Capitolo 21. Ibrida Servitrice I

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Secondo l'articolo 374 della protezione civile era vietato qualsiasi contatto con i non umani che andasse oltre il normale rapporto padrone-servitore o scienziato/medico-cavia.

Da bambina quel termine non faceva altro che irritarmi così come il modo in cui venivano trattati dalla società. La pelle pallida come un lenzuolo e il comportamento sempre distaccato era il loro marchio di riconoscimento, insieme anche al piccolo codice tatuato di solito in parti distinte del corpo.

Con il passare degli anni mi ero abituata ad ascoltare i medici parlare dei loro pazienti speciali con tono quasi disinteressato, erano chiamate cavie morte da laboratorio perché non erano in grado di potersi ribellare a quello a cui venivano giornalmente sottoposti, spesso spiavo le videoconferenze di mia madre, non mi stupiva nemmeno vederla tranquilla di fronte alle proposte dei suoi colleghi sui nuovi esperimenti. I non-umani sono stati definiti in tanti modi nel corso degli anni, secondo il libro di storia fornitoci un prima superiore queste persone non sono esistite da sempre. Tutto era nato da un vaccino di cui non è stato approfondito il perché fosse nato e quando fosse stato imposto ai cittadini, certe risposte si trovano solo nei libri dall'edizione limitata riposte in apposite cassaforti fuori da Grand Rapids e accedervi era impossibile, bisognava far parte di una cerchia stretta di servitori della presidente Myers.

Molti anni fa sono scoppiate delle guerre causate dalle ribellioni, vi sono stati numerosi morti tra cui anche membri di famiglie importanti, agenti segreti e militari. Alcuni paesi sono tutt'ora inaccessibili per via delle radiazioni dovute alle bombe aeree lanciate da un aereo proveniente dal Nord Corea.

La guerra è continuata per decenni e come sostiene Reed non è mai cessata.

I non umani sono persone che hanno deciso di prendere parte al vaccino, anche se la maggior parte erano stati obbligati.

Che il vaccino sia stato creato per evitare la sovrappopolazione? Mi è stato chiesto da una ragazzina non appena finito il suo libro, a quei tempi non avrei saputo dare una risposta concreta, ma se la stessa domanda mi fosse stata posta alla me di adesso avrei sicuramente risposto con: è la spiegazione più logica.

Nessa Milcovick, donna di 32 anni, è stata la prima non umana comparsa sulla terra. È nata e cresciuta in nord Corea, la mattina aiutava suo padre con la pasticceria di famiglia e il pomeriggio si dava al volontariato per la tutela dell'ambiente, madre di un adolescente di sedici anni. Ha esaurito la sua ultima possibilità il giorno del divorzio con il suo ex marito, non è subito stata ben vista dalla società in quanto essere diverso, veniva chiamata "L'ibrida servitrice" dai più anziani e conservava l'aspetto di una normale donna ma possedeva una intelligenza fuori dal comune.

Ma questo non era ciò che spaventava la gente.

Quando perse la sua ultima possibilità, in un impeto di rabbia fuori dal comune dovuto allo scoppio di emozioni e ricordi, si privò dell'unica gioia che la facesse sentire una umana a tutti gli effetti: suo figlio. Diede fuoco alla sua casa nel cuore della notte e distrusse l'auto dei vicini ferendoli con un pezzo di vetro proveniente dai resti della sua casa in cenere. Girava voce che i suoi occhi fossero due sfere bianche prive dell'iride e che il viso fosse così pallido da farla sembrare morta, ma quando Nessa tornò in se non era più la stessa: i ricordi della sua vita passata fino a quel momento e di suo figlio non c'erano più, non c'era più volontà nei suoi movimenti, nessuna traccia di sentimenti nell'espressione sempre neutra del suo viso.

Era solo un contenitore.

Un inutile contenitore disposto a vivere solo per servire la società.

La storia dell'Ibrida Servitrice diventò virale nell'arco di poche ore, qualche giorno più tardi la Corea del nord era distrutta da gente in preda alla stessa rabbia di Nessa, incontrollabile, incredibilmente forte e disastrosa.

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