Capitolo 7: The cold touch of fear

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Gli occhi le si aprirono lentamente, accompagnati dal rumore del pubblico che applaudiva.
"Dove... sono...?" mormorò dolorosamente, una mano che si toccò il collo dolorante, mentre le immagini cominciarono a rendersi più nitide.
Si sentiva sdraiata, ma non con il corpo sul terreno:
Sembrava più che qualcuno la stesse tenendo tra le braccia.
"R... Ryo?" mormorò, ancora mezza intontita.
Solo quando la vista le tornò, si rese conto che non si trattava dell'uomo che pensava.
Svelta come un gatto, si divincolò dalla sua presa e si mise in una posizione di guardia.
"CHE DIAVOLO-!?"
"Calma, sono solo io..." sospirò il suo 'avversario'.
King spalancò gli occhi quando lo riconobbe:
Era il ragazzo della sera prima, quello che stava sul tetto e con cui aveva scherzato.
"Oh, sei tu..." fece lei, rilassandosi; "Ma che cosa è successo? L'incontro? Com'è andato?"
"Vuoi proprio saperlo?" chiese lui, mettendosi le mani sui fianchi...
Prima di fare un cenno col capo per indicare il ring, dove si stava cercando di mettere tutto a posto per il prossimo incontro.
Lei, tuttavia, non ebbe bisogno di spiegazioni, e si incupì in volto stringendo i pugni.

Jan... perdonami...

"Non c'è vergogna nella sconfitta." mormorò Kismet, richiamando l'attenzione di King; "Non sentirti avvilita se le tue ragioni non sono state abbastanza forti per poter vincere."
Sul viso della barista prese forma un'espressione corrucciata.
"Le mie ragioni, dici... come se ne sapessi qualcosa. L'arroganza certo non ti manca!"
Poi sospirò.
"Beh, non serve a nulla prendersela, suppongo..."
"Anche io ne ho una... e voglio dimostrare che nessuno può giocare più con la mia testa." commentò in risposta Kismet, stringendo il pugno col guanto nero in metallo; "Se potessi, vorrei quasi salire qui ed ora per battermi, senza stare a perdere altro tempo ad aspettare il mio turno."
"La tua testa...?" domandò lei, confusa.
Lui fu sul punto di rispondere, quando sentì i due commentatori che annunciavano l'inizio del round successivo, che avrebbe visto i SEALED contro la squadra comandata da Benimaru Nikaido.
Presto, i due team contendenti si trovarono ai loro posti sul bordo del ring per quella che sarebbe stata l'ultima battaglia della giornata.
"Wow, quanta gente! Mi sento un po' come una celebrità, ci credete?" pigolò il ragazzo dai capelli blu dei SEALED, ovvero Agito Yuuki.
La ragazza con la capigliatura viola coi codini a fusillo e gli occhiali, Mana Kawai, rise divertita.
"Cerca di non lasciare che la celebrità ti dia alla testa, mister Primadonna, anche se sarebbe divertente vederti mazzuolato perché sei accecato dai riflettori."
"Pff, scommetto invece che sono talmente carico da mangiarmi tre avversari in una volta." ribatté Agito con un sorrisetto arrogante.
"Sì, io dico che diventi amico con loro, più che combatterli..." commentò Zenji, il ragazzo dalla pelle abbronzata ed i capelli argentati.
"Oh, no no no!" protestò sorridendo l'altro: "Non è così che funziona.
PRIMA li combatto, e poi divento loro amico!"
Zenji sospirò.
"Come vuoi... buone botte."
"Okay, adesso concentratevi tutti..." li riprese la rappresentante della squadra dai lunghi capelli biondi, Nagi Shishiouka.
"Allora, oh grande caposquadra... qual è il piano?" chiese Mana, mentre scrutava la squadra avversaria, perlopiù soffermandosi su quel bel tipo con capelli biondi e magliettina attillata che stava a capo del team.
"Farò io da striker..." rispose allora Nagi, nella più completa serietà; "Agito, vai per primo. Mana sarà la seconda ad andare e Zenji l'ultimo."
Zenji spalancò la bocca, mentre con la testa andava più volte da Agito a Nagi.
"Questo imbecille, per primo?!"
"Ehi, mister mafioso! Non prendermi sottogamba, potrei sorprenderti..." ribadì l'altro ragazzo con un sorrisetto furbo.
Una volta che Agito fece un simpatico saltello per salire sul ring e chiamare i tifosi con un gran saluto, Zenji cominciò a grattarsi la testa con aria dubbiosa.
"Siamo messi bene..."
"Ma potrebbe rivelarsi una strategia vincente, no?" chiese la giovane Mana; "Abbassiamo abbastanza la guardia ai nostri avversari e li colpiamo..."
Dal canto loro, la squadra di Benimaru aveva deciso di mandare avanti per primo Shingo, con Benimaru secondo e Lin terzo.
Seth avrebbe agito come striker.
Agito osservò il ragazzo giapponese suo coetaneo con cui avrebbe combattuto, mentre lui alzò deciso il pugno, dichiarando:
"Se non temi la lucentezza di questo sole, fatti avanti!"
"Altrettanto!" rispose con una risatina Agito, mettendosi in una posa di guardia, quasi divertito.
Yabuki andò su tutte le furie.
"Ma che fai, prendi in giro la scuola Kusanagi?! Non ti azzardare a prendere in giro il maestro, o dovrai vedertela con me!"
Il ragazzo dai capelli blu fece spallucce.
"Bon, abbiamo capito, sei una testa calda!"
"Round 1! COMBATTETE!" esclamò allora Neo, dando inizio all'ultimo incontro...
Con Shingo che non perse subito tempo, lanciandosi addosso ad Agito:
"SHINGO-KICK!"
Il suo piede, tuttavia, colpì solo aria, poiché il suo sfidante si era volatilizzato, trasformadosi in una nuvola di energia violacea.
"Ma cosa...?! E scomparso?!"
"Lo so! Riesci a crederci...?" gli sussurrò Agito, ricomparso magicamente alle sue spalle.
"Ma-?!"
Cercando di girarsi velocemente per contrattaccare, provò a colpirlo con un pugno...
Quando cadde per terra per via di uno sgambetto da parte di Agito, rovinando con la faccia sul ring.
Il pubblico non poté fare a meno di avere uno scoppio di ilarità per il buffo verso che fece Shingo cadendo a terra, e per la reazione di Agito, che si girò verso il pubblico facendo l'inchino e mandando bacetti.
"Maledetto... questa me la paghi!" lo riprese irritato Shingo, alzandosi in piedi di scatto...
E preparandosi per colpirlo alle spalle con un altro dei suoi patentati Shingo-kick.
Agito, tuttavia, non sembrò neanche curarsene, e quando l'avversario gli arrivò addosso, sparì nuovamente.
L'unica differenza fu che stavolta, dopo essergli riapparso alle spalle, gli diede un calcio rotante dritto in testa, facendolo nuovamente rovinare a terra.
Il pubblico applaudì il gesto di Yuuki, che tornò a salutarlo con aria felice.
"Grazie! Grazie mille! Ci sono fino alla fine, anche per gli autografi!"
"Smettila di fare il pagliaccio, coglione! Non siamo qui per dare spettacolo!" gridò Zenji, dopo essersi alzato in piedi.
"Ma che dici? Questo è uno spettacolo! O no?"
"Agito. Non giocare, sconfiggilo!" esclamò Nagi dal suo posto, accavallando le gambe.
Yuuki si imbronciò di colpo.
"Cacchio, quanta serietà... va bene, va bene. Però un giorno dovreste imparare a rilassarvi un po'!"
Al che, sparì nuovamente...
E riapparì accanto all'avversario appena risvegliatosi per un colpo netto allo stomaco.
La bocca di Shingo si spalancò a "O", mentre cadeva lentamente per terra con aria dolorante.
"Oooh, Yabuki é a terra! E non dà segni di ripresa!" gridò Neo.
"Che la new entry, Agito Yuuki si sia già aggiudicato il primo round con una vittoria perfetta?" aggiunse Geo.
"L'allievo di Kusanagi si fa sorprendere talmente tanto?" chiese Neo; "Oppure è lo stile di Agito a lasciarlo sconcertato?'
Kismet fissò assieme a King il pavoneggiarsi buffo di quel tipo dai capelli blu e rimase dubbioso sui poteri che aveva appena dimostrato.
"Si teletrasporta da una zona all'altra a suo piacimento..." mormorò; "Uno come lui sarà difficile provare a sorprenderlo."
Dal suo posto, Sayaka poté notare che Athena aveva improvvisamente smesso di parlare e scherzare con le sue compagne, facendosi seriamente preoccupata.
"Non c'é dubbio... le abilità di quel ragazzo..." mormorò la giovane dai capelli color ametista.
L'altra finì la frase dell'amica/rivale.
"... Sono di natura psichica, vero?"
"Già... ma come l'hai capito?"
"Ho anch'io poteri psichici come voi." rispose la Maizono con la massima serietà...
Per poi sorridere.
"O forse ho solo un ottimo intuito!"

The King of Fighters: The Darkest LightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora