Il caffè sapeva di rancido.
Abel temette che l'avessero allungato con del veleno, ma nei successivi trenta secondi al primo e unico sorso che si concesse non accadde nulla. Si schiarì la gola, mise in allerta i sensi.
Passò un altro minuto. Per sicurezza prese un altro sorso di caffè. Continuava a sapere di merda diluita, ma, incredibilmente, restò vivo.
Tuttavia, decise che fosse meglio non rischiare ancora la sorte e smise di bere. Meglio passare per un cafone ingrato che avvelenarsi con dell'acqua di pozzanghera putrida.
-Bel posticino- disse e prese a dondolare un piede, rischiando più volte di assestare un accidentale calcio al commissario.
-Signor Schmidt-
-Sì?-
Il commissario si sgranchì il collo e puntò gli occhi scuri dritti nei suoi. Abel comprese che il tempo dei giochi era finito. Stava per scoprire, finalmente, per quale motivo si trovava lì. Per giunta alle sette e quarantacinque del mattino – stando a quello che sosteneva l'orologio digitale posto sopra la scrivania.
-Lei conosce il MoonClan, sì?-
Hauke, dannazione.
-Mi suggerisce le risposte?-
-Sia serio, per piacere. Le sto suggerendo soltanto di non mentire perché abbiamo già delle risposte-
-Wow! Allora perché mi fa domande a cui ha già delle risposte?-
-Non potrebbe essere così gentile da assecondarmi?-
Il Commissario Krause gli stava tenendo testa. Non andava bene. Non andava bene per niente.
-Certo-
-Bene. Quindi lei conosce il MoonClan?-
-Ci lavoro, sì, certo che lo conosco--Lavora per il nemico...- sibilò l'Ispettore Baker e Abel rabbrividì.
-Ispettore- disse soltanto il commissario e l'altro uomo si zittì subito.
Hauke, pensò Abel, ancora, e deglutì sonoramente. -Nessun nemico- disse con un filo di voce.
Fu palese persino alle proprie orecchie che la sua ilarità avesse appena subito un brutto colpo.
-Non sa che genere di locale sia il MoonClan?-
-Una taverna di terza categoria dove si esibisce la drag queen più figa di tutto Idstein?- domandò con fare retorico.
Ormai sapeva benissimo dove quella conversazione stava andando a parare. Avrebbe fatto tutto ciò che era in suo potere per ritardare il raggiungimento di quel punto il più possibile.
-Quindi non aveva idea, fino a questo istante, del fatto che il suo principale, il signor Hauke Vogel, è un licantropo?-
Il Commissario Krause lo fissò con intensità.
Assolutamente serio.
Ridi, ridi! ma i suggerimenti mentali che si stava rifilando non riuscirono affatto a trasformarsi in azioni. Quell'uomo era riuscito a demolire tutti i suoi tentativi di procrastinare in un colpo solo.
Hauke.
Hauke.
Hauke.
Non riusciva proprio a ridere.
Deglutì, sentendosi impallidire.-Lo prenderò per un sì-
-Io non ho detto nulla- balbettò Abel e il commissario lo fissò torvo. -Non ne so niente-
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ARABESQUE
HorrorAbel è un tipo particolare. Ironico, irriverente, dalla battuta sempre pronta - e più la battuta è pungente, meglio è. Abel, però, nasconde anche un grande segreto. Un segreto che, scoprirà presto, così segreto non è. E quando certi Energumeni...