XVI. Memories

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9 agosto 2022
📍Bristol, Inghilterra

Here's to the ones that we got
Cheers to the wish you were here, but you're not'
Cause the drinks bring back all the memories
Of everything we've been through
Toast to the ones here today
Toast to the ones that we lost on the way'
Cause the drinks bring back all the memories
And the memories bring back, memories bring back you

Litzie si rigirò nel letto, nel dormiveglia continuava a cercare Lando accanto a lei ma la sua mano continuava a toccare il letto vuoto. Si era talmente abituata a sentirlo vicino a lei che, anche quando erano lontani lo cercava costantemente solo per stare tranquilla che stesse bene.
Come ogni tradizione che si rispetti, i quasi sposini si erano trovati a stare in due stati differenti per l'intera settimana prima del matrimonio e Lando sarebbe volato in Italia solo la sera prima del matrimonio.
Quando Lando si era inginocchiato davanti a lei chiedendole di sposarlo non aveva potuto far altro che dire sì.
Si alzò dal letto ed entrò in cucina, dove Anna e Fabiana parlottavano degli ultimi dettagli per il pranzo del matrimonio. Avevano deciso che si sarebbero sposati in Italia, avevano trovato una chiesa bellissima e avevano seguito il corso di preparazione con non poca fatica. Avevano affrontato paure, dolori e per qualche giorno erano quasi tentati dal mollare tutto, erano tornati a galla ricordi che avrebbero preferito dimenticare ma tutto era tornato alla normalità dopo una litigata che avrebbero ricordato per il resto della loro vita.

**

Lando la guardò di traverso appena la sentì pronunciare quella frase. Pensava che tutto fosse finito ma sembrava che lei ancora non avesse del tutto creduto a quello che le aveva detto.
Il prete davanti a loro li guardava non capendo che tasto aveva appena fatto toccare. Quando aveva posto la domanda sulla fiducia reciproca qualcosa era andato come nessuno si aspettava.
"Se devo essere sincera ci sono stati momenti in cui non gli avrei affidato nemmeno il mio peluche", Litzie parlò guardando Lando che capendo gli crollò il mondo addosso.
Austin sembrava non essere stato del tutto superato benché fosse passato più di un anno.
"Fai sul serio?", le chiese. Era semplicemente incredulo.
"Posso capire anche io cosa sta succedendo?", il prete parlò interrompendo i due, aveva quasi paura sarebbero arrivati alle mani.
"È successo che Lando più di un anno fa, dopo una gara andata male, si è andato a divertire dimenticandosi di avere una ragazza in Italia che lo aspettava".
"Sai che non è andata così. Sai quello che è successo", gli occhi gli si inumidirono e trattenne il fiato per paura di scoppiare a piangere.
"Fatemi capire; l'hai tradita?".
"NO! È stato un errore enorme e lei sa perfettamente che io non volevo baciare nessuno. Quella sera nel bar dell'hotel ero solo e mi sono ritrovato una ragazza che continuava ad importunarmi. Mi avrà anche baciato ma io l'ho allontanata subito, non ho ricambiato il suo bacio in alcun modo e non volevo per niente fare una cosa del genere. Mi può dare le colpe di non averglielo detto ma non che io abbia baciato una", così preso dal nervoso si alzò e cominciò a passeggiare avanti e indietro.
"E perché non hai detto nulla?", il prete continuò.
Litzie lo guardò aspettando una risposta. Il suo intento non era mai stato quello di farlo incazzare ma la sua mente continuava a ripeterle che avrebbe dovuto mettere in chiaro la situazione una volta per tutte.
"Perché non sapevo da dove iniziare a raccontare. Avevamo litigato quel weekend, io speravo che venisse con me in America per la gara ma il lavoro l'aveva trattenuta in Italia e così l'avevo accusata di non fare nulla per mandare avanti la nostra relazione. Alla fine avevamo passato l'intero weekend senza dirci una parola e quando poi mi avevano detto che era venuta a trovarmi a lavoro due giorni dopo non avevo avuto il coraggio di dirle nulla. L'avrei fatto, e giuro su di quello che ho di più a cuore, che non avrei voluto perderla per nulla al mondo, ma dirglielo avrebbe portato alla fine della nostra relazione e non volevo assolutamente che succedesse", ormai aveva iniziato a piangere.
"Sarebbe andata diversamente se me ne avresti parlato. Probabilmente non avrei capito, ti avrei lasciato comunque ma non sarebbe andata come è andata. Ho fottutamente preso un aereo dall'Australia da sola e ho vissuto per tre mesi in una casa che non era nemmeno mia, e se non fosse stato per Carlos non so dove sarei stata", anche lei a quel punto aveva iniziato a singhiozzare, "solo non capisco perché tu me lo abbia tenuto nascosto".
"Come abbiamo già detto la comunicazione sta alla base di una relazione, ho capito che ne avete parlato ma non avete mai davvero chiarito la situazione".
"Per me era più che chiarita la situazione", Lando parlò sedendosi nuovamente.
"Io mi fido di lui, quasi ciecamente ma non mi ha mai veramente detto perché non me ne abbia parlato subito. Ora so perché l'ha fatto, non voleva perdermi, eppure mi ha perso comunque per più di un anno".
"Scusa", le prese la mano per poi continuare a baciarla.

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