THE CURSE OF THE PHARAOHS

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Quando la camera mortuaria di Tutankhamun venne aperta nel febbraio 1923, Howard Carter e Lord Carnavron diedero inizio a una nuova era nel campo dell'egittologia. La tomba di Tutankhamun era unica per diverse ragioni: non assomigliava a una tipica tomba del faraone, era troppo piccola e non abbastanza decorata. L'unica camera finemente affrescata era quella che conteneva il suo sarcofago. Due dei suoi quattro santuari erano ancora sigillati e la sua tomba non era stata mai aperta sin dai tempi dell'antichità, il che la rese ancor piú unica. Cosa poteva esserci di meglio? Niente. Difatti le cose iniziarono a prendere una brutta piega...

Nell'aprile 1923, Lord Carnavron morì di malaria, contratta durante la spedizione in Egitto. Iniziarono dunque a circolare voci in merito a un’orrenda maledizione che avrebbe colpito inaspettatamente tutti coloro che parteciparono alla ricerca e alla scoperta, come castigo della violazione del luogo di sepoltura del sovrano. Iniziarono inoltre a diffondersi ulteriori notizie relative ai decessi degli altri membri che parteciparono alla campagna di spedizione, rivelatesi successivamente non connesse in alcun modo a questo preciso evento.  In merito alla questione, venne difatti accesa una vera e propria campagna denigratoria, causata dalle poche notizie che trapelarono negli anni sullo straordinario rinvenimento, causata a sua volta dell’esclusiva editoriale data al Times di Londra dallo stesso Lord Carnarvon. In realtà, era comune al tempo degli egizi che i sacerdoti avessero il compito di "maledire" alcuni sepolcri, difendendoli da aspiranti tombaroli come indicato nei geroglifici - ma la tomba di Tutankhamun non era tra queste.

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