La Profezia

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Harry's Pov

Eravamo vicino all'ufficio di Silente, quando vidi la porta accostata e sentii delle voci.

"Non credo sia il caso" disse una voce calma, vissuta e tranquilla: Silente. "Professore" iniziò la voce di una ragazza, probabilmente Piper "Tutti credono che siamo Mangia-Thanatos-"
"Mangiamorte" ridacchiò Silente
"E Harry non si fida di noi. Se gli altri studenti venissero a sapere che Harry Potter, la persona più famosa del vostro mondo, non si fida di noi, inizieranno a dubitare anche loro. Tenendo il segreto nascosto, potrebbero scambiarci per i nemici."

"Anche la signora Chips ha cominciato a farsi domande sul perché non facciamo la trasfusione per Will" intervenne una voce cupa, ormai la conoscevo: Nico.

"Lo so ragazzi" riprese Silente "ma io e il vostro mentore abbiamo pensato che in questo mondo ci sono nemici da non poter combattere a suon di mazzate. Se scoprissero cosa siete, sarebbe un problema. Dei veri mangiamorte potrebbero usarvi per i loro scopi, rapirvi, torturarvi in modi che solo i vostri genitori sanno. Non credo che dopo quello che avete passato, sia il caso. Il dolore che vi procurerebbero i mangiamorte, si potrebbe avvicinare a quello che avete provato nell'abisso. Nessuno deve sapere che siete-"

"Ragazzi" la voce che avevo sentito giusto un minuto prima, nella Sala Comune, fermò il professore "Ho la sensazione che non siamo soli"

"Saranno i tuoi sensi di battaglia" sentii la voce di Frank, poi ci furono dei passi "oppure degli spioni"

La porta si aprí completamente rivelandomi Hazel a braccia incrociate. "Ciao Harry" Jason era ancora arrabbiato per la discussione di prima, si vedeva lontano un miglio. Silente sospirò "ammiro la tua curiosità Harry, lo sai. Ma non fino al punto di spiare questi poveri ragazzi."

"Signore sono stanco dei suoi segreti. Cos'altro mi nasconde? L'ultima volta che mi ha nascosto qualcosa, era una profezia che mi riguardava! Ora basta!"
"Benvenuto nel Club" borbottò Percy, ma lo ignorai. "Perché sono ancora qui? Hanno palesemente un segreto e sono visibilmente pericolosi" iniziai, ma il preside non mi lasciò finire

"Sono qui perché é in arrivo una battaglia, se non addirittura una guerra, e avremo bisogno di loro, delle loro esperienze e delle loro abilità. Hanno un segreto, lo so bene, ma ce l'hanno perché io gli ho detto di non dire niente a nessuno. Se non ti fidi, posso capirlo. Con quello che hai passato, ci credo, ma questo non vuol dire che chiunque non ti dica qualcosa é un nemico"

"Hanno il tatuaggio" s'intromise Ron
"No. Hanno un tatuaggio. Hai salvato il mondo, ma questo non ti dà il diritto di accusare il primo che capita di cose che non ha fatto. Il fatto che tu sia il prescelto non ti dà il diritto di farti i fatti degli altri. Una persona ha un segreto, il tuo dovere nei suoi confronti é lasciarla stare e, se te lo confeasasse, non dirlo a nessuno."

Avevo visto poche volta Silente arrabbiato, ma mai furioso. Sembrava che fosse grazie a quei ragazzi che era vivo. "Se sono qui" riprese "é per aiutarti e supportarti. Ma non sarei vivo se non fosse grazie a loro. Sono bravi ragazzi, perché non lo accetti?"

"Perché gli abbiamo rubato la scena" Percy aveva le braccia incrociate e mi guardava con uno sguardo di comprensione. "Perché quando salvi il mondo, un po' ti senti potente. La fama fa quest'effetto. In America, nella nostra scuola, il nome Percy Jackson é famosissimo. Così come Jason Grace, nella loro scuola. Così come Harry Potter in questa scuola. Ti capisco Harry, credimi. Ma non devi farti sopraffare dall'arroganza e dalla superbia. Purtroppo so bene che quel tipo di storie non finiscono mai bene."

Una parte di me voleva urlare che non era vero. Che stava mentendo solo per apparare la situazione. Ma un'altra parte di me lo sapeva. Sapeva che aveva ragione. Non sono mai stato vanitoso o superbo. Ma da quando Voldemort era caduto, mi ero sentito più forte. Ero passato da <Potter lo sfigato> a <Potter il salvatore> ed era bello.

Abbassai la testa. "Perché ci ha convocato, professore?" Hermione prese parola per la prima volta e le fui grato per avermi tolto da quella situazione.

"Vorrei provare a capire la profezia" Silente prese un foglio con la profezia scritta sopra. Mi ricordai, a casissimo, che saremmo dovuti andare a pranzo, ma nessuno ci pensò.
Non avevo neanche fame.

"La luce già fioca del sole, verrà oscurata" recitò Silente mentre ci siedevamo. "A me il sole sembra luminoso" disse Percy, poi disse di nuovo qualcosa nella sua lingua strana e Annabeth gli diete una botta sulla nuca mentre rideva.

"Solo da ciò che é caldo, potrà essere salvata" Silente parlò con cautela, come se quelle parole potessero far male ai sette ragazzi. Infatti tutti sospirarono.
"Probabilmente é il fuoco" suppose Hermione, "Già" Piper era cupa "Il fuoco"

"Il principe dell'oscurità, il suo corpo dovrà controllare" Tutti guardarono Nico. "Parla di te" disse ovvio Frank, "Dei, senza di te non ce l'avrei mai fatta. Grazie Frank." Disse Nico e Frank gli fece la linguaccia con molta maturità.
"Perché il principe dell'oscurità?" Chiese Ron e Annabeth liquidò la cosa con gesto della mano.

"Se lui e l'altro mondo vorrà salvare"
"Questa la sappiamo" disse la Corvonero, ma non disse altro.

"La parola nascosta, verrà rivelata"
"Dev'essere per forza quello che credo che sia" disse enigmatica Hazel, ma anche lei si rifiutò di spiegare.

"E un'alleanza strana verrà sigillata"
"Questi siamo noi" dissi "Ci alleeremo" e tutti annuirono.

"Tutto dipende dal cielo degli occhi"
Nessuno parlò. "Cielo degli occhi?" Chiese Ron.

"Sappiate una cosa mezzosangue: i vostri nemici non sono sciocchi"
"Tecnicamente vengo da due maghi quindi sono purosangue e lo stesso Ron. Hermione non é Mezzosangue." Ragionai ad alta voce
"Infatti siamo noi. I Sette Mezzosangue" disse Jason.

All'ultima frase, tutti si rabbuiarono. Per darsi un nome così filosofico dovevamo essere molto uniti. Però se a scuola c'erano otto e uno era morto, due ragazzi non facevano parte del <gruppetto>.

Ma a parte questo, mi dispiacque per il settimo. Erano tutti a coppie, durante le missioni probabilmente era da solo.

La settima ruota del carro.

Hazel Levesque

L'altra Faccia Della MedagliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora