Sovvraccarico

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 La notte passò tra agitazione e sogni confusi, un misto tra fantasia e ricordi. Si alzò a sedere di colpo, sveglia, lucida, come se qualcuno le avesse lanciato un secchio d'acqua gelata addosso. Si trovava ancora nella grande camera da letto a casa di Stark, era sola nel letto e a parte le onde dell'oceano regnava il silenzio. I pensieri iniziarono a invaderle la mente, doveva fare chiarezza. In pochi giorni tutto era cambiato, tutto era diventato così intenso e veloce forse troppo veloce. Aveva scoperto che quegli uomini avevano tramato per coinvolgerla in quella specie di relazione multipla, dove di base non c'era amore...amore...che cos'è l'amore in fondo? Si passò le mani sul volto, non era il momento per rispondere a quella domanda...non ne sarebbe arrivata a capo. Sospirò, doveva mettere in ordine le cose, Loki...da subito l'aveva attirata a se con si prepotenza ma lasciandole spazio. Strange... si era comportato come un'arrogante ma alla fine era stato in qualche modo galante, forse troppo inflessibile. Tony....diavolo....continuava a invertire la rotta, confonderla doveva davvero piacergli dato che continuava a farlo, a suo discapito però. Infine Fury....rimaneva il suo punto saldo, non aveva mai fatto nulla di sconsiderato, non le aveva mai fatto un torto, se non consideriamo quel complotto che avevano organizzato. Ma non valeva più...li aveva perdonati....perchè? Si lasciò cadere di nuovo sul letto sospirando.

-Già....perchè? -

Ripetè la domanda a bassa voce e subito la sua testa le rispose. Perchè sei stanca di scappare, perché loro sono soli quanto te, perché in fondo ognuno di loro ti piace e soprattutto perché per una volta te la meriti un po' di felicità...ti meriti di poterti fidare. Prese il cuscino davanti a se e se lo mise sul volto.

Non sapeva cosa fare ne cosa sarebbe successo, forse doveva solo continuare a vivere la sua vita normalmente. La sua mente non accennava a voler rallentare, i pensieri iniziavano a soffocarla, le succedeva spesso, di pensare così tanto da non averne più il controllo e trovarsi totalmente sopraffatta.

- Stai cercando di ucciderti per caso? Sai che sei in ritardo? Avresti già dovuto essere in ufficio. -

Sentendo quella voce quasi cadde dal letto facendo ridacchiare Stark che si era appoggiato allo stipite della porta. Fury se ne stava di fronte a lei con le mani dietro la schiena. Severo, stoico e dannatamente spaventoso come sempre. Jenis riprese l'equilibrio e si guardò intorno imbarazzata. Cosa ci faceva lui lì...non è che gli aveva detto qualcosa Tony...lo avrebbe picchiato in quel momento con quel sorriso idiota in faccia.

- I-io stavo...niente...comunque prima dovrei vestirmi....e qui non ho i miei vestiti... -

Non fece in tempo a finire di parlare che da un portale comparve Loki con uno dei suoi completi sul braccio e la sua borsa nell'altra mano. Li poggiò sul letto per poi lanciare uno sguardo a Tony e avvicinarsi a lui e iniziare a confabulare per poi smettere dopo una risata sommessa. Jenis voleva replicare o comunque commentare quella situazione che iniziava a essere assurda. In quel momento sentì un altro portale si era aperto e Strange lo attraversò con un vassoio in mano con sopra un cappuccio e una brioche.

- Direttamente dall'Italia. -

Affermò poggiando il vassoio sul fondo del letto e chiudendo il portale dietro di se. Fece un cenno di saluto a gli altri uomini presenti per poi aspettare una reazione dalla giovane. Jenis si sedette sul bordo del letto, i capelli disordinati ora gli nascondevano il volto che era leggermente chino. Non capiva cosa stava succedendo. Perché erano tutti lì, perché erano tutti così gentili con lei. Non riusciva a parlare e anche se era una cosa che odiava le lacrime iniziarono a scendere ribellandosi al suo volere.

Fury rimase interdetto, guardava la giovane piangere, non sapeva perché, generalmente lui non era la persona più adatta quando si trattava di emozioni. Gli altri non ci misero molto ad accorgersi che qualcosa non andava, subito Tony la raggiunse sedendosi a fianco a lei mentre Loki si era piegato sulle ginocchia standogli di fronte. Strange anche lui non molto a sua agio con la situazione si avvicinò ma rimanendo a una certa distanza, si scambiò un'occhiata con Fury, entrambi non erano a proprio agio. Jenis voleva parlare ma quando apriva la bocca riusciva solo a produrre lamenti di pianto allora la richiudeva, in più vederli lì preoccupati la portò a rinchiudersi in se stessa, portando le ginocchia al petto e la testa china su di esse. Loki si alzò e si avvicinò a Strange.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 31, 2023 ⏰

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