Parte senza titolo 2

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Davanti a se, vide riuniti gli Avengers al completo. Bevevano, ridevano, commentavano, si lamentavano a voce alta passandosi un quaderno nero, il suo. Jenis voleva sparire in quel momento, quei maledetti gli avevano rubato appunti personali ma ancora peggio ora sapevano esattamente cosa lei pensasse di ognuno di loro e non erano di certo cose carine e coccolose.

Sembrava che nessuno si fosse accorto del fatto che lei fosse lì, in piedi, con un'espressione di terrore in volto, ma il cicalino dell'ascensore pensò bene di annunciare la sua presenza. Gli eroi girarono lo sguardo verso di lei all'unisono. Thor, Bruce, Natasha e Steve persero il sorriso, quasi preoccupati della reazione della giovane mentre a Loki, Tony, Strange il sorriso sembrava allargarsi maliziosamente mentre Fury la fissava con un'espressione mista di risentimento e divertimento. Jenis fece la prima cosa che il suo istinto le suggerì, iniziò a premere spasmodicamente i tasti dell'ascensore per fuggire di lì. Appena in tempo perché alcuni si stavano avvicinando a lei per parlarle, altri per continuare il gioco malefico.

Sospirò

- In salvo per un pelo, per ora -

Pensava di essere al sicuro quando una voce echeggiò nella cabina.

-Quindi sarei un bambino arrogante, egocentrico e con ego fragile?! -

Un'altra voce si aggiunse.

- La mia non è arroganza mal celata, io sono decisamente il più strategico e saggio tra i componenti degli Avengers. -

Jenis si girò di scatto vide Loki con un sorriso divertito e seccato sul volto, le braccia leggermente allargate come a invitare la giovane a spiegarsi e rispondere. Di fianco a lui c'era Strange con un'espressione di disappunto sul viso, la schiena dritta e le braccia conserte. Erano entrambi vestiti elegantemente, uno in abiti asgardiani e l'altro in abiti d'alta sartoria.

- eh però dai, davvero? Il vostro odio per le porte deve essere radicalizzato nella vostra infanzia, vi chiudevano in uno sgabuzzino da piccoli? -

Alzò gli occhi al cielo e fece un passo indietro verso la porta dell'ascensore guardando i due uomini alternativamente, doveva prendere tempo.

- Si ho scritto cose poco carine e mi dispiace ma quelli sono solo commenti per allietare il mio lavoro o sarebbe una noia e poi se vi siete offesi vuol dire che avete la coda di paglia. Per quanto voi siate offesi non sono preoccupata di voi -

Jenis era stata sincera in maniera disarmante, era terrorizzata da Fury, avrebbe potuto anche ucciderla per quella mancanza di rispetto.

- Ragazzina! Dovrebbero insegnarti il rispetto, allieta il tuo lavoro in un altro modo e non denigrando i tuoi superiori -

Strange aveva parlato con voce perentoria osservandola da capo a piedi, vedendo come era vestita un sorriso divertito gli nacque sul volto e aggiunse.

- forse qualcuno dovrebbe insegnarti come essere una brava ragazza-

Il riferimento alla sua felpa era chiaro, Jenis rimase interdetta da quelle parole, osservò Loki e anche il suo viso portava un sorriso assai pericoloso, pieno di malizia.

- Per una volta sono d'accordo con te umano, forse dovremmo aiutarla a essere più rilassata e cordiale -

Jenis fece un altro passo indietro nonostante gli uomini davanti a se fossero immobili, sentiva il loro sguardo divorarla. Arretrando si sentì sbattere contro dei muscoli, guardò dietro di se verso l'alto e vide dei lunghi capelli biondi, Thor. Stranamente si sentì rassicurata dalla sua presenza.

- Bisogna dire che sul vostro vizio di scomparire e comparire a piacimento senza usare le porte ci aveva preso. Senza neanche salutare tra l'altro.-

Parlò con voce cordiale e allegra prendendo amichevolmente Jenis da sopra le spalle con un braccio e stringendosela al fianco con un grosso sorriso, lei ricambiò sorridendo imbarazzata ma in quel momento gli era totalmente grata. Aveva avuto un tempismo perfetto.

Strange alla comparsa di Thor rimise la sua maschera di cordiale freddezza e sfoderò un sorriso di convenienza.

- Una semplice svista a cui porrò immediatamente rimedio. Andrò subito a porgere le mie scuse e a salutare agli altri. Jenis, Loki......Thor, vi auguro una buona serata.-

Aprì un portale che lo ricondusse da gli altri Avengers. Dalla sua prospettiva Jenis poté vedere attraverso esso cosa succedeva nella sala, Bruce, Natasha e Steve parlavano tra di loro preoccupati mentre da un lato Fury e Stark si interruppero alla vista del portale osservando Strange attraversarlo. Poco prima che il portale si chiudesse Fury le lanciò un'occhiata truce che la fece trasalire. Era rimasta sola con i due fratellastri divini, Loki guardava in fratello con un'espressione chiaramente infastidita, puntò l'indice verso Jenis piegandosi in avanti per guardarla negli occhi.

-Sei salva.... Per ora. -

Poi alzò lo sguardo sul fratello fulminandolo per poi sparire. Thor mollò la presa su di lei, le si mise di fronte tenendola per le spalle con un sorriso gentile.

-Stai bene? -

Jenis fece un piccolo sorriso e annuì prima di rispondere.

– Grazie mille, mi dispiace, le cose che ho scritto non c'era cattiveria, spero solo che gli altri possano capirlo. -

Thor fece un grosso sorriso allegro e diede una pacca amichevole sulla schiena.

- Non preoccuparti, Steve, Nath, Bruce e io non siamo offesi abbiamo capito l'intento giocoso e non ci prendiamo troppo sul serio. Puoi contare su di noi. -

Con la grande mano destra le scompigliò i capelli da sopra il cappuccio, facendo nascere sul viso della ragazza un dolce sorriso, era da anni che non riceveva segni d'amicizia così spontanei. Lo guardò un secondo come una bambina guarda il grande fratello maggiore protettivo. Nonostante ciò appena le porte si aprirono corse via lasciandolo lì da solo.

Era buio, ma riuscì comunque a orientarsi fino alle scale di servizio, si sedette un attimo a terra e prese un respiro profondo. Rimase qualche minuto lì ferma poi si alzò dirigendosi verso la propria piccola tana con la consapevolezza che sarebbe stata punita. In fondo sapeva troppo non l'avrebbero licenziarla e probabilmente ucciderla sarebbe stato uno spreco inutile.

Arrivata davanti casa trovò la porta socchiusa, entrò e trovò una figura in piedi, vestita in pelle nera, con in mano il quadernino della ragazza davanti all'ingresso. Era Fury, il suo volto era rigido, severo, non traspariva nessuna emozione da esso.

- Sei sempre stata impeccabile, non mi aspettavo una caduta di stile così becera da parte tua, eppure sai che grande occasione sia lavorare qui. Dovrò punirti, non negherò che mi divertirò a farlo ma sappiamo bene che tu non disdegni le punizioni. -

Le ultime parole fecero nascere un leggero sorriso sadico sul volto di Fury mentre Jenis se ne stava in piedi con il volto basso le mani dietro la schiena. Alle parole dell'uomo riuscì solo a sussurrare un timido.

- Si Padrone -

La contesa che fu JenisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora