Chiarimento

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Fury portò Jenis dentro al proprio appartamento. Esso era composto da cinque stanze tutte arredate in maniera elegante, con mobili di legno pregiato dai colori caldi. Il pavimento in parquet era spesso coperto da grandi e bellissimi tappetti dalle fantasie più disparate. La cucina era piccola spartana, conteneva giusto un paio di fornelli, una dispensa e un frigo, era la stanza più piccola della casa e la meno utilizzata, rimaneva spesso chiusa. La sala era grande, il pavimento coperto da un unico grande tappeto, sopra di esso un grande e comodo divano a isola bordeaux con diversi morbidi cuscini color vinaccia, non c'era molto altro a parte una vetrinetta con diversi alcolici e bicchieri. Fury accompagnò dolcemente la ragazza fino al divano, la fece sedere lentamente.

- Vado a prendere un paio di cose nel tuo appartamento, torno subito. -

Fury prese dalla precedente pochette che era tornata a essere uno zaino la chiave della ragazza e si diresse nel suo appartamento lasciandola sola. Jenis non sapeva che fare o dire, Fury era uscito allo scoperto per proteggerla, aveva ammonito gli uomini non facendo presente il fatto che lei gli appartenesse ma per le strategie completamente disastrose dei due. La cosa confuse la giovane che aveva sempre creduto in un suo lato possessivo e geloso ma scoprì che era solo estremamente protettivo verso di lei.

Si portò le gambe al petto facendosi più piccola in quel divano, mentre aspettava che lui tornasse la sua mente di certo le avrebbe fatto compagnia.

Fury entrato nell'appartamento della ragazza subito si diresse verso la camera da letto, aprì l'armadio specchiato a muro e ne tirò fuori un caldo e morbido pigiama viola con su disegnati degli unicorni di pezza. Prese anche un completo da lavoro oltre che il suo spazzolino dal bagno e altri prodotti che sapeva usare la giovane la mattina. Una volta in sala prese anche la sua borsa ma prima di uscire la scatolina abbandonata sul piano isola della cucina attirò la sua attenzione. Osservò il bracciale, intuì fosse il regalo di Stark e scosse la testa sconsolato, non l'avrebbe lasciata in pace tanto facilmente, in più quel Dio che non si capiva mai cosa volesse o da che parte stesse si era convinto che solo lui la meritasse. Sospirò rendendosi conto che ora avrebbe dovuto proteggerla il più possibile tenendola al proprio fianco, se fosse rimasta sola quei due ne avrebbero di certo approfittato. Uscì chiudendo la porta a chiave e ritornò dalla giovane.

Rientrato nel suo appartamento la trovò stretta a se stessa sul divano, con sguardo perso, vedeva benissimo la confusione di sentimenti nei suoi occhi. Poggiò ciò che gli occupava le mani sul tavolino in legno posizionato di fronte al divano e si sedette cautamente accanto a lei.

- Non sono arrabbiato, non devi avere paura di confidarti con me, voglio solo il tuo bene e come tuo padrone ne sono anche responsabile. -

Disse con voce gentile osservandola e accarezzandogli delicatamente un braccio.

-Vuoi dirmi che è successo? Ti ha fatto del male? -

Chiese con tono tranquillo, non voleva spaventarla anzi desiderava solo che si sentisse meglio e poterla aiutare. Jenis ancora chiusa in quella posizione e in se stessa non si mosse e alle parole dell'uomo scosse la testa, non aveva voglia di rivivere tutto, non voleva parlarne con lui, non sapeva cosa voleva.

Fury sembrò leggergli nella mente e dolcemente gli porse il pigiama poggiato poco distante da lì.

- Ho preso uno dei tuoi pigiami preferiti....ti va se ti preparo un bagno e lo mettiamo? -

Jenis annuì leggermente, lui si alzò e raggiunse il bagno con gli indumenti in mano, li poggiò su un mobile e iniziò a riempire la vasca bianca d'acqua calda, prese del bagnoschiuma e ne mise abbondantemente, non era da lui comportarsi in maniera troppo affettuosa ma si rendeva conto che era quello di cui lei aveva bisogno quindi fece uno sforzo.

La contesa che fu JenisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora