NATALE IN RUSSIA

89 7 0
                                    

In Russia invece il Natale si festeggia per tradizione a gennaio.
È interessante capire perché.

Il fatto è che le secolari tradizioni natalizie russe furono superate dopo gli eventi del 1918, quando questa festività ortodossa fu vietata in Russia. A quei tempi si festeggiava solo il Capodanno, il Natale e le sue tradizioni erano proibiti.

Il Natale ortodosso è oggi una festività importante, diffusa e onorata dai russi ortodossi. È un’occasione in più per divertirsi e rallegrarsi. Inoltre anno dopo anno aumenta il numero di russi che comprende il senso della sacralità del Natale e si recuperano le tradizioni natalizie.

Nei tempi antichi il Natale era una festività importante, che si aspettava e per la quale ci si preparava tutto l’anno. Ci si organizzava accuratamente per la sera prima di Natale: si addobbava l’albero, si puliva scrupolosamente tutta la casa e il cortile, si cucinavano le 12 portate per il pranzo natalizio. La vigilia è il giorno che precede Natale e si contraddistingue perché per tradizione ci si astiene dal cibo. “Non si può fino alla comparsa della prima stella”, così i contemporanei hanno definito la tradizione di digiunare la vigilia di Natale.

Tali tradizioni, così come quella di predire chi sarebbe stato il promesso sposo, erano le più diffuse nell’antichità. Ogni ragazza in età da marito attendeva impazientemente la notte della vigilia per scoprire chi sarebbe stato il suo promesso sposo. Per questo motivo molti scrittori russi famosi hanno dedicato tantissime opere a questa tradizione. In esse descrivono le divinazioni della vigilia di Natale come eventi mistici, molto intriganti che intimoriscono anche un po’.

Fin dai tempi antichi il Natale in Russia si è distinto per tradizioni e riti straordinari. Considerando le tradizioni natalizie russe si può comprendere perché il nostro modo di festeggiare sia così diverso da quello di altri paesi. Il Natale Cattolico si festeggia a dicembre. In Russia invece il Natale si festeggia per tradizione a gennaio. È interessante capire perché.

Il fatto è che le secolari tradizioni natalizie russe furono superate dopo gli eventi del 1918, quando questa festività ortodossa fu vietata in Russia. A quei tempi si festeggiava solo il Capodanno, il Natale e le sue tradizioni erano proibiti.

Il Natale ortodosso è oggi una festività importante, diffusa e onorata dai russi ortodossi. È un’occasione in più per divertirsi e rallegrarsi. Inoltre anno dopo anno aumenta il numero di russi che comprende il senso della sacralità del Natale e si recuperano le tradizioni natalizie.

Nei tempi antichi il Natale era una festività importante, che si aspettava e per la quale ci si preparava tutto l’anno. Ci si organizzava accuratamente per la sera prima di Natale: si addobbava l’albero, si puliva scrupolosamente tutta la casa e il cortile, si cucinavano le 12 portate per il pranzo natalizio. La vigilia è il giorno che precede Natale e si contraddistingue perché per tradizione ci si astiene dal cibo. “Non si può fino alla comparsa della prima stella”, così i contemporanei hanno definito la tradizione di digiunare la vigilia di Natale.

Tali tradizioni, così come quella di predire chi sarebbe stato il promesso sposo, erano le più diffuse nell’antichità. Ogni ragazza in età da marito attendeva impazientemente la notte della vigilia per scoprire chi sarebbe stato il suo promesso sposo. Per questo motivo molti scrittori russi famosi hanno dedicato tantissime opere a questa tradizione. In esse descrivono le divinazioni della vigilia di Natale come eventi mistici, molto intriganti che intimoriscono anche un po’.

La più diffusa era la divinazione con la cera. Versando lentamente la cera sciolta in un catino pieno d’acqua si potevano ottenere le immagini più bizzarre e fantasiose. Esse venivano utilizzavate per predire il futuro. I nostri antenati sapevano anche leggere i fondi del caffè, del tè e delle ceneri.

Per tradizione in Russia il giorno di Natale era vietato lavorare. La tradizione voleva che il Natale in Russia fosse un giorno per raccogliersi in se stessi, riflettere e glorificare Gesù. Questo modo di trascorrere il tempo oggi è chiamato meditazione.

Secondo la credenza popolare, esistevano tanti segni premonitori collegati alla festività del Natale. Per esempio, se Natale capitava di domenica o di lunedì era di buon auspicio per il raccolto. La neve che scende il giorno di Natale è presagio della sciamatura delle api, se invece si scioglie è di buon auspicio per il raccolto del grano. Se la notte di Natale il cielo è stellato il raccolto delle bacche sarà fruttuoso e gli animali saranno fecondi. Cacciare, ricamare e cucire il giorno di Natale era di cattivo auspicio.

La tradizione vuole che 12 portate imbandissero la tavola natalizia russa.  Il lusso maggiore era il pesce, che la Chiesa consentiva di mangiare quel giorno.

Nel giorno di Natale si cantano inni e canti e la gente si ritrova nelle chiese decorate con l'albero di Natale, fiori e luci colorate.
Baboushka è la figura tradizionale del Natale, che distribuisce regali ai bimbi.
Del fieno è sparpagliato su fiori e sulle tavole per augurarsi che il foraggio per i cavalli non venga mai a mancare.
Il ruolo di Babbo Natale viene chiamato Dedusha Moroz.

MITI & LEGGENDE OCCIDENTALIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora