23. 𝑮𝑨𝑴𝑬 𝑪𝑳𝑬𝑨𝑹

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Ogni presente fece un passo indietro, mentre i lottatori alzarono le armi contro Aguni.

- Sparami.
Esortò uno dei compari, appoggiando il suo petto possente alla canna della pistola.

- Fallo!
Urlò indemoniato.

Quando ebbi abbastanza forza, mi rialzai, dolorante. Il mio corpo era tropo debole. Lo sentivo cedere. Il sangue mi colava dal naso e dal taglio sulla tempia riapertosi.

- Aguni non è la strega...
Rivelai io con il respiro pesante dallo sforzo.
- È un game da "10 di cuori". Non si risolve facendo una domanda e ottenendo una risposta. I cuori giocano con i nostri sentimenti. Ci costringono a venir distrutti dalle cose a cui più teniamo. E non si vincerà uccidendo Aguni.
Terminai.

Lui si girò: mi guardò negli occhi e io feci lo stesso. Gli mostrai il loro specchio. Lasciai andare la maschera; la lasciai cadere a terra. Doveva vedere; sapere che non era solo in questa disperazione.

- Non sei tu la strega, Aguni. Ma allora perché? Hai un altro motivo. Tu non hai ucciso Momoka; tu ...
Feci una pausa, soffocata dal dolore, sia fisico che mentale.
- Tu hai ucciso il Cappellaio.
Ho capito che dovevate essere molto amici. E poi, ho visto i tuoi occhi alla riunione di oggi.
Svelai.

- Cosa?
Disse terrorizzato e confuso l'uomo che gli teneva l'arma puntata alla testa.
Il braccio gli tremava come una foglia.

- Era come se avessi rinunciato a tutto; a ogni speranza di poter ritornare a vivere. Quegli occhi, i tuoi occhi, erano uguali ai miei, quel giorno, quando uccisi la mia migliore amica nel game "7 di cuori" o quando vidi morta la mia famiglia.
Ripresi fiato, mentre il timbro della mia voce si spezzava in continuazione e dai miei occhi piccole lacrime trasparenti presero a fluire, bruciandomi sulle guance.

- Non sei stupido. Eppure, hai voluto uccidere tutti fin dall'inizio. Non è un comportamento che mi sarei aspettata da te. Dovevi avere un altro motivo in mente ...
Feci una pausa, per pulirmi il sangue che mi fluiva giù dal mento.
- Sin dal mio arrivo, c'è stata una cosa che non capivo. Con tutte queste armi, voi Lottatori potevate prendere La Spiaggia da tempo. Eppure, non è successo, sino a ora. Perché?
Allora mi si accese la lampadina, quando misi insieme i tasselli...
Tu non eri in conflitto con il Cappellaio. Non vi siete aiutati a vicenda? Tu volevi assicurarti che quelli pericolosi, come Niragi o Last Boss, non si scatenassero. Hai provato a fermarli...

Zoppicai verso di lui. Arrancai sulla caviglia con la quale avevo avuto problemi già in precedenza e che ora era tornata a farmi più male che mai. Era un residuo delle fratture riportate durante l'incidente.

- Tu ... tu e il Cappellaio eravate migliori amici, in realtà, non è così?
Gli chiesi.

Non avevo paura di lui o di altre botte. Poteva distruggermi, se voleva.

- E penso di sapere anche perché tu l'abbia ucciso. Ho conosciuto bene pure lui, ieri notte.
Tu non potevi perdonare il Cappellaio per ciò che aveva fatto. Ti eri accorto che stava impazzendo e volevi fermarlo; fermare i suoi modi folli. Volevi riavere il tuo migliore amico indietro. Sei stato costretto.
Pronunciai io, quasi sotto voce, con tono mite e annientato da tutta la sofferenza nel mio cuore.

Aguni mi afferrò per il colletto della giacca, trascinandomi a pochi millimetri dal suo volto. Mi rivolse uno sguardo di odio puro: vedeva sé stesso riflesso in me e si odiava.

Akari's Game [Alice in Borderland fanfiction]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora