Ci facciamo la guerra perché la pace fa schifo

Capitolo 33

Un raggio di sole entra dalla finestra svegliandomi, in  pochi secondi mi tornano in mente i ricordi della sera prima e sorrido.Mi giro verso Ale anche  lui si è appena svegliato e mi sta guardando
Ale:'buongiorno"
Io:"buongiorno"
Mi prende e mi tira a se
Ale:" non voglio alzarmi voglio rimanere così"
Io:" manco io voglio alzarmi, sto così bene"
Ale:" a che ora dobbiamo verci con i tuoi?"
Io:" 10"
Ale:" e che ore sono?" dice con voce sempre più assonnata
Io:" le 9, tra pochi minuti suona la sveglia
Ale:"mmmm che palle"
Ci prepariamo a fatica e scendiamo nella sala per la colazione, subito dopo pranzo ripartiamo per Roma e domani ci aspetta l' incontro con il padre di Ale l' ansia aumenta ma devo farmi vedere tranquilla altrimenti magari lui si agita ancora di più e ci ripensa. Non ho voglia di ripartire di sta bene qui a Rimini e mi sento anche vicino a casa, un pò mi manca la mia vecchia vita ma non cabierei quella nuova per nulla al mondo.
Finita la colazione salutiamo i miei che ci promettono di venire a breve a Roma e poi raggiungiamo i altri nella reception del hotel per poi uscire fuori a fumare e organizzarci per la partenza
M:" Carlo e Alberto vogliono ripartitre alle 2 a me non sembra male come orario almeno arriviamo ad un'ora decente a casa"
Io:" concordo"
L:" si ma allora dobbiamo muoverci andare a pranzo e fare le valige"
Ale:" possiamo non correre per una volta nella vita"
A:" a quanto pare no hahaha"
C:" daje Ale poi te riposi in macchina, so che avete passato una notte movimentata" dice guardando me e lui
Io:" Carmine ti ammazzo hahaha" dico diventando completamente rossa in viso
A:" wooo aspetta Fra dopo io e te dobbiamo parlare"
M:" anche noi amico non la scampi" dice Marco ridendo e guardando Ale
Ari:" a rega ma fateve i cazzi vostra!" Ridacchia Ari alle nostre spalle
Ale:" fortuna te"
Io:" Ari mi salvi sempre, comunque ben svegliata riparti con noi oggi pomeriggio?"
Ari:" yesss"
Dopo il pranzo corriamo tutti nelle nostre stanze a sistemare le valige e poi partiamo. Siamo tornati a Roma da due ore e io e Alessia stiamo preparando la cena, siamo tutti troppo stanchi per uscire perciò stasera ogniuno a casa propria ma devo ammettere che mi dispiace perchè volevo vedere Ale... dio che sottona che sono diventata che fine a fatto la vecchia me?! hahah.
A:" terra chiama Fra"
Io:"ei si scusa dicevi?"
A:" che domani mattina dobbiamo andare a fare spesa se non vuoi ritrovarti con il frigo vuoto!"
Io:" se mi svegli prima delle 11 giuro che ti lascio fuori casa e cambio la serratura"
A:" anch' io ti voglio bene tesoro"
Ci guardiamo e scoppiamo entrambe a ridere
A:" ordino due pizze va che qui non so davvero che tirare fuori... tu intanto scegli qualcosa di decente da guardare su Netflix". Sono le 15 e tra un' ora c' è l' incontro con il padre di Ale , mi guardo un' ultima volta allo specchio faccio un gran respiro e esco diretta a casa sua. Appena sono sotto lo chiamo e pochi minuti dopo lo vedo scendere ha un' aria un po' ansiosa così lo abbraccio
Io:" andrà tutto bene"
Ale:" grazie amore"
Ci incamminiamo verso il bar e una volta arrivati ci sediamo ad aspettarlo
Ale:" eccolo"