Scoperti

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Jenis si alzò di scatto, spalancò gli occhi guardando Loki che se ne stava tranquillo nel letto. Accese in fretta i led che iniziarono a inondare la camera di diversi colori, si guardò intorno portandosi le mani tra i capelli, si sentì bussare nuovamente.

- Arrivo! -

Urlò agitata dalla camera, che era un completo disastro, il letto era completamente sfatto, sul pavimento c'erano indumenti vari con i bottoni sparsi ovunque. Aprì velocemente l'armadio, prese un paio di mutande dalla cassettiera, le mise di corsa, recupererò dall'armadio un paio di pantaloni e una maglia a maniche lunghe entrambi neri. Loki nel frattempo si era alzato diretto al bagno.

- Io mi faccio una doccia....e no non me ne vado..... -

Jenis lo fulminò con lo sguardo, come diavolo aveva fatto a sapere che gli avrebbe chiesto di andarsene, ora come avrebbe fatto, sperò soltanto non fosse Fury. Non fece in tempo a dire altro che Loki era sparito nel bagno mentre lei si affrettava alla porta di casa. Si sistemò i capelli mentre camminava velocemente, accese i led della sala per poi aprire la porta, davanti a se trovò Strange vestito elegantemente come sempre. Non fece in tempo a parlare che lui entrò in casa guardandosi intorno con falso disinteresse.

- Sono passato a vedere come stavi....e se fossi tornata a casa intera. -

Jenis lo guardò con leggero astio, non era per nulla felice di vederlo e dimostrava nuovamente la sua dannata arroganza, chiuse la porta e portò le braccia conserte al petto guardandolo.

- Prego entra, comunque ero con Stark non con un maniaco...e come puoi vedere sono tutta intera. Posso offriti qualcosa? -

Strange si posizionò seduto composto sul divano osservandola, come sempre freddo, posato, impassibile. Sul suo viso nacque un sorriso cortese, falso pensò Jenis, ormai l'uomo le era diventato quasi insopportabile.

- No, ti ringrazio molto. -

All'improvviso si senti il rumore di una porta che si apriva. Dalla sua prospettiva Jenis poté vedere Loki uscire dal bagno. Aveva legato alla cintola una salvietta, i capelli umidi erano sciolti gli arrivavano oltre le spalle, i due occhi di ghiaccio la guardavano intensamente facendola arrossire e perdere un battito. Era dannatamente sensuale pensò. Lui le sorrise malizioso facendole l'occhiolino facendole distogliere lo sguardo imbarazzata. Strange notando non solo il comportamento della giovane ma sentendo la porta aprirsi, si alzò quasi di scatto e assottigliando lo sguardo glaciale si avvicinò a lei.

- Non sei sola..... -

La delusione trasparì dalla voce mentre il resto del suo corpo si comportava come una gelida macchina calcolatrice. Jenis lo guardò con un'espressione stranita mantenendo le braccia incrociate.

- E quindi? Potrei anche aver avuto compagnia dove sarebbe il problema? -

Strange guardò nel corridoio che ormai era stato lasciato vuoto, dato che Loki era sparito nella camera, tornò ad osservare la giovane.

- Pensavo fossi una ragazza per bene, evidentemente mi sbagliavo, dato che ti sei concessa a quel decisamente non gentil uomo di Stark. -

Jenis non credette alle sue orecchie, aveva la faccia tosta di farle la morale dopo il suo comportamento della sera prima. Quanto credeva di andare avanti a fare il superiore con lei. Non fece in tempo a rispondere che di fianco a lei comparve Loki con indosso i pantaloni del completo e la camicia con i bottoni strappati. Le mise una mano intorno al fianco e puntando i suoi occhi in quelli di Strange rispose al posto della giovane.

- Oh no, direi che non ha avuto a che fare nessun gentil uomo ieri sera..... saggiamente ha preferito passare a una divinità. -

Disse con tono mellifluo Loki, un sorriso vittorioso stampato in faccia e uno sguardo pieno di sfida. Strange guardò l'intruso con ribrezzo ben celato, conosceva bene l'arguzia del Dio ma si chiese comunque come avesse fatto a conquistarla. Lui non ne aveva mai avuto realmente bisogno fino a quel momento. Solitamente gli bastava manifestare un interesse neanche in maniera troppo chiara e le donne si concedevano sommessamente a lui. Fece scorrere lo sguardo sulla ragazzina e poi sull'uomo che le cingeva il fianco con fare protettivo.

La contesa che fu JenisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora