (𝑷𝑻.𝑰𝑰)

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Il caos si scatenò come predetto e le persone iniziarono a correre disordinatamente, a destra e a sinistra, per scappare il più lontano possibile; per trovare un posto in cui nascondersi.

Seguii con lo sguardo Hikaru che scappò via seguendo Usagi, dopo aver preso Asahi per mano, perché ancora a terra, distrutta dalla perdita dell'amica.

Io conoscevo bene Hikaru. Sapevo che la sua intenzione era quella di trovarmi ed ero sicura che la prima tappa sarebbe stata la sua stanza, dove avrebbe fatto nascondere Asahi e Usagi nel frattempo.

Perciò, evitando lo sguardo altrui e tenendomi alla larga dalle grandi masse di giocatori che, in ogni modo, non mi avrebbero mai notata, essendo troppo impegnate a sopravvivere, mi diressi verso io suo piano, optando per una strada inusuale: decisi di arrampicarmi dall'esterno ed entrare dalla finestra.

Avevo solo due ore: dovevo fare in fretta, perché ogni minuto sarebbe stato scandito dalla morte di un essere umano innocente.

Quando cominciai la scalata, però, notai essersi posizionati, alla cima dell'edificio pentagonale alcuni Lottatori con fucili di precisione, adatti alla caccia a distanza.
Dovevo rischiare.

Presi ad arrampicarmi, lasciando il terreno sotto ai miei piedi sempre più in basso.

"Se mi bruciassero, potrebbe veramente essere la fine" Ragionai, sapendo di avere il tesoro più grande nelle mie Convers.

A quel punto, lacrime di rabbia, dolore e frustrazione non vollero più rimanere dentro di me. Quello scempio era tutto merito degli organizzatori del gioco. Chi poteva mai essere talmente crudele?
L'odio mi diede la forza necessaria per arrivare fino in cima, sino alla mia meta, dove con un calcio buttai giù il vetro ed entrai all'interno della camera.
Nessuno.
Per un attimo, rimasi spiazzata: dove poteva essere Hikaru, se non qui? Che fine poteva aver fatto?
Pensai al peggio, prima di sentire la porta aprirsi e vedere la sua sagoma affacciarsi all'interno.

- Akari!
Pronunciò il mio nome sollevata. Mi corse incontro per abbracciarmi. Sul suo volto c'era la speranza.
Era bellissimo.

- Hikaru, sei viva.
Sospirai dal sollievo, stringendola a me, come una sorella minore.

- Ma quella è ...
Asashi cominciò a dire, sgranando gli occhi e fissandomi senza sapere che fare.

- Potrebbe essere la strega.
Urlò Usagi.

- Rilassatevi, non sono io la strega. Posso dimostrarlo: sono stata rinchiusa in una stanza per tutto il tempo. Ho fatto a botte con Niragi, come potete vedere dal mio stato fisico, e ho rubato anche questo nel frattempo, dal bunker delle armi.
Mi fermai per riprendere aria. La cassa toracica mi doleva. Immaginai di avere qualche costola incrinata dopo i calci.
Ripresi:
- Penso di poter risolvere la prova ... ma dovete fidarvi di me, perché ho bisogno del vostro aiuto, per farcela. Vi spiegherò cosa sta succedendo, se accetterete.
Spiegai di corsa e tutto d'un fiato.

- Ci sto, Akari.
Mi strinse un braccio Hikaru.
Le sorrisi.

- Io non ...
Rimase dubbiosa Asahi.

- È pericoloso.
Questa era Usagi.

- Abbiamo solo due possibilità: morire nascondendoci o morire lottando. C'è solo una differenza ed è che nel secondo caso c'è la possibilità di sopravvivere...
Feci notare.
- Nessuno di noi è la strega. E sapete perché ci possiamo fidare l'uno dell'altro, in questa stanza? Se fossi l'assassino che stimo cercando, mi schiererei dalla parte dei Lottatori. Non rimarrei nascosta. Almeno, avrei la possibilità di difendermi con l'uso delle armi.
Finii.

- Va bene. Allora, cosa facciamo? Dove andiamo?
Mi chiese Asahi, convinta e impaurita.

- Via da qui. I Lottatori faranno passare tutte le camere per uccidere chi si sta nascondendo. Abbiamo bisogno di un posto sicuro e calmo dove poter ragionare; dove io possa spiegarvi cosa sono venuta a sapere e cosa ho scoperto...

Akari's Game [Alice in Borderland fanfiction]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora