-Rilassati-
-Come cazzo faccio a rilassarmi se...!- Abel sussultò, mentre Reik mordeva un piccola porzione di pelle vicinissima al suo ombelico.
-Rilassati- ribadì l'uomo e sorrise, soffiando un po' di fiato sulla sua pelle umida, facendolo rabbrividire.
-Non riesco a rilassarmi. Troppi pensieri- disse, sbuffando, indispettito da se stesso e dalla propria stupidità.
Com'era possibile che non riuscisse a concentrarsi abbastanza su Reik, sul suo corpo nudo, sopra di sé, sulla situazione eccitante che stava vivendo in quel preciso istante?
Hauke.
Saul.
Rudi.
L'A.S.S.S.
La Legge che non c'è più.
I neuroni della popolazione spariti con la Legge.
Il caso.
Abel si batté entrambe le mani sul viso.
Doveva spostare la propria attenzione su altro, altrimenti rischiava di smontare persino quel poco di tensione sessuale che era riuscito ad accumulare.-Rilassati- sussurrò ancora Reik e gli baciò la pancia, scendendo piano sotto l'ombelico, costellando la sua pelle di tante piccole carezze a fior di labbra.
Lo osservò mentre si sollevava su un gomito, sorrideva ancora, prendeva il suo sesso in una mano, iniziando a massaggiarlo. Abel deglutì e si lasciò sfuggire un sospiro. Reik sostituì la bocca alla mano e lui riuscì a trattenere a stento un urlo.
Non era rilassato per niente.
Chiuse gli occhi e strinse tra le dita il lenzuolo sotto di sé.
No. Continuava a essere per nulla rilassato.
Il suo cuore, però, iniziò a battere più velocemente, mentre le labbra e la lingua di Reik, con estrema pazienza, continuavano a muoversi sulla sua carne. Abel percepì un brivido caldo attraversargli il corpo, arrivando fino alle tempie. Aprì di più le gambe e lasciò andare il lenzuolo, allungando le braccia nella direzione del suo amante. Schiuse gli occhi e prese ad accarezzargli i capelli. Reik ricambiò il suo sguardo e Abel ansimò.
C'era così tanto, in quello sguardo.
Una passione febbricitante.
Tensione.
Desiderio.
Ebbe un sussulto, mentre l'altro aumentava il ritmo del suo gioco di suzione e percepì pure i muscoli sciogliersi, come se il suo intero corpo si stesse abbandonando alle carezze del suo amante. Comprese in quell'istante che tutte le emozioni che aveva scorto nel suo sguardo erano riflesso delle proprie. La mente si era svuotata, lasciando spazio solo a Reik.Reik.
Reik che, no, non gli suscitava alcuna paura.
Reik che si trovava sopra di lui, stando attento a non schiacciarlo, con i muscoli di spalle e braccia che si muovevano sotto pelle.
La tensione del collo, la presa ferrea delle mani sui suoi fianchi. Le labbra, il profilo del suo naso e gli occhi carichi di una passione mozzafiato.
Si sentì scuotere nel profondo e tentò di allontanarlo da sé, ma la voce gli venne meno, si spezzò in gola, insieme al respiro. Si morse un labbro e chiuse gli occhi, mentre veniva sconvolto dall'orgasmo.
Ansimò stupito e percepì la presenza dell'altro vicino a sé. Quando riaprì gli occhi, infatti, se lo trovò disteso accanto, un suo braccio intorno alla vita, intento ad osservarlo con sguardo sognante.
-E tu?- chiese con voce tremula.
Reik sorrise. -Chi ha detto che abbiamo finito?-
Abel aggrottò la fronte. -Non credo di avere tutto questo tempo-
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ARABESQUE
HorrorAbel è un tipo particolare. Ironico, irriverente, dalla battuta sempre pronta - e più la battuta è pungente, meglio è. Abel, però, nasconde anche un grande segreto. Un segreto che, scoprirà presto, così segreto non è. E quando certi Energumeni...