CAPITOLO SEDICESIMO

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<<Questa è la mappa di tutto l'edificio, l' ho presa dall'ufficio di mio padre. Come vedete è completa nei minimi dettagli ma i piani sotterranei non compaiono>>

<<E' possibile che si tratti dei loro laboratori?>>

<<Non lo escluderei, delle volte le cose meno nascoste risultano essere quelle nascoste meglio>> recita Kevin.

<<E poi dobbiamo tenere a mente che tutta l'associazione della P.Corp è nata basandosi su un loro errore, noi esistiamo per sistemare un problema che hanno causato loro, è normale che vogliano tenerci sotto controllo>>interviene Eva.

<<Si, è possibile. Dite che Marron li abbia già uccisi?>> domando.

<<No, penso che se avesse avuto la possibilità, lo avrebbe già fatto da anni. La mia ipotesi è che abbia imparato a controllare gli Alieni e che adesso li stia usando per causare allarmismo tra la gente. I momenti di confusione rendono le persone deboli>> riflette Kevin.

<<E' giusto chiamarli ancora così, adesso che sappiamo come sono nati?>> si intromette Eva.

<<Infondo erano persone, animali. Forse il termine più adatto è mutazioni>> rispondo.

<<Non importa come li chiamiate, restano dei mostri che vogliono ucciderci. Propongo di arrivare in quei sotterranei il prima possibile, occhi blu dobbiamo pensare come sfruttare i tuoi poteri da mutante>>

<<Non chiamarli così, sembrano inquietanti>> sbotto.

<<Io li chiamo come mi pare>> risponde.

Non capisco perché anche in situazioni del genere si comporti in questo modo. Certo, volevo rapirla e usarla come ostaggio ma, cavolo, lei il primo giorno di corso mi ha minacciata con un coltello.

<<Tu sei in grado di unire forza e intelligenza ragazzina, è normale che le persone possano essere spaventate da te>> dice Eva.

<<Cosa stai insinuando?>> sbotta Maria.

A interrompere la conversazione è mia madre che nel frattempo si è svegliata e ci ha raggiunti.

<<Mamma devi riposarti, non ti reggi neanche in piedi...>> esordisco.

<<No, io devo unirmi a voi...devo...>> cade sulle ginocchia.

<<Smettila di impuntarti, se venissi con noi saresti solo un intralcio>> interviene Maria.

<<E' grazie a lei che abbiamo molte delle informazioni che ti abbiamo comunicato, dovresti esserle grata>> rispondo infastidita ma ha ragione, mia madre in queste condizioni rischia di peggiorare la situazione.

<< Proprio tu mi parli di gratitudine? Sai cosa vi sarebbe capitato se prima non vi avessi aiutate? Non mi sembra proprio che tu mi abbia ringraziata.>>

In questo momento vorrei solo darle una sberla ma ciò che dice è vero, mi ha salvato la vita.

<<Io->>

<<Tu hai fatto solo il tuo dovere, se hai la possibilità di salvare qualcuno non deve trattarsi di un'opzione da considerare>> la rimprovera Eva.

<<Ecco ciò che faremo: Cornelia, sei troppo debole per venire con noi, devi restare nella barriera con tuo figlio. Io Eva e Maria nelle prossime ore cercheremo di trovare l'accesso ai piani sotterranei mentre tu, Elettra, dovrai cercare di capire come usare i tuoi poteri. So che hai poco tempo a disposizione e ti stiamo chiedendo molto ma abbiamo bisogno di tutte le risorse possibili per respingere un prossimo eventuale attacco>> è Kevin a darci gli ordini.

RNODove le storie prendono vita. Scoprilo ora