Capitolo 27

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Sono le 7 :45 e io e Alessia abbiamo appena finito di prepararci , oggi partiamo per Rimini trappoco dovrebbero arrivare gli altri a prenderci così decido di chiamare mio padre per avvisarlo e dopo pochi squilli risponde

P: "ehilà! "

Io:" eii papà, volevo avvisarti che noi stiamo per partire"

P: "perfetto, voi andate tranquilli verremo io e tua madre domani così voi fate le cose con calma e rimaniamo per il concerto se non vi dispiace"

Io:" nessun problema tanto ho dei pass vi do quelli per entrare, quando arrivate domani chiamami"

P:" certo, buon viaggio a domani"

Faccio in tempo a mettere giù la chiamata con mio padre che subito mi chiama Alessio 

Ale:" amo scendete siamo qui"

Io:" va bene arriviamo "

Dopo 4 ore di macchina abbondanti siamo finalmente a Rimini dato che è ora di pranzo decidiamo di andare a mangiare in un locale sul mare e poi fermarci il pomeriggio. Troviamo un pub sulla spiaggia che sembra fare al caso nostro così ci sediamo e ordiniamo. Alla fine Ari non è riuscita a venire oggi a causa di un intervista ma se riesce domani ci raggiunge prima del concerto, mentre Carmine è riuscito a venire. 

C:" raga quindi oggi giornata libera ma domani che programma abbiamo?"

M:" domani mattina niente di che , però poi il pomeriggio per le 18 dobbiamo essere all' Arena Lido per le prove"

Ale:" stavolta siamo anche fortunati perché abbiamo l' hotel proprio davanti  al luogo del concerto"

C:" raga ma non avete ansia prima di un concerto?"

Ale:" si e no cioè dipende da quanta gente c'è"

Io:" ah giusto raga domani mattina arrivano i miei genitori"

Ale:" ecco ora si che ho ansia"

Scoppiamo tutti a ridere, beh una volta per uno l' altro giorno io ho conosciuto sua nonna e ora lui conoscerà i miei.

Finiamo tutti di pranzare poi ci fiondiamo in spiaggia e i maschi si mettono a giocare a beach volley mentre io Ludo e Alessia prendiamo tranquillamente il sole peccato solo che la pacchia non è destinata a durare molto infatti dopo qualche minuto evidentemente si stancano di giocare e decidono di prenderci e buttarci in acqua

Io:" Ale sei un coglione" dico tirandolo anche a lui in acqua 

L:" sembrava troppo bello avere un po' di pace"

Dato che ci siamo ne approfittiamo per fare il bagno tutti insieme e ci divertiamo e giochiamo per almeno un ora poi decidiamo di andare a prendere un caffè al bar così mi offro volontaria per andare ad ordinarli e mentre sono al bancone sento una voce familiare alle mie spalle

S: " Fra?"

mi volto pregando non sia chi penso ma purtroppo e proprio lui

Io:" Simone? e mo' te che cazzo ci fai qui ? "

S:" sono venuto a salutare mia sorella"

Io:" ok è la al tavolo"

S:" perché sei così scontrosa ?"

Io: "e me lo chiedi pure? quando ci vediamo fai sempre il coglione e pretendi che io faccia i salti di gioia quando ti vedo?!" rispondo sarcastica

S:" beh si forse hai ragione faccio troppo il coglione con te ... solo che tu non me l' avevi mai detto che ti dava fastidio, quando stavamo insieme scherzavamo sempre"

Io:" poi tu hai deciso di lasciarmi e le cose sono cambiate, ora non puoi più comportarti come una volta devi capirlo, se vuoi rimanere con noi oggi okay ma non devi rompere i coglioni ne a me nel al mio ragazzo con le tue battutine  sono stata chiara?"

S:" si... scusami "

Io:" andiamo ti porto al tavolo"



Ci facciamo la guerra perché la pace fa schifoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora