Harry's Pov
Da quella sera il tempo passò, ma niente era cambiato. L'unica cosa che cambiò fu la sala grande: gli addobbi di Natale.
Mi ero arreso e lasciai i nostri amici vivere la loro permanenza a Hogwarts. Eh sì, avete capito bene: siamo diventati amici. Avevo convinto Ron a lasciarli in pace e divennero buoni amici.Però non ci vollero mai parlare del loro amico. Capii che quelli <fuori gruppo> erano Will e Nico. Non ci dissero nemmeno il suo nome, era troppo doloroso e li capivo.
A proposito di Will, lui continuava a dormire beatamente. Ogni giorno, Nico saltava la colazione per stare con lui. Ormai era evidente: stavano insieme.
Ormai aveva recuperato tutto il sangue perso e tutte le ferite erano ormai cicatrici. Ma non aveva intenzione di svegliarsi.Almeno fino al sedici dicembre.
Eravamo a lezione di pozioni con i tassofrasso. "Quindi domani é il tuo compleanno?" Chiesi a Hazel, lei fulminò Jason "Avevo detto che nessuno lo doveva sapere". Il biondo ghignò.
Brutto segno.
"Jason" Hazel era terrorizzata "che cos'hai fatto?"
"Sapessi"
"Oh miei dei, che ha fatto?"
"Sapessi sapessi"
Dopo svariati <sapessi> si arrese.Avevamo l'ultima ora coi Serpeverde. Difesa contro le arti oscure. Si lo so, la facevamo troppo spesso. Ma dopo Voldemort, Silente voleva essere preparato.
"Allora ragazzi" iniziò il professore "oggi affronteremo un nemico già fatto al terzo anno, ma sarà per i ragazzi dello scambio. Fatevi avanti"
Percy, Piper, Jason e Nico si fecero avanti imbarazzati. Il professore riprese "Dissennatori"Il sangue mi si gelò nelle vene. Non avevo belle esperienze coi Dissennatori. I primi della fila furono i quattro ragazzi.
Percy stava per cadere a terra a causa dell'assenza di felicità, ma resistette e urlò la formula. Un enorme cavallo di luce mandò a tappeto il molliccio.
Per Jason fu un po' più facile. E la più grande aquila che sia mai esistita volò per tutta la stanza.
Piper invece pianse, ma non si scoraggiò. E una colomba grande quanto una piccola TV, uscí dalla sua bacchetta.
Il problema fu Nico. Lui cadde a terra, urlante mentre piangeva. Il professore si rifiutava di farci avvicinare perché <doveva cavarsela da solo>.
"LA PREGO. DEVO AIUTARLO" Percy e Jason stavano impazzendo. Proprio quand'erano sul punto di stendere il professore, Nico si alzò lentamente.
"EXPETTO PATRONUM" urlò con tutto il fiato che aveva in gola e un leone grande quanto un balcone, fece il giro della stanza e la illuminò completamente.
Da un Serpeverde tutto mi sarei aspettato, ma non un leone, simbolo dei Grifondoro. Voleva dire che Nico, era ambizioso, ma puro di cuore, coraggioso e che sotto quel ragazzo cupo e solitario, c'era un ragazzo che darebbe la sua stessa vita per gli amici.
Jason abbracciò Nico, che nel frattempo si era accasciato a terra. Piper lo raggiunse mentre io tentavo di fermare Percy dall'uccidere l'insegnante.
Dopo aver calmato Percy raggiungemmo Nico e gli altri, col moro ancora a terra. "Tartaro" balbettava tra le lacrime "Bianca. Will. Tartaro" erano le uniche parole che uscivano dalle sue labbra tremanti.
Pensandoci <tartaro> era la parola che disse Percy quando ebbe l'incubo. Altro che <Talaro>.
"Ehi va tutto bene" sussurrò Percy, ma vidi che nel sentire il nome Bianca, lo faceva sentire in colpa. "Will starà bene e tu non sei più lí" Piper gli accarezzò la schiena con fare protettivo. Il Serpeverde lentamente si alzò, tremava come una foglia. Però si guardava in giro curioso, come se cercasse qualcosa. "Hazel" disse "Devo parlare con Hazel. Faccende di mio padre" i tre ragazzi parvero capire e iniziarono a farsi largo tra gli studenti, per andare a studi babbani.
"Hermione" non potevo trattenere la curiosità ancora a lungo "cos'è il Tartaro?"
Lei scosse la testa "abbia promesso di non fare indagini, di fare rimanere il segreto un segreto. Abbiamo promesso di far rimanere la cosa, una cosa loro e di Silente. Non indagherò su cos'è il Tartaro e nemmeno voi. Mi sono spiegata?"Quando voleva, faceva veramente paura.
"Harry James Potter, Ronald Weasley, mi sono spiegata?"
Annuimmo terrorizzati.Nico's Pov
"Professore" l'aula di studi babbani era piccola viste le poche persone che la frequentavano. Essendo un corso tra quelli a scelta, come divinazione, pochi la sceglievano. E tra questi, stranamente, c'erano Hazel e Frank. Probabilmente volevamo sentirsi più vicini alla loro metà umana e staccare un po' da quella divina.
"Posso rubarle un secondo mia sorella?" Lui annuí curioso e Hazel mi raggiunse preoccupata ma seria. "Potete lasciarci un attimo soli?" Chiese lei e tutti i nostri amici tornarono dal resto delle casate.
"La senti anche tu?" Era preoccupata e confusa, si vedeva bene
"Si. Si sta muovendo. E tanto anche"
"É la prima volta che ho questa sensazione. É come se un'anima stesse facendo una cosa che nessuno aveva mai fatto."
"Si sta avvicinando. La avverto. Per me non la prima volta.Con... Lui. Era come se la sua anima avesse trovato un'altra strada per l'Elisio."
"Un'altra invece si sta avvicinando. Perché la sentiamo? Nico, che sta succedendo?"
"Ha attraversato dei confini magici. Tu lo avverti molto forte vero?"
Lei annuí
"Perché sei molto legata alla magia. Io lo sento solo perché sono figlio di Ade, ma tu lo senti anche perché sei una Semidea magica.""Che nome strano"
"Sai che intendo" alzai gli occhi al cielo. La sensazione svaní."Anche a te é-"
"Si" la interruppi "Hazel l'ultima volta che un fantasma non era negli inferi mi stava controllando e mettendo contro l'olimpo. Fa attenzione""Come se niente fosse successo?" Chiese lei e io annuii tornando dal resto dei semidei.
"Ehi tutto okay?" chiese Jason e capii che non si riferiva alla chiacchierata con Hazel "tutto a posto". Gli altri ragazzi stavano combattendo col molliccio ma io non li calcolai.
"Di Angelo!" La sorella di Ron, Ginny, era andata in bagno e in quel momento si stava appoggiando sulle ginocchia col fiatone. "Tornando dal bagno delle ragazze sono passata davanti all'infermeria" disse tra un respiro e l'altro "La signora Chips dice che dovete venire tutti in infermeria. Non vi piacerà."
In qualche modo che ancora mi sfugge, riuscimmo a radunarci tutti davanti all'ufficio dei professori, stanza più vicina all'infermeria. Il tempo di vedere Annabeth e stavamo scattando verso il mini-ospedale.
Quando entrai trattenni un urlo di gioia.
"WILL" corsi verso il ragazzo biondo seduto sul letto che si guardava in giro con aria confusa. "Oh miei dei" lo abbracciai trattenendo le lacrime, gli altri non si fecero il problema e piansero un po'.
Will mi allontanò lentamente ancora più confuso.
"Ma tu chi sei?"
Leo Valdez
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L'altra Faccia Della Medaglia
PertualanganOgnuno di noi ha una parte di sé che non mostra mai. Magari alcuni la fanno uscire qualche volta, altri la tengono nascosta, altri invece la mostrano a tutti Solitamente é il lato peggiore di noi, il lato oscuro, l'altra faccia della Luna A Hogwarts...