Un supporto inaspettato

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Loki si aggirava silenziosamente per la casa della giovane, osservò curioso i quadri appesi alle pareti poi si diresse lentamente verso la camera della giovane. Sentiva un suono leggero di pioggia accompagnato da una piacevole musica jazz, entrò e la vide rannicchiata immobile nel suo letto, sembrava minuscola. Decise di annunciarsi portando una mano alla porta che aveva a fianco e bussare delicatamente con le nocche.

Jenis era ancora immersa nei suoi pensieri quando sentì un rumore, qualcuno aveva bussato, si girò lentamente, nell'oscurità vedeva solo una sagoma slanciata e della pelle pallida. Si rigirò dandogli le spalle.

- Non so chi sei e non mi interessa, vattene e lasciami in pace. -

Loki fece un sorriso, tra il divertito e il preoccupato. Si avvicinò al letto, rimase in piedi di fianco ad esso osservandola e con tono disteso ma serio decise di parlare.

- Non mi sembra una reazione molto furba, potrei essere un maniaco e volerti seviziare.... -

Jenis si girò a pancia in su guardando Loki con volto scuro, lo aveva riconosciuto dalla voce. Normalmente si sarebbe chiesta come diavolo avesse fatto a trovare il suo appartamento ma in quel momento non gliene importava nulla, voleva starsene sola a essere divorata dai suoi demoni.

- Loki, tu sei un maniaco seviziatore -

Loki fece un largo sorriso colpevole, fece il giro del letto e si sedette dal lato vuoto, sequestrò il cellulare della giovane mettendoselo nella tasca interna della giacca.

- Questo lo prendo io....non sia mai che chiami aiuto....non vorrei dover sporcare di sangue questa bella cameretta -

Jenis lo guardò in cagnesco senza muovere un muscolo per fermarlo.

- Vuoi rendermela davvero così facile? -

Chiese Loki sornione accarezzandogli il volto lentamente. Non avrebbe dovuto perché subito Jenis voltò il capo e addentò la sua mano con forza. Loki la guardò tra il divertito e l'infastidito. Iniziò ad accarezzargli lentamente i capelli.

- Molla su, che tanto non mi fai male....sono un dio ricordi? Sono piuttosto resistente al dolore e anche alla morte direi -

Jenis lo guardò ancora più furiosa, si staccò e gli si fiondò sopra iniziando a prendergli a pugni il petto piena di rabbia.

- Ti odio! Vattene! Tanto anche tu sei un dannato stupido idiota arrogante chi sa chi....vattene....non ho intenzione di soffrire anche a causa tua vattene..... -

Loki non si difese lasciando che si sfogasse su di lui guardandola, avrebbe voluto stringerla forte e poi massacrare i suoi nemici, non sapeva che avevano fatto ma era grave per spingerla a reagire in quel modo.

- Ah si...perché pensi voglia farti del male? -

Incalzò lui, voleva farla parlare doveva sapere cosa frullava in quella testolina, sapeva benissimo che quello che faceva agire così la giovane non era lei ma qualcosa che aveva dentro. La stessa cosa che anche lui faticava ad escludere, che spesso prendeva il controllo, la stessa cosa che gli aveva fatto compiere atti orribili.

-Perché sei come loro.....vuoi solo vendicarti per quello stupido quaderno....vuoi farmi credere in qualcosa e poi disilludermi....vuoi solo umiliarmi.....ho capito il vostro gioco e io non ci sto. -

Disse continuando a colpirlo sempre più debolmente mentre gli occhi iniziavano a riempirsi lentamente di lacrime.

- Io non volevo avere niente a che fare con voi.....siete voi che avete iniziato.....io vi ho solo dato un'occasione.....perché mi trattate così..... -

La contesa che fu JenisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora