capitolo 12

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Intanto i quattro ragazzi in salotto, stava facendo tranquillamente colazione.

Niall e Josh si erano finalmente messi tranquilli, e ora stavano parlando tranquillamente, Zayn e Liam erano ancora sul divano a scambiarsi dolci effusioni, quando iniziarono a sentire i primi rumori.

"Credo che Harry si sia svegliato" Disse Josh, ridendo.

"Lo credo anche io." Rise Niall, addentando un pancake.

"Beati loro, che si possono lascisar'andare..." Disse Zayn.

"Tuo padre non ha ancora scoperto di voi due Li?" Chiese Josh.

Liam scosse la testa, mentre con Zayn si andava a sedere a tavola.

"Se lo scoprisse non sarei qua..." Disse Liam.

"Io non capisco; la metà del governo succhia cazzi e tuo padre non accetterebbe che anche tu lo fai..." Disse Niall.

"È un'argomento che abbiamo già discusso, non deve saperlo..." Disse Liam, alterandosi leggermente.

"Siamo abituati a non farci vedere e sentire. Già ha accettato che frequento voi e che ogni sera vado in locali gay... per me è già tanto..." Continuò.

Liam e Zayn non se lo ponevano neanche più quel problema, erano amici e, a parte quando avevano attimi di romanticismo, sembravano due buoni amici. Passavano le serate insieme, andavano a dormire l'uno dall'altro, ma rimanevano sempre nell'ombra.Avevano iniziato nascondendosi ed avevano continuato.

Andava avanti da quando avevano 16 anni, la loro prima volta fù a casa di Liam, il padre era stato chiamato d'urgenza per alcuni problemi, e la madre era di turno alla clinica privata, stavano giocando tranquillamente alla play, mangiando schifezze, quando la scintilla si accese, finirono in tempo per il ritorno del padre, che troppo indaffarato con il lavoro, non si era neanche accorto, dell'agitazione dei due ragazzi, delle loro strane occhiate e neanche dopo se ne accorse, così continuarono senza dire niente e senza venire scoperti.Ma una cosa era certa, se il padre di Liam lo avesse saputo, ora non sarebbe li, stessa cosa per Zayn, i suoi genitori, non avrebbero mai accettato una cosa del genere, era contro la loro religione.

"I tuoi Zay?" Chiese Josh.Era da molto che non parlavano di loro, delle loro vite, al di fuori del divertimento e di cose banali.

"I miei? Dopo mia sorella che è rimasta incinta fuori dal matrimonio, hanno chiuso le altre due in casa, e se sapessero di me, credo che chiuderebbero anche a me in casa. Adorano Liam, ma se sapessero come mi scopa, credo che non lo adorerebbero più..." Fece un sorriso tirato Zayn.

"Io non ho di questi problemi, ero qui con i miei nonni, loro sono morti... quindi..." Disse Niall.

I suoi genitori, quando ci fù la guerra del 40 non tornarono a casa. Quando tirarono su i muri, loro ne rimasero dall'altro lato.

In quel periodo era andato in vacanza dai nonni, perché dove viveva c'era il caos totale; non si ricorda molto dei loro volti, ha solo un paio di foto, ma fa a meno di pensarci. Ha avuto i suoi nonni che gli hanno fatto da genitori, morirono quando lui aveva vent'anni e non aveva mai sentito il bisogno di dirgli quello che era. Josh gli accarezzò la schiena, forse lui era l'unico, a cui Niall aveva detto quanto realmente ci stava male, per l'assenza dei genitori.Aveva cinque anni e alcune cose se le ricorda, a volte Niall gli parlava di loro come se non fossero mai andati via, ma fingeva che non gli importasse.

"Ai miei non importa, basta semplicemente che non gli stia in mezzo ai piedi e loro sono contenti, quei due e come non averli..." Disse Josh con menefreghismo.I suoi genitori se ne erano sempre fregati di lui, volevano che andasse bene a scuola e avevano pagato per questo, volevano che trovasse un lavoro, ma Josh non lo avrebbe mai fatto, non per ora.I suoi erano ricchi, ed in più i suoi nonni avevano lasciato tutta l'eredità a lui, lo avevano trattato come un figlio, mentre i genitori se ne erano sempre sbattuti altamente di lui.

Dove nasci rimani...dov'eri restiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora