양정원
ᴠᴀᴍᴘɪʀᴇ
era una delle solite giornate di nuvole, come sempre d'altronde; in quella città il sole non passava mai, come se fosse maledetta.
y/n era seduta sotto un albero ad ascoltare musica e ammirare la natura. trovava che le piante fossero così eleganti nel mentre ballavano nel leggero vento.
il suo occhio cadde su una figura che riconobbe immediatamente; yang jungwon. stava andando verso un bosco, nonostante ci fosse il grande cartello con il divieto di entrata sopra.
la ragazza curiosa di sapere perché stesse andando lì, decise di seguirlo, e scoprire cosa nascondesse. aveva sempre voluto cosa aveva da nascondere quel ragazzo.
egli andava avanti, senza sapere che y/n lo stava seguendo. camminava da un bel po' di minuti, e la ragazza si era stancata di seguirlo.
<ugh, ma perché devo sempre fare tutto io? heeseung-hyung, ti odio.> piagnucolò jungwon, chissà per quale motivo.
accidentalmente, ella pestò un ramo, facendolo fare rumore. jungwon si girò di scatto, per paura di essere seguito da qualcuno. fortunatamente y/n si era nascosta dietro un albero.
quando egli riprese a camminare, anche lei lo fece. continuò a seguirlo, ma improvvisamente sentì qualcuno che le sussurrò qualche cosa all'orecchio, che continuò a rimbombarle in mente
iniziò a farle male la testa, la sua vista diventò appannata, di conseguenza si ritrovò a terra, senza sensi.
<ma che cazzo?> chiese jungwon ritrovandosi minjeong alle spalle, con y/n a terra priva di sensi. il moro corse subito in soccorso della ragazza, cercando di svegliarla, ma senza grandi risultati. <NOONA, SEI PER CASO IMPAZZITA?>
<no, ti ho salvato il culo, idiota. stai tranquillo, tra non molto si risveglierà.> rispose lei. <ti stava seguendo, e non te ne sei accorto.> continuò.
<dove la porto adesso? non posso mica portarla al nostro regno.> disse disperato jungwon.
<argh, faccio io.> minjeong roteò gli occhi, per poi prendere la castana e mettersela sulle spalle. <wow, non mi aspettavo che pesasse così poco.>
<tu e le tue amiche non osate trasformarla in una sirena, vi prego.> la supplicò il minore. <sapete quanto è importante per me.>
<sì sì, bla bla bla. ciao.> disse per poi battere le mani e sparire, lasciando solo una pozzanghera d'acqua per terra.
<per fortuna minjeong-noona se n'è accorta. non mi immagino cosa sarebbe successo se y/n mi stesse ancora seguendo.> disse il castano per poi continuare il suo cammino.
**
y/n si risvegliò con la testa dolorante, non si ricordava nulla. si sedette a gambe incrociate sul letto, per poi guardarsi intorno; per poco e non si prese un infarto.
non si aspettava di ritrovarsi circondata da quattro ragazze metà umane metà pesce, che la fissavano come se volessero ucciderla; era a dir poco inquietante.
le quattro nuotavano tranquillamente in una specie di fossa scavata nella terra, riempita di acqua che sembrava molto calda dal vapore provocato.
<finalmente ti sei svegliata. hai avuto una buona dormita,y/n?> chiese una con i capelli sull'arancione chiaro. y/n non riuscì a parlare da quanto era traumatizzata.
<ti hanno per caso mangiato la lingua? avanti, parla.> la ragazza con i capelli lunghi e delle ciocche bionde la guardò male. le quattro uscirono dalla vasca per poi ritrasformarsi in 100% umane.
<aeri, non essere così maleducata con la nostra ospite.> ridacchiò l'altra. si avvicinò a y/n per poi tenderle la mano. <piacere, sono yoo jimin, ma puoi chiamarmi anche karina.>
y/n strinse la mano a jimin, e all'improvviso venne bruscamente tirata in avanti, da ella. <ben tornata, dopo 600 anni.> le sussurrò, per poi iniziare a ridere come una pazza. non capiva. 600 anni? cosa intendeva?
<si vede che non hai capito nulla. ma seriamente non ti ricordi nulla?> chiese minjeong. y/n negò con la testa. <guardatela mentre fa l'innocente. che fastidio>
<come sei stupida e ingenua. mi da fastidio il fatto che tu respira la mia stessa aria.> aeri tirò i lunghi capelli mossi di y/n.
<SIRENE!> una figura alta entrò nella stanza, catturando l'attenzione di tutte e cinque le ragazze nella stanza. <y/n!?>
<beomgyu!> ella si alzò in fretta, correndo dal suo amico, mettendosi dietro a lui. non voleva stare con quelle ragazze; la trattavano male, e tra l'altro non sapeva neanche dove si trovava.
<che ci fa lei con voi?> chiese egli. yizhuo si avvicinò,camminando lentamente verso di loro. beomgyu nascose y/n dietro di lui per proteggerla da qualunque azione della sirena.
<e a te cosa dovrebbe interessare beomgyu? o meglio..> si fermò, per poi ridere. <...cannibale?> disse suscitando risate dal resto del gruppo.
<siete così perfide. andiamo y/n.> disse trascinando via la castana con sé, ma la voce di jimin li fermò.
<pensi davvero di andartene così in fretta?> domandò ridacchiando. beomgyu guardò le quattro, per poi riportare lo sguardo su y/n.
senza neanche pensarci, la prese per mano ed uscì dalla stanza, per poi scappare il più in fretta possibile. l'unica cosa che y/n capì era che doveva continuare a correre senza domandarsi il perché.
beomgyu si guardò dietro, e si ritrovò ancora le quattro alle calcagne, accelerò la corsa. girò per un'altra via, per poi nascondersi insieme alla ragazza dietro ad un cassonetto dell'immondizia.
le sirene si erano fermate a cercare i due. il respiro affannato di y/n poteva farli scoprire, perciò beomgyu posò una mano sulla bocca di y/n per zittirla. aspettarono per vari minuti, finché non furono sicuri che le sirene se ne fossero andate.
<beomgyu, ma che cazzo è appena successo?> chiese la ragazza ancora traumatizzata dall'accaduto. il castano sospirò.
<non so come come spiegartelo, y/n. quando arriverà il giorno in cui dovrai capirlo, lo capirai.> le rispose egli, per poi controllare che non ci fosse nessuno.
<y/n guarda qua.> disse attirando l'attenzione della ragazza, per poi schioccare le dita. y/n si guardò attorno.
<beomgyu? perché siamo qua? che ore sono?> iniziò a fargli una serie di domande. beomgyu sorrise, aveva funzionato perfettamente. le aveva cancellato la memoria delle ultime tre ore.
<per adesso ti porto a casa, è tardi, tua madre sarà molto preoccupata.> disse egli.
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oh, ma a sta povera protagonista ne capitano di tutti i colori 👨🦲
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[𝐕𝐀𝐌𝐏𝐈𝐑𝐄] ー y.jw
Fanfiction୧ la cena proseguiva tranquillamente quella notte di Halloween, era tutto decorato in stile vampiresco, e sembrava addirittura vero. ella sentì il bisogno di andare in bagno, così scusandosi si avviò verso esso. ma sentì di essere seguita; si girò a...