NATALE IN IRLANDA

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La stragrande maggioranza degli Irlandesi è di fede cattolica e il giorno di Natale (in gaelico Nollaig – compleanno) è soprattutto una festa religiosa, cui seguono undici giorni di festa fino al giorno dell'Epifania, i celebri Twelve Days of Christmas. In Irlanda le tradizioni natalizie somigliano molto a quelle presenti nella maggior parte dei paesi occidentali: lo scambio dei regali, la messa, il pranzo e la decorazione dell'albero di Natale. Ma ogni paese, compresa l'Irlanda, ha anche i suoi particolari rituali. 

Caratteristica tra le numerose tradizioni natalizie in uso ancora oggi in Irlanda è quella di accendere una candela presso una finestra la sera della Vigilia di Natale. Questo gesto ha diversi significati, tra cui, uno religioso: la candela accesa sta a simboleggiare l'ospitalità nei confronti di Maria e Giuseppe, che in quella notte, avevano a lungo penato per trovare un rifugio a Betlemme. Un altro significato assunto dalla candela accesa è quello di segnalare ai preti cattolici un rifugio e un posto sicuro dove poter celebrare la Messa, poiché a lungo fu loro vietato. La candela accesa, inoltre, potrebbe rimandare all'antichità, quando i Romani accendevano candele durante la festa del solstizio d'inverno, a significare il ritorno della luce del sole dopo l'inverno. La cerimonia dell'accensione della candela fa parte di uno dei semplici ed antichi rituali cui partecipa l'intera famiglia, pregando e cantando. La candela, inoltre, dovrebbe essere accesa dal membro più giovane della famiglia e a spegnerla dovrebbe essere esclusivamente una fanciulla di nome Maria. 

In occasione del Natale si usa offrire dei regali, di solito in soldi, al lattaio, allo spazzino e al postino. Nel passato ciò avveniva il giorno di S. Stefano, conosciuto anche come "Boxing Day" nell'Irlanda del Nord e in Inghilterra. La tradizione vuole anche che, il 26 dicembre, si mettano in scena delle pantomime, ovvero commedie molto divertenti basate su favole per bambini. Tra i titoli più comuni sono: Cenerentola, Aladino, Il Gatto con gli stivali e Biancaneve. Questi spettacoli si basano sullo scambio dei ruoli: solitamente i maschi recitano i ruoli femminili e viceversa. Di solito i testi contengono facezie per adulti o canzoncine e giochi cui può partecipare anche il pubblico. Spesso i bambini ricevono dolcetti, che vengono lanciati loro durante lo spettacolo. Il giorno di S. Stefano in Irlanda si giocano anche molte partite di calcio e hanno luogo le corse di cavalli. Un'usanza tipica per questo giorno è la "Wren Boys Procession", che diverte particolarmente i bambini. 

Non si può parlare del Natale in Irlanda senza citare la processione dei Wren Boys che si tiene ancora oggi in alcune zone dell'Irlanda, per esempio la Penisola di Dingle, il giorno di S. Stefano, conosciuto anche con il nome gaelico La An Droilin, il giorno dello scricciolo. Lo scricciolo (in inglese wren) è uno degli uccelli più piccoli, ma emette suoni molto poderosi e spesso viene chiamato "il re degli uccelli". Esistono due storie che possono spiegare la celebrazione dello scricciolo il 26 dicembre: una racconta che uno scricciolo cinguettante rivelò ai soldati romani il nascondiglio di S. Stefano, che fu catturato e ucciso; l'altra storia afferma che nell'VIII secolo uno scricciolo diede un colpo su un tamburo durante l'accerchiamento nascosto di un campo vichingo da parte dei soldati irlandesi e per questo motivo questi ultimi furono scoperti e uccisi. E' soprattutto la prima delle due leggende a spiegare la caccia allo scricciolo nel giorno di S. Stefano. Bambini e bambine indossano vestiti stracciati e si coprono o dipingono i visi e vanno di casa in casa intonando una rima, spesso accompagnata dal suono di violini, armoniche e corni, che solitamente fa così: The wren, the wren the king of all birds, St Steven's day he was caught in the furze, Up with the kettle and down with the pan. Give us some money to bury the wren. Questa tradizione risale a un tempo molto antico, in cui veniva ucciso uno scricciolo e il suo cadavere veniva appeso a un ramo di agrifoglio e portato in giro. Oggi non si permette più l'uccisione dell'uccellino, ma al posto del corpo dell'animale si mette un'effige appesa al ramo di agrifoglio e si continua la visita porta a porta da parte dei ragazzini. Di solito a questi vengono offerte birra e pudding e i più giovani di ogni casa visitata si uniscono alla combriccola finché non si da vita a un gruppo numeroso di ragazzini del vicinato che passano di porta in porta a chiedere un'offerta. 

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