capitolo 19 - responsabilità

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_ beh, si, ti ho detto che a me piace un altro-
dissi grattandomi la testa un po nervosa 
- questo lo so, ma ho il sospetto che il ragazzo in questione sia lui-
disse con un sorriso, io a quell'affermazione arrossì. Ero confusa, io amavo veramente takuya? o quelli che provo sono solo emozioni di amicizia? non so più cosa pensare ho troppe cose per la testa 
- mmh...capisco-
dissi ancora molto pensierosa, mikey si girò verso di me con aria preoccupata
- tranquilla, non lo dirò a nessuno-
alzai la testa, ormai era convinto che io amavo takuya,cosa che poteva essere vera ma se così fosse sarei innamorata di due persone oppure che non sono mai stata veramente innamorata di mikey, la cosa mi frustrava e non poco, tuttavia non potevo far nulla per togliermi i miei dubbi dalla testa, forse l'unica soluzione sarebbe provare la sensazione di essere ricambiata o forse di essere rifiutata da mikey. La mia timidezza però si faceva sempre avanti e non avrei mai trovato il coraggio per dichiarare il mio amore al diretto interessato
- ti vedo distratta-
disse dopo aver notato che non risposi alla sua affermazione
- si, scusa è che in realtà io sono ancora molto confusa riguardo ai miei sentimenti-
dissi questa frase senza problemi, volevo che lui mi capisse a pieno un po' come faceva takuya, ma perchè ogni volta che parlo con qualcuno mi viene in mente sempre lui? è vero mi fa sentire bene, ma così sembro veramente innamorata. Il cuore iniziò a battermi forte senza un motivo logico, sentivo caldo alle guance e non per colpa della presenza di mikey 
- capisco...allora scusa se ti ho stressata-
non dicemmo più una parola fin che non arrivammo alla scuola di mitsuya nel mentre io ero ancora sovrappensiero per quello che avevo detto prima e che effetto mi avesse fatto, ho sempre escluso takuya quando si trattava di amore forse perchè veramente provo solo un sentimento di amicizia cercherò di non pensarci troppo e togliermi questi dubbi della testa .arrivammo al posto prestabilito  dove ci stava aspettando mitsuya in modo che potesse iniziare a fare la mia divisa personalizzata. Entrai nella scuola dietro a mikey cercando di attirare il meno possibile l'attenzione sulle persone che c'erano nella scuola. Finalmente arrivammo alla classe dove si trovava mitsuya, che poi era un'aula dove si facevano attività extra scolastiche
- mitsuya-
lo chiamò mikey sporgendo la testa dalla porta
-entrate sono già andati tutti via, ci sono solo io che stavo aspettando voi-
conclusione: nascondermi dietro mikey è stato inutile perchè nella scuola non c'è nessuno. Mikey dopo esser entrato gli passò il mio bozzetto 
- mi piace, è una bellissima idea e il tocco della gonna penso sia un'ottima idea per farti riconoscere, ed effettivamente i pantaloni che indossiamo noi sono troppo scomodi per una come te, almeno da come ti ha descritto mikey-
disse per poi voltarsi verso di lui
- si basa di più sul schivare i colpi e darli solamente in punti fragili in modo di mettere un nemico in ginocchio e andarci pesante dopo- 
aveva spiegato la mia tecnica alla perfezione, era molto semplice da fare, non implicava tanto sforzo e cosa più importante mi faceva vincere facile, solo che con la tuta normale della toman mi  sarei trovata in diffcoltà essendo che loro non si basano sulla precisione dei colpi 
- entro lo scontro con la wallala dovrebbe essere pronta-
disse mitsuya mettendosi alla sua fidata macchina da cucire
- va bene allora passerò in settimana-
detto questo mi prese per il polso salutando il suo amico. Uscimmo dalla scuola, guardai il telefono: le 11:57, era già ora di tornare a casa per pranzo quando all'improvviso mi arrivò un messaggio da chifuyu
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chifuyu

- ci vediamo davanti a casa tua
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fu l'unica cosa che mi scrisse perciò senza problemi iniziai ad avviarmi verso casa mia quando
- mini, sta sera ti va di venire al parco con me? scusa ma date le mie condizioni non ce la faccio ad star da solo, mi serve anche solo una persona che ascolti i miei discorsi che faccio ad alta voce-
draken sarà occupato se no non me lo avrebbe mai chiesto, ha preso la balla al balzo sapendo che sono disponibile e molto annoiata la domenica
- va bene-
dissi a bassa voce ancora girata di spalle per non far notare le mie guance più rosse della norma
- è quello vicino al tempio non ti puoi sbagliare, a sta sera-
detto questo se ne andò e appena ero sicura che non mi avrebbe sentito corsi verso casa mia tenendomi le guance che nel mentre erano più calde del camino in inverno. 
Arrivai davanti a casa mia con il fiatone, vidi davanti a me chifuyu, sta volta con meno bende sul viso. Mi avvicinai
- vedo che le ferite stanno guarendo-
dissi indicandogli il viso
- kokomi, ho parlato con baji e non sono riuscito a fare nulla per farlo tornare indietro, ti chiederei una cosa visto che sei quella più propensa a staccarti dal gruppo-
spalancai gli occhi, la sua richiesta mi da di che responsabilità e io odio essere responsabile delle altre persone, tuttavia ne sono molto capace essendo molto attenta ad ogni dettaglio, non mi sfugge nulla
- c'è un nuovo membro nella toman che si chiama kisaki, ha gli occhiali e la pelle molto più scusa della nostra, lo riconoscerai subito, devi stare attenta ai suoi movimenti e fermarlo nel caso si allarghi troppo-
annui con espressione seria, mi piacerebbe fare delle domande riguardanti questo "kisaki" per esempio perchè devo tenere d'occhio lui e non baji, non era lui che doveva tornare nella toman? 
- in ogni caso il giorno prima dello scontro faremo una riunione al tempio giusto il tempo che mikey dica 2 cose riguardanti lo scontro, poi la mattina del giorno successivo ti manderò un indirizzo da telefono, fatti trovare li alle 9-
annui anche sta volta, stava andando talemente veloce che a mala pena capivo l'argomento del discorso, ma in poche parole vuole che tengo d'occhio questo "kisaki" e che mi presento il 31 nell'indirizzo che mi manderà alle 9 di mattina 

-skip time-

era sera, avvertì la mamma che uscivo di casa dicendole che sarei andata in un parchetto con delle amiche, falso andavo da mikey però pur sempre in un parchetto. Mentre mi incamminavo ricevetti una chiamata: "numero sconosciuto"? qualcuno che conosco ha dato il mio numero a qualcuno che non conosco? Risposi rimanendo in silenzio, sperando la persona dall'altra parte parlasse 
- KOKOMI SERIAMENTE ORA SEI NELLA TOMAN-
voce fin troppo familiare, era yamagishi
- scusami kokomi, mi hanno preso il telefono e hanno memorizzato il tuo numero-
era la voce di takuya, per lo meno non è uno sconosciuto che ha rintracciato il mio telefono 
- tranquillo fin che sono persone che conosco non è affatto un problema- 
dissi tirando un respiro di sollievo
- quindi com'è stare nella toman? ti sei trovata un ragazzo? sono forti....-
bla bla bla yamagishi mi continuava a riempire di domande a cui io non volevo e non sapevo rispondere 
- la volete lasciare in pace, è da appena una settimana che ci è-
urlò takuya, quando stavano per riattaccare mi venne un dubbio
- scusate chi vi ha detto che sono nella toman?-
dissi leggermente preoccupata togliendo il vivavoce 
- ah takemichy, ora siamo a casa sua-
e anche sta volta tirai un respiro di sollievo
- va bene-
intravidi il parco e su una delle giostre c'era mikey
- scusate ora devo proprio andare, ci sentiamo-
e riattaccai, la giostra in cui sopra c'era mikey sembrava un ammasso di tubi messi uno incastrato con l'altro formando una specie di gabbia dove lui c'era in cima 
- sei arrivata, mini-
disse dopo avermi visto, mi sorrise. Mi sedetti ai piedi della giostra, non avevo il coraggio di arrampicarmi fino a la su 
- qui ci venivo spesso con baji e gli altri...-
incominciò a parlare il ragazzo che improvvisamente divenne malinconico
- gli altri....chi?-
chiesi confusa
- i membri fondatori della toman, fose tu li conosci già: oltre a baji ci siamo: io, draken, pah, mitsuya e kazutora-
kazutora? è un membro fondatore della toman? 
- forse l'ultimo non lo conosci...-
- lo conosco-
dissi interrompendo la sua frase
- andavamo allo stesso campo estivo, era uno dei pochi amici che mi ero fatta, anche se non ti so dire molto essendo che parte delle mie memorie infantili sono andate perse, se non tutte, la maggior parte me le hanno raccontante e comunque tutt'ora sono all'oscuro di molte cose-
lo sentì sospirare e scendere dalla giostra atterrando di fianco a me, io non mi mossi nemmeno con lo sguardo e rimasi a guardare il cielo che intanto assumeva un colore arancio misto rosso
- hai avuto una vita abbastanza complicata...sappi che se hai bisogno io ci sarò sempre per te-
spalancai gli occhi e lo vidi andare via dal parco. Mi alzai in piedi e vidi qualcosa cadermi ai piedi: un foglietto con un numero di telefono
- arigatou, mikey-
dissi guardando il fogliettino sorridente 

Tokyo Revengers - La sorella dimenticataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora