Memoriae

364 30 16
                                    

☝️☝️☝️GRAZIE💙

Will's Pov

La testa pulsava, sentivo un ronzio nelle orecchie e mi faceva male ogni singolo muscolo. C'era qualcosa di morbido e fresco sulla mia fronte e qualcuno lo spostava tamponando piano la pelle. Con un po' di sforzi aprii gli occhi.

All'inizio vidi tutto giallo, poi ogni cosa (il soffitto) riprese il suo colore. Girai lo sguardo a sinistra e vidi Narcissa Malfoy sorridermi.

"Buongiorno" disse togliendo il panno fresco dalla mia fronte. "Ciao" dissi con voce roca "Cos'è successo?"
"Sei svenuto, ho cercato di darti meno medicinali possibili per evitare che tu perdessi i poteri o ti sentissi peggio."
"Hai fatto bene. Lucius non ha portato l'ambrosia vero?"
"No però ho trovato questa borraccia"

Mi porse una borraccia nera e sorrisi: nettare. Cercai di prenderla con le mie mani, ma una fitta al braccio destro mi fermò. "Mi ha rotto il braccio" dissi stringendo gli occhi. Quando li riaprii, Narcissa mi fece alzare un po' la testa e mi aiutò a bere.

Un sapore di melograno succoso esplose nella bocca per poi scendere nella gola a riscaldare tutto il corpo. Il dolore al braccio divenne molto più sopportabile, ma avrei dovuto bere altro nettare per farlo aggiustare.

Dopo quel piccolissimo sorso, allontanai un po' la testa. Narcissa mi guardò confusa, ma posò la borraccia e mi sistemò i cuscini in modo da farmi stare leggermente più alzato. "Per guarire ne devi bere un altro po'"
"É il cibo degli dei. Il mio lato divino mi permette di berne abbastanza da guarire un po', ma se ne prendo troppo mi incenerisco"

Lei annuí. "Narcissa..." Mi guardò "Perché sono sotto la Maledizione Imperius, se posso fare quello che voglio?"
Lei mi sorrise "Lucius sa che in un modo o nell'altro, ti libererai. Ma se ti tiene rinchiuso in una gabbia mentale per molto tempo, quando sarai libero sarai piuttosto debole e non lo potrai combattere subito."

Non aveva alcun senso, ma annuii.

La testa cominciò a fare ancora più male. Anzi, malissimo.

"Cosa ci fai qui?"
"Io? Cosa ci fate voi piuttosto! Volete farvi uccidere?"

La vista se ne andò... Di nuovo! La testa stava esplodendo... Di nuovo!

"Ehi, noi stiamo spiando il nemico. Abbiamo preso precauzioni"

Quella era senza ombra di dubbio la mia voce. L'altra era familiare ma non capivo di chi fosse.

"Ti sei vestito di nero con il sole che sta per sorgere. Ti sei dipinto la faccia, ma non hai coperto quella zazzera di capelli biondi"

Sentivo la signora Malfoy accanto a me agitarsi

"Perché non sventoli anche una bandiera gialla?"
"Lou Ellen ci ha coperti con un po' di Foschia"
"Ciao!" Disse una voce femminile "Tu sei Nico, giusto?"

NICO! MA CERTO! Stavo ricordando il mio primo incontro col figlio di Ade!

"É un satiro molto carino. Ma ho assistito io il parto. Tu lo hai mai fatto?"
"Ehm, no."
"Mi serviva una boccata d'aria fresca. É per questo che mi sono offerto volontario per questa missione. Numi del cielo, tremo ancora."

Narcissa mi scuoteva, ma io volevo vedere il continuo. Diamine, quello era il mio passato!

"Non perdiamoci in chiacchiere. I romani attaccheranno all'alba e io devo-"
"Lo sappiamo. Ma se pensi di viaggiare nell'ombra per raggiungere la tenda del comando, scordatelo"

"Will apri gli occhi!" Mi ordinava Narcissa ma anche se ci avessi provato, non ci sarei riuscito.

"No, non stai bene. Io sono un guaritore. Ho percepito l'oscurità nella tua mano non appena l'ho sfiorata. Anche se riuscissi ad arrivare alla tenda, poi non saresti abbastanza in forze per combattere. Ma non ci riusciresti. Un altro passo falso, e non tornerai più indietro. Tu non farai un altro viaggio nell'ombra. Ordini del dottore"

<Ordini del dottore> vista la sensazione di familiarità che provai, dovevo dire spesso quella frase.

"Il campo sta per essere distrutto-"
"E noi fermeremo i romani"

I romani? I romani erano amici. Giusto?

"E va bene. Ma dobbiamo sbrigarci. E tu starai ai miei comandi."
"Okay. Basta che non mi chiedi di fare da levatrice ad altri piccoli satiri, e andremo d'amore e d'accordo"

La testa iniziò a pulsare di meno. Il cuore riprese piano piano il suo normale ritmo. La vista tornò, ma stavolta era blu...

"Cos'è successo?" Mi chiese una donna accanto a me. Non l'avevo proprio notata prima. Ero convinto fossimo in due in quella stanza.

Era bassina, capelli rossi e guance paffute. Aveva un sorriso amorevole, da madre. "Signora Weasley" il nome mi uscí dalla bocca senza che lo controllassi. "Ho ricordato" cercai di mettermi seduto.

Solo in quel momento mi resi conto di non avere la maglietta. Okay... fu imbarazzante.

"Cosa?" Chiese la madre di Ron aiutandomi. Quando fui completamente seduto, il daltonismo finí. <D'amore> continuava a rimbombare nella testa. Perché? Non ne avevo idea.

"La battaglia tra i due campi" dissi di nuovo senza controllare le parole "Il campo Mezzosangue fu attaccato dal campo Giove. Io, Lou e Cecil dovevamo sabotare le trappole. E Nico ci diede una mano. I campi... Leo... G- La Madre Terra..."

Mi stava ritornando in mente la guerra. Tutta la guerra. L'Argo II, Leo, Gea, i giganti... Tutto.
Ma del prima e del dopo non ricordavo ancora niente.

"Ricordo la guerra" dissi semplicemente "Nico stava... Rischiava di sciogliersi nelle ombre"

Le due donne si guardarono preoccupate. "Ho un'idea" disse Narcissa e andò a prendere una ciotola enorme piena d'acqua. "Ti prenderò i ricordi e tu li guarderai." Disse prima di poggiare la bacchetta sulla mia tempia e tirarne fuori un filo argentato.

Sentii il ricordo muoversi nel mio subconscio. Narcissa lo buttò nell'acqua e mi disse di infilarci dentro la testa. Con un attimo di titubanza, eseguii.

Fui scaraventato nei ricordi.

Vidi la scena che avevo appena sentito nella mia testa.
Vidi un'enorme palla di fuoco nel cielo e tantissimi ragazzi mettersi in ginocchio.
Vidi accanto a me Nico che mi guardava disperato, come se temesse che lo abbandonassi
Vidi me stesso fargli una cazziata perché non mi era venuto a trovare in infermeria.
Vidi, provai, la fitta di gelosia quando era andato a parlare con Percy.

E mentre mi passava davanti tutta la mia vita da semidio capii.
Capii tutto.

Prima di svenire avevo pensato una semplice frase, ma al risveglio non ne capivo il senso.

Invece in quel momento capii perché Nico era così triste quando gli dissi della mia amnesia.

Lui amava me

E io amavo lui

Gli dei sono finiti... Ceh sono troppi
Cmq grazie💙

L'altra Faccia Della MedagliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora