Remember

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Hazel's Pov

Entrammo nella Sala Comune dei Tassofrasso e Frank andò nella sua stanza mentre io mi sedevo sul divanetto davanti al camino.

Adoravo Hogwarts, stavo imparando un sacco di incantesimi. Ma qualcosa dentro di me, probabilmente i miei sensi di battaglia, mi diceva che stava per succedere qualcosa di brutto.

La cosa non era impossibile viste le condizioni di Will, però avrei volentieri preferito vivere tranquillamente la mia permanenza lì.

Non avevo legato molto con Will, ma vedere Nico soffrire mi faceva male. Era lui quello che mi aveva portato in vita, lui era mio fratello, era un mio amico. Non volevo soffrisse.

Nico di Angelo aveva già sofferto abbastanza, non meritava altro dolore.

"Ciao" Una zazzera di capelli biondi mi fece sobbalzare. Realizzando che a parlare era stato Will, gli feci posto accanto a me e lui si sedette.

Era pallido, aveva l'aria stanca e gli occhi, un tempo dell'azzurro più pieno di vita che potesse esistere, erano ridotti a un azzurro freddo, ghiacciato.

Spento.

Ecco com'era Will.

Spento.

"La tua memoria come va?" Chiesi e lui alzò le spalle. "Ricordo solo che il campo mi considera il miglior guaritore della casa di Apollo. Ma non mi ricordo nemmeno a cosa serve una Tachipirina"

Poi tornò il silenzio imbarazzante. Dietro di noi gli altri ridevano e scherzavano, ma l'imbarazzo c'era sempre e comunque.

"Hazel" ruppe lui il silenzio e gliene fui grata "Ti é mai capitato di star muovendo a caso la mano su un foglio, pensando a tutt'altro, per poi scoprire che hai fatto un vero disegno e non uno scarabocchio?"

"Qualche volta" risposi "Una volta disegnai un uccello (venne uno schifo) pensando a Frank. Perché?"

Non so cosa sperai di ottenere, ma ovviamente Will scrollò le spalle borbottando "Niente" o "curiosità"

"Sai che se hai bisogno di aiuto noi ci siamo, vero?" Gli dissi guardando il fuoco davanti a noi.
"Voi non potete aiutarmi" mi rispose "I miei problemi vanno ben sopra le vostre abilità"

Decisi di fare un tentativo disperato

Will's Pov

"Uno dei giorni che era in coma" mi disse Hazel "Abbiamo fatto una lezione che avevo completamente dimenticato. Infatti Harry ha dovuto ri-spiegarmela stamattina: le tre maledizioni senza perdono"

Mi venne un brivido per tutta la schiena, ma cercai di non farlo notare.

"Hanno parlato dell'Avada Kedavra. Quella che uccide" mi spiegò la figlia di Plutone fissando il fuoco. "Poi l'imperio." Mi guardò e feci lo stesso, fissando gli occhi sui suoi. "Quella che controlla la mente" disse sempre calma.

"E poi c'è la terza" distolse di nuovo lo sguardo "La maleducazione cruciatus"

Avete mai la sensazione di vedere una persona che somiglia a qualcuno che conoscete, ma non riuscite a capire chi? Bene, a me successe con quel nome.

"Quella fa male. Ti tortura." Mi spiegò la semidea.

La testa iniziò a pulsarmi.

"Vi avevo detto di lasciarmi solo" dissi girandomi, ma non mi ritrovai davanti nessuno dei miei amici. C'erano solo i Serpeverde che stavano in infermeria mentre cercavo di salvare i due ragazzi.

La vista se ne andò

"É colpa tua" mi disse la ragazza la centro che mi puntava addosso la bacchetta, così come due ragazzi accanto a lei.
"Crucio" disse uno

L'aria si rifiutava di entrare nei polmoni.

"WILL" Hazel mi si stava preoccupando seriamente.

Un dolore si espanse nel petto impedendomi quasi di respirare. Era terribile, peggio di vedere la forma divina del dio del cielo.

Iniziarono a farmi male tutti i muscoli

"Sectunsempra" disse l'altro ragazzo e dei graffi profondissimi iniziarono a formarsi sul mio corpo

Le cicatrici iniziarono a bruciare tutte insieme

I miei capelli biondi come il sole si macchiarono di rosso, un lato del mio viso entrò in contatto con la pozza di sangue.

Mi misi le mani sulle orecchie cercando di far passare il dolore. "BASTAAAA" urlai ma niente cambiò.

Nella Sala Comune cadde il silenzio

La ragazza tornò e disse solo un'unica parola: oblivio

Lacrime calde cominciarono a rigarmi le guance

Nonostante avessi gli occhi aperti, non vidi più niente.

Urlai.
Urlai con tutti il fiato che avevo.
Urlai anche quando i polmoni furono vuoti.
Urlai fino a mettermi in ginocchio, le mani premute sulle orecchie.
Urlai fino a rompere un bicchiere.
Urlai fino al cessare del dolore.

"Will" sussurrò Hazel accanto a me. Prima non me n'ero reso conto, ma dall'altro lato c'era Frank Zhang.

"Ricordo..." Sussurrai fissando le fiamme che danzavano davanti a noi "Ricordo quando ho perso la memoria"

"Frank" Hazel non distolse lo sguardo "Va a chiamare Nico". Zhang non se lo fece ripetere due volte e scattò via. "Vieni Will" la voce dolce di Hazel mi invitò a sedermi di nuovo sul divano.

"Ti va di raccontare?" Chiese. Qualcuno le passò un panno e lei me lo poggiò sulla fronte.

Fu bellissimo

Quella freschezza era fantastica. "Ero... Il piano..." Iniziai sforzandomi di ricordare i dettagli. Sembrava che Malfoy cercasse di tenerli nascosti, infatti il volto dei ragazzi stava già sparendo.

"Tranquillo" mi disse la piccola Levesque "continua".
"C'erano questi ragazzi" ripresi "Non mi ricordo i loro volti, so solo che... Serpeverde. Erano... Serpeverde."

Mi fermai. "Ehi é tutto okay" mi tranquillizzò Hazel "é solo un ricordo. Non può farti del male".

"Dissero <É colpa tua>" continuai "E... E mi cruciarono. Poi hanno fatto l'incantesimo..." Non ricordavo la formula.

"Sectunsempra?" Suggerí qualcuno alle mie spalle e annuii. "É per questo che hai ricordato" Hazel tamponò la fronte dandomi un'altra ondata di bellezza. "La tua mente ha riconosciuto il trauma quando ho detto-"

"Non ripeterlo"
"Quando ho detto la Maledizione"
"Si é probabile"

Due ragazzi entrarono nella Sala come delle furie. Nico si mise in ginocchio davanti a me.

"Come stai? Cos'è successo?" Era preoccupatissimo e lo si capiva dal tono della voce. "Sto bene" risposi "vado a letto"

"Will é mezzogiorno" mi bloccò Frank spingendomi sul divano "finisce che stanotte non dormi"
"Preferisco riposare ora" ero esausto. Malfoy stava facendo veramente molta forza sulla mia povera mente.

Mi alzai ma mi dovetti subito aggrappare a Nico.

<LASCIALO STARE> urlò la voce di Draco nella mia testa. <Lascialo stare> Ripeté. <No. Ho bisogno di lui> disse una voce più profonda. <É un essere umano, non un oggetto!> Ribatté la voce di una donna, probabilmente la madre di Draco.

<Ho bisogno ancora di lui> ripeté big-Malfoy. <Stanotte avrà inizio il mio piano. La profezia si avvererà. La parola nascosta, verrà rivelata>

Artemide/Diana

L'altra Faccia Della MedagliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora