ᴄʜᴀᴘᴛᴇʀ ᴛᴡᴏ

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양정원

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양정원

ᴠᴀᴍᴘɪʀᴇ

il giorno dopo, y/n dovette affrontare il suo primo giorno in una nuova scuola, con persone completamente sconosciute a lei.

si preparò, indossando la divisa, cosa che y/n riteneva veramente stupida. perché? per il semplice fatto di non poter vestirsi come le pareva.

dopo circa 20 minuti, la castana uscì di casa, per poi ritrovarsi lia tutta sorridente davanti a sé. come faceva ad avere così tanta energia pure di mattina?

<ma buongiorno!> esclamò lia, stringendo y/n in un abbraccio caloroso. y/n non seppe come reagire, si limitò solo a mettere una mano sulla schiena dell'amica.

<pensavi davvero che ti avrei lasciata andare a scuola da sola? voglio dire, ti sei trasferita qui solo una settimana fa, per tutto questo tempo ti ho osservata; morivo dalla voglia di conoscerti!> spiegò la ragazza.

alle ultime parole, y/n si rattristì un poco. sicuramente la sua amica si aspettava che fosse estroversa, ma invece era tutt'altro; si sentiva così in colpa.

<lia!> qualcuno gridò il nome di lia, facendola di conseguenza girare a vedere chi fosse. non appena vide il proprietario di quella voce roteò gli occhi e sospirò infastidita.

<huening kai, ma esisti ancora? Pensavo ti fossi estinto 300 anni fa.> disse scherzando lia. a y/n scappò una risata, attirando l'attenzione di lia.

<OH MIO DIO, HAI RISO.> lia era sotto shock, non pensava che y/n fosse in grado di ridere. <questa me la devo segnare! svento epico nella storia!> ridacchiò.

<è la tua nuova amica? carina.> disse kai. y/n arrossì alle sue parole. non era abituata a ricevere complimenti, perciò era veramente molto strano.

<yah! è solo mia, giù le mani.> lia strinse il braccio di y/n, come per dire che fosse la sua unica amica. a y/n piacque quel contatto; si sentiva amata.

<okay, okay, scusa.> ridacchiò kai. <però avrei una domanda; ce l'ha la lingua per parlare oppure..?> chiese. y/n abbassò lo sguardo un po' offesa.

<CERTO CHE HA LA LINGUA PER PARLARE, MA SEI SCEMO!?> gli urlò in faccia lia difendendo la sua cara amica. <è solo di poche parole.> le accarezzò i capelli consolandola.

<sono un po' introversa,scusami.> sforzò un sorriso. il ragazzo si sentì subito in colpa; si era reso conto di aver messo a disagio quella povera ragazzina.

<non ti preoccupare! comunque io sono huening kai, e ho 15 anni.> si presentò facendo il maknae innocente, lia lo guardò un po' male.

<15 anni, ma di cervello ne hai 2.> lia lo asfaltò, facendolo rimanere senza parole, un po' offeso.

<uhm, io sono hyeon y-y/n, e ho 16 anni.> disse un po' timida la castana, cosa che la sua amica trovava alquanto carina. aggiunsero parole su parole, parlando fino ad arrivare a scuola.

<dovresti andare nell'ufficio dei professori, giusto?> chiese lia. y/n annuì. <veniamo con te?>

<non disturbatevi. ci andrò da sola.> rispose y/n. non voleva dare fastidio ad lia, tantomeno kai; in più voleva scoprire la scuola un po per conto suo.

<come vuoi. però stai attenta.> disse kai, per poi trascinare con sé lia. perché doveva stare attenta? soprattutto a scuola.

quando y/n fu lontana dai due, kai prese prese parola. <la vogliamo dalla nostra parte.> disse serio. lia sbuffò.

<anche noi streghe la vogliamo. ma non sarà così facile ottenerla; sembra che i vampiri abbiano un piano pronto per essere utilizzato al suo ritorno, e a quanto pare si stanno preparando per usarlo.> spiegò lia.

<ma non l'avevano uccisa loro? ieri yeonjun-hyung mi aveva detto che girava la notizia che l'avessero uccisa i vampiri.> disse kai.

<esattamente. noi streghe vogliamo l'alleanza con voi licantropi. le sirene e i vampiri vogliono allearsi.> continuò lei.

<ne farò parola con i miei hyung. grazie lia-noona.> fece un inchino kai, per rispetto della ragazza più grande di lui.

y/n camminava per i corridoi, mentre cercava di studiare le classi, prestando attenzione ad ogni minimo dettaglio. a fermarla, fu una palla da basket che le si piazzò proprio davanti.

proveniva da una classe, che sembrava occupata solo da un gruppetto di ragazzi. ella prese la palla in mano, e il proprietario uscì fuori.

era lui. lo stesso ragazzo della scorsa volta, quello del semaforo. lo aveva riconosciuto dallo sguardo felino che le era rimasto impresso in mente; come poteva dimenticarselo? la ragazza diede la palla in mano al castano, con l'abitudine di non dire nulla e andarsene.

jungwon la osservò mentre se ne stava andando. un ghigno compiaciuto comparve sul suo volto; aveva scoperto che era in quella scuola, e ciò aveva reso le cose più semplici.

<eccola lì.> affermò jungwon guardandola allontanarsi fino a sparire. I suoi amici si affacciarono tutti dalla porta a vedere codesta ragazza.

<è nuova in questa scuola; e guarda caso, nella mia classe dicono che ci sarà una nuova studente.> disse riki.

<siamo sicuri che questo piano funzionerà? sembra che gli altri popoli sappiano cosa abbiamo in mente, e faranno di tutto per ostacolarci.> chiese jongseong.

<tranquillo hyung. farò in modo di averla tra le mani.> disse jungwon convinto sulle sue parole.

<RAGAZZI!> sunoo comparve, dal nulla, facendo prendere un piccolo infartino al suo hyung heeseung.

<SANTO CIELO- potresti non comparire più dal nulla!?> chiese heeseung, bevendo un po' d'acqua, per riprendersi dal trauma.

<ho visto uno dei licantropi e una delle streghe parlare insieme!> spiegò agitato.

<di cosa parlavano!?> chiese sunghoon agitato.

<non ho capito molto bene, ma sembrava stessero parlando di alleanza tra i due regni.> spiegò egli, un poco preoccupato.

i sei si guardarono a vicenda per poi riposare gli occhi sul ragazzo.

<grazie per le informazioni, sunoo.> jongseong mise una mano sulla spalla del minore.

<dobbiamo stare attenti d'ora in poi.> disse heeseung, pensando a cosa fare.

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è stra divertente scrivere questa storia 💁‍♀️

[𝐕𝐀𝐌𝐏𝐈𝐑𝐄] ー y.jwDove le storie prendono vita. Scoprilo ora