Capitolo 18

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"Quindi tu vivi qui?" dissi amaramente.

Non era un posto per una bambina, certo, tutta la faccenda non era per una bambina, ma lei non abitava in un luogo molto allegro.

Era un seminterrato buio e umido, con diversi scaffali dove c'erano torce e batterie, al centro c'era un cumulo di stracci sporchi che probabilmente Kelly utilizzava come letto.

All'angolo c'era un lavandino sporco di rosso, sangue suppongo.

"Non direi vivere, ma sì, ci passo la maggior parte del mio tempo, a parte quando ti aiuto" disse lei facendomi l'occhiolino.

"Vorrei ricordarti che io ho ucciso Kevin e scacciato quel mostro nel bosco" dico io ironica ma con un sorrisino in volto.

"Ma senza la torcia che hai magicamente trovato, non te la saresti cavata granché" ironizza lei marcando la parola "magicamente".

Collego tutto.

"Sei stata tu a lasciarla davanti alla porta!" grido colpita, indicandola con l'indice.

"No guarda, è stato Mago Merlino. Ma sì che sono stata io!" grida di rimando lei soffocandosi dal ridere, e io non tardo a seguirla.

Dopo vari minuti di risate lei si asciuga una lacrima formatasi dal troppo ridere e si fa improvvisamente seria, troppo seria.

"Comunque, cosa ci fai ancora qui? Dovevi essere andata via" fa lei con preoccupazione.

"Infatti, sono stata all'ospedale per un pò, poi quando mi sono trovata da sola una notte qualcuno mi ha colpita in testa. Ho sentito solo una risata profonda, e un'ombra di un uomo" dico tutto d'un fiato.

La piccola Kelly sembra abbastanza scossa.

"Mr Insanity" sussurra lei guardandomi negli occhi, immobile.

"Mr chi? Di cosa stai parlando?"

"Lui ti vuole ancora, ma perchè?" dice pensierosa mentre va avanti e indietro per la stanza.

"Mi vuoi spiegare?" dico insistente.

Lei mi lancia uno sguardo ammonitore che subito si addolcisce. Mi fa sedere su una sedia vicino al letto, l'unica cosa abbastanza pulita nella stanza, mentre lei rimane in piedi davanti a me.

"Devi sapere che questo è tutto un gioco. Io in realtà sono l'anima di quando eri bambina. Mr Insanity mi ha incontrata nel regno delle anime girovaghe, quelle che non hanno pace fino a quando non vengono liberate. Mi ha rapita e ha fatto di me una pedina di questo gioco malato. Dovevo fare la bambina stuprata ogni volta che c'era una nuova vittima qui dentro. Quando ho saputo che c'eri tu in questa casa mi sono spaventata e ho cercato di aiutarti dandoti la torcia. Non so perchè tu sia ancora qui, visto che eri riuscita a scappare" dice lei lentamente in modo che io incassi il colpo.

Avevo così tante domande in testa.

"Perchè sei l'anima di me da bambina se non sono morta? E chi è Mr Insanity? E cosa vuole da me?" chiedo curiosa e anche un pó spaventata.

"Sono un'anima perchè quando una persona soffre molto nel corso della sua infanzia l'anima si sdoppia e quella in cui si è bambini va nel regno delle anime girovaghe. Mr Insanity era il capo del regno, possiamo dire così. Da te? Non so cosa voglia" disse prendendo un grosso respiro alla fine.

"E come fai a saperne così tanto, sia di linguaggio che di cultura? Insomma, hai 8 anni" chiedo curiosa, anche se non centrava nulla.

Lei fece una piccola risatina.

"Perchè le mie sembianze sono da bambina, ma io in qualità di tua anima sono cresciuta con te. È come se avessi la tua età".

"Wow, ora sì che sono confusa" dichiarai io.

"È meglio se dormi un pó, domani cerchiamo di farti scappare" sospira lei stendendosi sulla pila di panni sporchi e porgendomi la manina come per invitarmi sul suo "letto".

Feci una faccia schifata e lei percependola sorride.

"Non è così male come puó sembrare, dai vieni" dice tendendomi ancora la mano e facendo gli occhi dolci.

Mi arrendo e mi stendo di fianco a lei abbracciandola.

"Sì, è davvero comodo" sussurro prima di cadere in un sonno profondo.

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