L'EQUINOZIO DAI CELTI ALL'ANTICA GRECIA

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Il Neopaganesimo festeggia la venuta dell'autunno con la festa di Mabon.
Mabon, Alban Elfed (nel Druidismo), o comunemente chiamato Equinozio d'Autunno, è la seconda festa del raccolto che celebra la piena maturazione dell'anno.

La ricorrenza prende il suo nome dal Dio gallese Mabon, il cui nome significa Grande Sole.
La leggenda narra che a soli tre anni venne rapito dalla Grande Madre (Modron), che lo condusse nell'Ade per impedire che la sua luce risplendesse nel mondo. Ma egli era molto più intelligente di quanto la Signora degli Inferi pensasse. Durante il suo soggiorno nel cuore della Terra, non solo affinò il proprio ingegno, ma accrebbe la forza interiore e lo slancio necessari per diventare nuovo seme. Egli sapeva di avere la salvezza a portata di mano, e che quando sarebbe giunto il tempo, avrebbe avuto bisogno di tutto il potere di cui disponeva per fecondare la Terra spoglia e renderla di nuovo rigogliosa.

Visto da questa prospettiva, por molti versi Mabon è la controparte maschile della Dea greca Persefone (la romana Proserpina), la quale rapita da Ade (Plutone per i Romani, il Signore degli Inferi), segna anch'essa l'avvento del periodo più buio dell'anno.
La storia del rapimento di Persefone, veniva commemorata ogni anno in questo periodo ad Eleusi, città della Grecia, dove si celebravano appunto in questo periodo i celebri "Misteri Eleusini". La leggenda narra che Demetra, la dea dell'agricoltura, avesse una figlia, Persefone, della quale si invaghì profondamente Ade, il che lo spinse a rapirla per portarla con sé nel mondo sotterraneo. Disperata, Demetra cominciò a trascurare il proprio compito di dea, e una profonda carestia si abbatté sul mondo. Zeus (che si narra fosse il padre di Persefone) andò pertanto a reclamare la figlia al fratello Ade, e riuscì a strapparle la dea.
Il Signore degli Inferi però fu il più astuto di tutti e prima che l'amata dipartisse le diede da mangiare una melagrana, della quale Persefone si cibò soltanto di alcuni grani. Secondo la legge che chi mangia o beve qualcosa nel Regno dei morti ne è condannato a rimanervi, alla bella dea ora, non era più permesso andar via.

Fortunatamente Zeus fu in grado di scendere a compromessi con il fratello, e ottenne che Persefone sarebbe rimasta nell'Ade il tempo di sei mesi (autunno e inverno), mentre il restante periodo dell'anno (primavera ed estate) avrebbe soggiornato sulla Terra con la madre Demetra, la quale felice di poter stare con la figlia, rendeva la Terra fertile e rigogliosa.
In questo modo i Greci riuscirono a spiegare l'alternanza delle quattro stagioni.
Mabon annuncia il primo giorno d'autunno e il secondo periodo del raccolto, sia agricolo che personale. Come a Lughnasadh è il momento di celebrare l'abbondanza della Terra e ringraziarla per le benidizioni che ci elargisce. Per questo motivo, Mabon viene spesso chiamato il Giorno del Ringraziamento delle Streghe. In genere si preparano tavolate festose, pranzi luculliani, e si consuma con gratitudine ogni squisito boccone a disposizione.

Vista l'associazione di Mabon con l'Ade, questa è anche un'occasione per ricordare i nostri antenati, e coloro che ci hanno preceduti nell'aldilà. Per ringraziarli del sangue che scorre nelle nostre vene, per i tratti che derivano dalla loro riserva genetica, e per i doni che ci hanno dato e che fanno di noi quei meravigliosi esemplari di individualità che siamo.
Proprio per questo Mabon, è un momento di ringraziamento totale, un momento in cui diciamo grazie per tutto ciò che abbiamo, per tutto ciò che siamo, e per tutto ciò che il futuro ha in serbo non solo per noi, ma per tutti coloro che ancora non sono nati.
E' un'occasione per riflettere sulle gioie della comunità, sulla libertà personale e sulle meraviglie della specie umana come insieme; anche un momento per prendere atto di tutte le nostre fortune e ringraziare coloro che hanno contribuito a renderle tali.
Mabon non solo è l'equinozio d'autunno, ma è una festa importantissima per quanto riguarda la nostra fede, la nostra esistenza. Ci insegna il perché siamo mortali, perché siamo messi costantemente alla prova, avendo l'intenzione o meno di seguire la via ai misteri, attraverso i quali avviene il risveglio della coscienza e alla fine si giunge all'immortalità o comunque al passaggio ad un altro livello del cosmo.

Le foglie si tingono di tutte le tonalità di rosso, arancione, giallo per poi cadere, gli animali si preparano al letargo, crescono funghi e i campi maturano, gli uccelli migratori si recano verso le calde terre del sud, mentre i venti gelati soffiano da ovest.
Il Dio ormai ha perso le Sue forze, e si prepara alla Sua discesa al mondo sotterraneo, mentre la Dea sparge il Suo mantello sula Terra che si prepara al lungo e meritato sonno invernale. Rendiamo grazie a Madre Terra per i frutti che ci ha donato e per la fatica che ha operato durante i mesi estivi per produrre tutto ciò di cui abbiamo avuto bisogno.
Comincia la parte calante dell'anno, il periodo oscuro, in cui la fiamma del Dio vive nel grembo della Dea per poter rinascere a Yule. Lei sente la presenza del Suo Amante, anche mentre Egli svanisce.

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