Jason's Pov
Quando mi resi conto di essere fuori dalla protezione, sbiancai. "Ehm... Ragazzi. Non é pericoloso uscire-?" Iniziai ma Ron mi interruppe "Di cosa hai paura Grace? Che il tuo capo ti trovi a socializzare invece di uccidere?"
"CHE COSA?"
"Sappiamo che sei un mangiamorte, Jason. E dai bracciali neri, capisco che anche gli altri lo sono. Siete. Tutti. Mangiamorte." Mi disse Harry ed entrambi mi puntarono la bacchetta addosso. Feci per prendere la mia ma con un semplice incantesimo, volò via dalla tasca e con lei la mia moneta."PORCO CRONO NO!" cercai di recuperare almeno l'oggetto d'oro imperiale, ma fallii miseramente. "Porco Crono?" Chiese Ron guardando la moneta "che razza di imprecazione é?".
"Porco Iovis, Jason stultus es!" Dissi per sbaglio ad alta voce. Questa frase significa: Porco Giove (ci fu un tuono quando lo dissi, tvb papi) sei un idiota Jason!
"Cos'è? Latino?" Chiese Harry probabilmente cercando di tradurre "da quando i mangiamorte parlano latino?"."Io non mangio Thana- la morte" e basta parlare come un semidio! Sei veramente poco sgamabile! Pensai.
Mi guardai intorno preoccupato. Senza la protezione, i mostri potevano aver voglia di un figlio di Giove per spuntino.
"Sei un mago?" Chiese Ron
"Ho i poteri" risposi
"Quindi sei un mago"
"Ho i poteri" risposi semplicemente.Non era un bugia!
"Vi prego, rientriamo nella barriera" supplicai. Ero nervoso, era da troppo che venivo protetto da alcune barriere e da troppo che non combattevo contro veri mostri.
"Perché?" Domandò Harry stringendo la presa sulla bacchetta. "Ti prego Harry. Ti prego. Devo tornare dentro. Rischio di morire. Ti prego.""Dicci chi sei e cosa ci fai qui, poi entrerai nella barriera" decise il ragazzo con la cicatrice. "Vorrei Harry. Credimi. Ma sarebbe troppo pericoloso per me dirvi chi sono, cosa sono e da dove vengo. Per quanto riguarda l'essere qui, non lo so neanch'io."
"Cosa succede qui?!" Disse una voce alle mie spalle e il professore di pozioni ci tirò dentro la barriera protettiva. Tirai un respiro di sollievo e fui tentato di scappare via. "Dammi la moneta, Ron." Dissi facendo la più dura faccia che mi venisse. Fallii.
"Perché? Che ha di speciale" disse strafottente il rosso. "Perché é di sua madre defunta. Ridagliela Ronald." Disse Will dietro di me con un'aria dura.
William Solace, figlio di Apollo, persona più allegra e felice di can caminí, era arrabbiato e duro. Fece addirittura paura a Ron e lui mi ridiede la moneta-spada d'oro imperiale.
"Va tutto bene?" Chiesi al biondo, lui mi guardò e sembrava sul punto di uccidere qualcuno. "Dormitorio dei tassofrasso. Ora." Disse e corremmo.
"Che succede?" Dissi quando vidi tutti i semidei nel dormitorio giallo e nero. Nico aveva l'aria scocciata e tutti erano tesissimi.
"Hanno cercato di bullizare Nico" disse Annabeth, quasi non credendo alle sue parole. Un'ondata di rabbia m'investí. Il mio piccolo amico non si doveva assolutamente toccare.
Poi realizzai che era Nico Di Angelo e probabilmente qualcuno c'era rimasto secco.
Frank riprese il discorso della figlia di Atena "E ha accidentalmente aperto una voragine"
"Quando mi arrabbio succede!" Si difese il figlio di Ade. Ecco perché Will era così nervoso: 1 avevano cercato di fare del male al suo ragazzo 2 lui aveva usato i poteri"SOLACE" urlò qualcuno al piano di sotto. Tutti scendemmo e una ragazza del quinto anno, riccia e bionda, disse che la fidanzata di uno dei bulli era fuori all'entrata in lacrime e chiedeva di lui.
"Che c'è?" Disse il biondo alla Serpeverde. "Max" disse lei tra le lacrime "la Signora Chips ti vuole, dice che sta peggiorando e solo il tuo metodo potrebbe salvarlo. Ha battuto la testa sulla pietra in un punto brutto". Will scattò verso l'infermiera, io, il figlio del mare, il figlio della guerra e il figlio degli inferi lo seguimmo, mentre le ragazze accompagnavano lentamente la fidanzata del paziente.
"Will é uno degli infermieri" mi spiegò Percy durante la corsa "Vuole rendersi utile e scoprire come curano i maghi".
"E vuole provare a evitare l'ambrosia e il nettare. Dato che potremmo essere ridotti in cenere, vuole scoprire qualcosa di alternativo." Mi disse Frank e annuii facendo capire di aver capito.
Quando raggiungemmo l'infermeria vedemmo solo Will e nessuna signora Chips. "Dov'è la-" iniziò Nico, ma un Grifondoro, Neville mi pare, disse che c'era stata una riunione improvvisa di tutti i professori, compresa lei.
E Will era solo.
Un ferito grave era un ragazzo di Grifondoro, Seamus disse la sorella di Ron, che era ferito a causa di un Ippogrifo.
Non chiedetemi cosa sia.
L'altro era il Serpeverde. Entrambi erano messi malissimo e uno stava morendo dissanguato a causa di un taglio profondo, l'altro per la botta. Probabilmente un trauma cranico, ma non sono un dottore quindi bho.
Will reggeva a malapena le fasce e le medicine per la fretta e la tensione. Una bottiglietta cadde e si ridusse in frantumi.
Le mani del figlio di Apollo, tremavano.
Fece un profondo respiro e cominciò a correre tra i due letti con una velocità impressionante.
Poi però Nico gli poggiò una mano su una spalla e da lí tutti i semidei capirono.
Quel gesto, fatto dal figlio del dio dei morti, poteva significare solo una cosa.Will non si arrese. "Sono un dottore." Disse più a se stesso che a noi "non mi fermerò".
Iniziò a fare il massaggio cardiaco al Serpeverde, ma visto che Seamus stava ancora troppo male, iniziò a farlo con fin troppa rabbia.Ogni Serpeverde nella stanza, tranne Nico, cominciò a guardare con odio Will. Avevano capito.
Un'ora dopo uscimmo dall'infermeria cercando di consolare Solace.
"Io potevo salvarlo" sussurrò William "Avresti perso Seamus" gli disse Nico."Uno di loro sarebbe morto" gli disse il fidanzato pensando che potesse consolarlo. Non ci siamo Nico, non ci siamo. "Potete lasciarmi un po' da solo?" La risposta fu subito no. "Ragazzi, mi fa piacere che vi preoccupate, ma sono abituato a perdere pazienti. Solo che ogni volta é una tortura. Vi prego." Senza aspettare risposta, salí le scale.
Piper prese la parola "ho delle dracme nel mio zaino. Chiediamo alla cabina 7 cosa fanno di solito". Andammo nel dormitorio delle ragazze, fortunatamente vuoto.
"Oh iride, dea dell'arcobaleno, mostrami Austin Lake al Campo Mezzosangue" disse la mia ragazza e davanti a noi comparve un ragazzo sui 17 anni, capelli biondi e occhi azzurri. Aveva l'arco teso, ma si accorse di noi e posò la freccia.
"Ehi Austin" salutò Percy "Will ha perso un paziente vero?" Disse il figlio di Apollo.
"Che dobbiamo fare?" Domandai e lui sospirò. "Lasciatelo stare. Entro stasera, massimo domani a pranzo, dovrebbe essersi ripreso" spiegò Austin "Lasciatelo stare un po' solo"
Non potevo sapere che lasciarlo solo, sarebbe stato il mio più grande errore.
Nico Di Angelo
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L'altra Faccia Della Medaglia
AventuraOgnuno di noi ha una parte di sé che non mostra mai. Magari alcuni la fanno uscire qualche volta, altri la tengono nascosta, altri invece la mostrano a tutti Solitamente é il lato peggiore di noi, il lato oscuro, l'altra faccia della Luna A Hogwarts...