Via Nico, più garbato

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Nico's Pov

Appena saputo di Will, la preoccupazione si alzò alle stelle.
"Va tutto bene, rompiscatole significativo, va tutto bene. Sono qui" gli sussurrai. Era steso sul letto dell'infermeria, alcuni tassofrasso guardavano curiosi e la signora Chips borbottava qualche maledizione al vecchio professore di pozioni.

Gli augurai di non incontrare le arai.

"Nicholas" mi chiamò dolcemente la patatina "esci da qui, devi riposare. Si riprenderà". Finsi di non aver sentito <lo spero> e uscii sotto costrinzione degli altri semidei. Ormai si era fatta ora di cena, quindi non andai proprio nel dormitorio.

"Nico" Malfoy mi raggiunse all'ingresso della sala grande, era l'unico Serpeverde che non mi stava sulle. "Come stai?"
"Le notizie girano veloci eh?"
"Sì ma qui sono l'unico a sapere che state insieme, quindi non te lo chiedo giusto per far vedere. Come stai?"
Mi vennero le lacrime agli occhi "Sto per perdere anche lui" la voce s'incrinò leggermente "ha un'aura di morte troppo potente"

"Aura di morte?" Il biondo era confuso e liquidai la cosa con un gesto della mano.
Potevamo anche andare d'accordo, ma non potevo mica dirgli di essere figlio del dio degli inferi?
Ci sedemmo al tavolo verde e nero, davanti a noi c'era una ragazza che piangeva. Mi sembrò di averla vista in infermeria quel pomeriggio.

"Ehi Sheril" disse Malfoy "Non vorrebbe vederti piangere"
"Io lo vendicherò" disse dura la ragazza
"No dai, Sheril. Non ti sembra di esagerare?"
"Tanto quel tassofrasso é già mezzo morto"

"Tu non toccherai Will, é chiaro?" Mi misi in mezzo. Ho perso mia madre, mia sorella, Percy, avevo attraverso il tartaro da solo, ero quasi morto soffocato.

Will era l'unica cosa bella nella mia vita, la luce che illumina l'oscurità, l'ancora di salvataggio, la prima persona che mi ha fatto veramente sorridere, il mio sole, l'unico capace di farmi non uccidere nessuno, l'unico capace di tirarmi sú. Anche con una carezza, un bacio sulla guancia o sulle labbra, anche con un semplice sguardo, lui mi faceva impazzire.

Non potevo perdere il ragazzo che amavo, amo e amerò per sempre. Avrei voluto esserci io su quel letto, mezzo dissanguato e con un'aura di morte fin troppo forte.

Il giorno dopo saltai la colazione per stare in infermeria. In realtà saltai la colazione nella sala grande, ma il pasto mi fu portato da Annabeth.

"Miglioramenti?" La figlia di Atena si sedette dall'altro lato del letto e poggiò una mano su quella di Will. "La signora Chips sta pensando di fare una trasfusione, ma sto cercando di dissuaderla"

"Non credo che sia il caso di mischiare il sangue di un semidio con un mortale. Possiamo avere figli, okay, ma non fare la trasfusione." Mi rispose semplicemente, ancora più dispiaciuta. "Nico, vieni. Abbiamo difesa contro le arti oscure alla prima ora, ci sarò io con te."

"Una Serpeverde l'ha minacciato, non voglio lasciarlo da solo!" Ribattei, sapendo di aver già perso in partenza.

Contro Annabeth, non c'è niente da fare.

"Tu ora ti alzi da quella sedia" disse più tranquilla di quanto mi aspettassi "E vieni in classe con me. Chiaro?"

"Ann-"
"Nicholas Di Angelo, muovi il culo e vieni con me"
Ecco. Questa volta fece paura perfino a me.

Gli occhi grigi erano una vera e propria tempesta. Non come Jason quando si arrabbiava. Gli occhi azzurri di Jason diventavano il cielo in tempesta, con i fulmini e i tuoni.
Quelli di Annabeth erano semplicemente le nuvole che coprivano il cielo.

A parole sono difficili da descrivere, ma vi basti e avanzi questo: facevano paura.

Deglutii e mi alzai. Diedi un bacio sulla fronte pallida di Will e mi diressi, sotto il braccio della bionda, verso l'aula di Difesa Contro Le Arti Oscure.

Diciamo che seguii poco e niente la lezione. Anzi, non la seguii

"Nico"
Feci un salto sulla sedia e caddi a terra

"MA PORCO ZEUS, PORCA ERA, PORCA GEA, PORCO POSEIDONE, PORCO ARES. CHI CASPIO SEI? CHE VUOI? MA VAI AL TARTARO CHE É MEGLIO PER TUTTI CEH. MA GUARDA TE STO STUPIDO MORTALE" Urlai in italiano

Tutti gli studenti che c'erano nell'aula mi fissavano sbigottiti e lo stesso il professore. Poi c'era Annabeth che non aveva capito una cippa di quello che avevo detto, ma che se la rideva.

Draco mi fissava strabuzzando gli occhi. "Cosa?" Dissi come se non fosse successo niente, e Annabeth dovette uscire dall'aula per le risate.

Io quella ragazza non la capirò mai

"Volevo- volevo dirti che- che ci vediamo dopo gli allenamenti di Quidditch. Tu-ti hai di-divin-azione vero?" Balbettò il Serpeverde e io annuii.

Uscii dall'aula per andare, con un esemplare di una figlia di Atena che non la finiva più di ridere, verso la classe di divinazione.

Quando nel corridoio fummo raggiunti da Piper, Harry, Hazel e Ron, lei raccontò quello che era successo. Alcuni risero, altri... Mi guardarono strani.

"Che c'è?" Alzai le spalle. Ho solo bestemmiato un po' in italiano, non ho mica fatto esplodere l'Empire State Building.

Nessuno mi rispose. Annabeth continuava a ridere. Io bho

Divinazione mi ricordava la casa grande: una soffitta piena di cianfrusaglie e l'oracolo di Delfi. Certo, questo prima che l'oracolo diventasse Rachel.

Noi semidei decidemmo di farla per capirci di più nelle profezie, peccato però che ogni due e tre la tipa diceva che stavamo per morire.

Per carità, io ci credo. Ma a un certo punto stavo per tirarle un cazzotto.

"Se ci preannuncia di nuovo la morte" disse la figlia della dea dell'amore mentre ci siedevamo a un tavolo, solo noi quattro, "giuro che la uccido".

"Vai Piper, aggressiva" ridacchiò Annabeth. Finalmente si era calmata.
Hazel poggiò una mano sulla mia, vedendo che non ridevo e non partecipavo alla conversazione. Insomma, mi comportavo normalmente.

"Andrà tutto bene, okay?" Mi sussurrò mia sorella "Si sveglierà e dirà che non devi fare viaggi ombra per ordini del dottore". Abozzai un sorriso e la guardai con gratitudine.

Quel bel momento fu rovinato dalla professoressa. Aveva afferrato il braccio di Piper e del fumo verde stava uscendo da dentro di lei. I maghi si guardarono confusi, noi terrorizzati.

"La luce già fioca del sole, verrà oscurata

E solo da ciò che é caldo, potrà essere salvata

Il principe dell'oscurità, il suo corpo dovrà controllare

Se lui e l'altro mondo, vorrà salvare

La parola nascosta, verrà rivelata

E un'alleanza strana, verrà sigillata

Tutto dipende, dal cielo degli occhi

Sappiate una cosa mezzosangue: i vostri nemici non sono sciocchi"

Disse con tre voci. Noi quattro ci guardammo. Solo Annabeth ebbe il coraggio di dire:
"La Nuova Grande Profezia"

Calipso

L'altra Faccia Della MedagliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora