Epilogo

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In tutta la terra, le trasmissioni furono interrotte a causa della perdita di segnale.
Anche nello stadio in rovina, gli altri lottatori stavano decidendo di muoversi verso la zona dove sarebbe caduta la stazione per andare a dare una mano.
"Ma, secondo voi, è possibile che si siano salvati? Tra il rientro nell'atmosfera e la caduta in mare, non credo qualcosa possa sopravvivere..." ansimò Choi, costretto a prendere parte al salvataggio da Kim.
"Dubito fortemente che persone come loro siano state eliminate in questa maniera! Mi rifiuto di crederci!" rispose lo stesso Kaphwan.
"Lo penso anche io... Dio non può abbandonarli tutti così..." aggiunse Lucille con un'aria di pura tristezza.
"Sarebbe un vero peccato se crepassero in quella maniera, dopo aver combattuto come delle tigri." commentò Ralf.
Tuttavia chi aveva una notevole dimestichezza con l'aura, sembravano come in attesa di qualcosa.
Girandosi verso il vecchio maestro Chin, Athena aggrottò le sopracciglia.
"Maestro... anche tu...?"
Lui emise solo un mormorio di risposta.
"Ci siamo... levatevi, se non volete essere travolti." commentò con fare teso una Kurenai che si era ripresa dallo shock precedente, a causa della suonata di trombe di Kismet.
Prima di poter fare domande, fu allora che tutti quanti i lottatori la videro:
Una foschia viola apparire sopra uno degli scogli della spiaggia artificiale, da cui vi apparvero tutti quanti i 'vincitori' di quell'edizione del torneo dall'impegnativo scontro finale contro Igniz.

"Che viaggio! Sembrava di essere delle nuvole!" esclamò Angel, contenta di essere sana e salva.
"Alla fine ci siamo riusciti...siamo liberi." commentò K' mentre fissava il cielo azzurro e la stazione spaziale di NESTS, che era oramai un'enorme rottame fumante in rotta di collisione con l'oceano a largo di quelle acque.
"Sembra che ti dobbiamo favore grande come una casa... amico." disse sorridendo Hime ad Agito.
Il ragazzo, tuttavia, non aveva gli occhi ben allineati e continuava a fare un buffo movimento con le labbra, passandoci velocemente sopra l'indice, come se fosse acqua che ribolliva.
"Eccolo che comincia... purtroppo, quando usiamo troppo i nostri poteri, andiamo di matto per dirla breve." commentò con un lungo sospiro Nagi, mentre Yuuki si era messo anche a ridacchiare e cantare un ritornello:
"Tanti Noci di Cocco splendide per me! Piccole o grosse non fanno differenza! L'importante e tastarle!"
Angel lo guardò e ridacchiò con un'espressione impertinente.
"Ooooh, quindi ti piacciono le noci di cocco eh? Vediamo cosa pensi di QUESTE!"
Detto questo, si slacciò il giubbotto nero, mettendo a nudo l'ampio davanzale coperto solo da uno striminzito reggiseno scuro.
Prese la testa di Agito e la spinse con forza in mezzo ai suoi voluminosi seni.
"TANTE NOCI DI COCCO SPLENDIDE!" esclamò tutto contento Agito, fremendo tutto mentre si sentiva strozzare da quel gesto.
"Ehehe... ti piace, eh? Certo che ti piace!" miagolò la ragazza dai capelli argentati mentre faceva segno agli altri di dargli una bella botta in testa mentre era distratto.
Senza farselo ripetere due volte, fu K9999 a metterlo a terra con un secco manrovescio sulla nuca con aria irritata.
Il ragazzo dai capelli blu ci mancò poco che cadesse in acqua, salvandosi solo perché Kula e Whip lo ressero in tempo.
Angel intanto se la rideva di gusto.
"Sei un elemento discutibile..." la riprese Diana con uno sguardo irritato.
"Discutibile? Nah, sono solo me stessa! Una diciannovenne bricconcella come tante!" rispose divertita la platinata; "E poi, non potete lamentarvi del risultato, no?"
"Suppongo..." mormorò Nagi, ripescando il suo compagno velocemente, mentre Zenji stava guardando altrove con disgusto e Mana se la ridacchiava.

Nella discussione, si unirono quasi subito il resto dei combattenti che, una volta scoperto che tutti loro ce l'avevano fatti, erano corsi velocemente fuori dallo stadio in rovina per andare da loro.
"Stati tutti bene?" domandò Gozu, avvicinandosi al gruppo rapidamente, mentre Seiko era arrivata per apprestarsi nelle sue medicazioni.
"Per un attimo, pensavamo foste belli che spacciati, ma dovevamo saperlo che ce l'avreste fatta!" aggiunse Terry con un sorriso rassicurante.
"Bah, almeno tutta questa storia di NESTS è finita e devo smetterla di preoccuparmici..." commentò K', mettendosi a posto gli occhiali.
K9999 si schiarì la voce.
"E noi che siamo?! Scarafaggi?!"
"Ehm... noi siamo di NESTS tutto sommato, no? Quindi, uhhh... che facciamo a questo punto?" fece Angel, accavallando le gambe e incrociando le braccia dietro la testa.
"Un'organizzazione senza più quartier generale?" ribatté Kismet, indicando poi in lontananza le macerie della stazione spaziale galleggianti in mezzo al mare.
"Non avremo più un quartier generale, ma possiamo sempre ricostruirlo e ripartire da zero, finché siamo vivi! E poi—"
Diana si interruppe quando si accorse che Kula la stava guardando con aria da cucciola.
"Io ho finito con l'immischiarmi con NESTS, quindi sono a posto così..." rispose l'ex Anti-K'; "Piuttosto, dov'è la vincita?"
Maxima si grattò la guancia con un sorrisetto ebete.
"Ehm... lo sponsor era NESTS, giusto? E ora NESTS é un relitto in fondo al mare, giusto? Mi sa tanto che anche la vincita..."
Sia Mondo che Hime ebbero un fremito d'ira sul proprio viso, e sul volto di King apparve uno strano tic frenetico e nervoso.
"Niente... soldi...?"
"La... la crociera... niente crociera...? La-la-la crociera...?" riuscì solo a biascicare la francese...
Per poi lasciarsi cadere in acqua.
Tutti fissarono sbigottiti quel gesto...
Finché Kismet non ridacchiò con gli occhi chiusi.
"La... recupero io..."
Detto ciò, si tuffò a sua volta per andare a ripescare King.
Buffamente, riemerse pochi secondi dopo da sola, stando a pancia in su e facendo la morta a galla con gli occhi smorti e un sorrisetto affranto.
Kismet, fissandola a galla con aria dubbiosa, cercò forzatamente di mostrare un sorriso.
"Eeeehm... starà così per un po'."
"Io ancora non ci credo!" esclamò Mondo, stringendo i pugni; "Siamo i campioni ma non abbiamo soldi! MALEDIZIONE!"
Dopodiché, per raffreddarsi, si buttò a sua volta in acqua.
A Michitaka gli venne un lampo di genio e, con un sorrisetto bastardo, andò verso i campioni...
Per poi dire ad alta voce:
"Non vi preoccupate! Il Primo Ministro Kirumi Tojo è disposto a pagare la cifra patuita da NESTS per i vincitori del King Of Fighters!"
Benimaru sbatté le palpebre e si scostò una ciocca di capelli dorati dal viso.
"Ma credevo che quella somma fosse promessa solo al team giapponese a patto che vincesse il torneo... cosa che... beh... non è successa!"
"Ma qualcuno ha salvato il mondo! Quindi fate voi due calcoli!" esclamò Bandou con fare tranquillo.
"Non lo so... mi sembra sbagliato prendere soldi da lei..." bofonchiò Hime.
"... Ah, quindi ti va bene invece accettare soldi da NESTS?" ribadì Whip con aria altezzosa.
"Beh..."
La rossina non riuscì a rispondere del tutto, restando dubbiosa sulla domanda della ragazza.
"Posso già immaginarmela la faccia di quell'ochetta sbologna-assegni!" rise sonoramente Kira, mentre Lucille si avvicinò timidamente al gruppo di sopravvissuti per chiedere cosa ne fosse stato della sorella se ne sapessero qualcosa.
Non appena uscito dall'acqua, Kismet cercò di trovare le parole giuste per dirlo a Lucille.
"Ascolta, Lucille... sorella Nunnaly, lei..."
Non ci fu bisogno di aggiungere altro.
L'espressione della biondina palesava che aveva ben capito cosa fosse accaduto.
Si portò una mano sul crocifisso che portava appeso al collo e, con estremo rammarico e la voce tremante, disse:
"... Avevo il sentore... che non sarebbe più tornata..."
"Ho provato con tutte le mie forze... mi dispiace..." mormorò affranto Kismet; "E' morta credendo in me... in tutti noi."
Kira strinse dolorosamente gli occhi e i denti, e abbassò la testa con un gemito soffocato.
La sorella era stata la prima persona a credere veramente in lui e a non vederlo solo come un mostro o un rifiuto della società... e ora non aveva più modo di sdebitarsi con lei.
"Kira..." mormorò Lucille, le sue mani ancora strette sul crocifisso; "Io...voglio portare avanti la sua visione... e salvare tutti coloro che hanno sofferto a causa di NESTS..."
Il ragazzo rimase silenzioso davanti a quel sogno di Lucille e sospirò pesantemente, mettendosi le mani sui fianchi.
"Lu... resterò a darti una mano fino alla fine. Magari è questo che voleva sorella."
Un sorriso colmo di tristezza attraversò il viso della bionda. Una rarità davvero, considerando l'abituale freddezza della giovane. "Kira... grazie..."
K9999, a sua volta, fece per camminare subito dopo via da lì.
"Basta, mi sono stancato. Me ne vado..."
"E dove vorresti andare, scusa? Ti ricordo che siamo senza casa e senza lavoro! Oddio, una col mio corpo i soldi li trova facilmente!" lo riprese Angel, per poi guardarsi in giro e vedere come reagivano tutti a quel suo commento.
"Ma cosa avete pensato, voialtri, miao? Volevo dire che, con la forza che ha, la grande Angel può fare tutto quanto."
Detto ciò, saltellò dietro a K9999 che, camminando via, girò un attimo la testa per fissare i suoi due 'rivali':
"Ascoltatemi bene, voi due... non tirate un sospiro di sollievo ora che la NESTS non c'è più. Dimostrerò comunque un giorno di essere migliore di voi!"
"Non me ne frega un cazzo delle tue fissazioni. Io ho chiuso con queste merdate. D'ora in poi penso solo a me, e la prima cosa che voglio è mettermi a sdraiarmi davanti alla TV e mangiare carne secca tutto il giorno!" fu la risposta pagata di K'.
K9999 si girò stizzito per un mezzo secondo.
"A ripensarci, farei prima a farti secco qui ed ora, così il mio unico problema sarebbe l'ex scarto!"
"Io non ti fermo..." commentò Whip, guardando altrove.
"SMETTETELA!"
Il grido venne da Kula, che li guardò tutti con aria di rimprovero.
"Perché invece non cerchiamo di convivere tutti insieme?"
Sia K9999, che Kismet e K' la fissarono per mezzo secondo con la bocca leggermente spalancata...
Prima di essere ammoniti anche dallo sguardo di rimprovero di Diana.
"E poi non l'avevate promesso? Che una volta finito tutto saremmo stati tutti insieme per sempre?" continuò la ragazzina.
Diana andò con lo sguardo su K' e Kismet.
"Ah, l'avete promesso, eh?"
K' si mise una mano sul viso.
"Ah... è vero..."
"Oh, io non ho promesso nulla. Ciao."
Con quelle parole, K9999 fece per andarsene di fretta e furia.
Angel lo chiamò e gli sgambettò dietro allegramente.
Diana scosse la testa.
"Quei due non cambieranno mai. Allora, me la spiegate questa storia del vivere insieme? Non avrete mica fatto qualcosa di illecito alla piccola Kula, vero?"
"Non le abbiamo torto nemmeno un capello..." rispose K', spiegando il motivo di quella promessa, in maniera molto breve ma dettagliata.
Il viso di Diana si rilassò, e inteneritasi, chiese a Kula:
"Perché non mi hai detto niente...?"
"E come potevo? Tu e Foxy li odiavate entrambi!" si giustificò la piccola.
"Io avrei un posto dove tornare, Kula..." commentò in risposta Kismet, incrociando le braccia; "Ma mi terrò in contatto, comunque."
Sia Kula che Lucille ebbero una reazione simile di delusione.
"L...Lu... non vorrai mica tenere queste teste di minchia con noi alla fattoria, spero!" sussurrò Kira alla compagna in preda ai sudori freddi
"Non si può non occuparcene. L'avrebbe fatto anche Sorella." commentò lei in risposta.
Il giovane uomo sospirò rumorosamente.
"E va bene. Verranno con noi ad Angel Acres. Ma se pensate che vitto e alloggio siano gratis, beh, avrete una bella sorpresina ad attendervi! I paraculi fancazzisti non ci piacciono!"
K' lo fisso come se avesse appena detto un'eresia.
"Passo, grazie..."
Ignorandolo completamente, Maxima dichiarò con le mani sui fianchi.
"Vita bucolica, eh? Io ci sto! Potrebbe essere divertente, in fin dei conti!"
Whip guardò altrove.
"Ehm... credo che, tra un po', dovrò tornare a lavorare per il Comandante."
Kula fu di tutt'altro parere.
"Che bello! Kula ha sempre voluto vedere la campagna! Con le mucche, e le pecorelle, e le caprette, e i maialini, e le gallinelle coi pulcini, e gli asinelli, e..."
"Ma non vuoi andare a vedere l'apicoltura di Foxy?" chiese Diana alla piccolina; "Gliel'avevamo promesso."
"Oh... è vero..." mormorò lei con la voce di una bambina che doveva tornare a casa e smettere di giocare con gli amichetti perché si era fatto tardi; "Però ci tengo a venire in campagna da voi, okay?"
Lucille sorrise ad occhi chiusi.
"Potete venire quando volete. Le porte saranno sempre aperte."
"Tranne lo stramboide in arancione! Quello può andare a fare in culo per quel che vale!" aggiunse Kira...
Prima di ricevere uno scappellotto da parte della compagna.
"OUCH! Sai, stai diventando un po' troppo simile a tua sorella..."
"Quindi... suppongo che comunque la crociera non ce la leva nessuno..." commentò allora Kismet all'orecchio di King; "Abbiamo la vincita."
La vita tornò negli occhi della barista.
"Hai sentito, Jan?! Andiamo in crociera tutti insieme! Noi, Kismet, e tutti gli altri!"
"Evviva!"
Jan si gettò fra le braccia della sorella e di Kismet, con Hime e Mondo che saltarono dalla felicità, pensando già alla vacanza in arrivo.
K' gli si avvicinò con le mani in tasca e un buffo sogghigno.
"Una vacanza tutto compreso, pagata da quella stronza tira-assegni? Che posso dire? Venduto..."
Maxima fu raggiante.
"Molto bene! Vado a preparare i bagagli! Ho già un paio di camicie niente male per fare pendant!"
L'amico più giovane ebbe un fremito per tutto il corpo.
"... Maxima... non saranno mica quelle schifose camicie hawaiane che penso, eh?"
"Ehi! Cosa c'è di strano con quelle camicie! Ti ho anche comprato un paio di speedo con un tema niente male!"
"K'... in speedo...?" mormorò Diana con un lieve rossore, mentre le altre ragazze reagirono in maniera imbarazzata o ridacchiando al prospetto.
Anche Jan ridacchiò in maniera sorniona, battendo un gomito sul fianco del ragazzo.
"Su col morale. Sarai un buon eye candy per le signorine."
"Come? Diventa una caramella?!" chiese Kula; "K' bello come una caramella?"
"Ma quale caramella e caramella di Egitto?! E comunque, non ho intenzione di fare il bello per un manipolo di donnette! Io la crociera la faccio solo perché voglio mettere il culo a sedere, okay?!"
"Fai come ti pare." ribatté Kismet, alzando le spalle e ridacchiando...
Prima di pensarci attentamente e sospirare.
"Ah, vero... non sono mai andato al mare o in altri posti in costume... suppongo di sentirmi imbarazzato al prospetto."
"Eeeh? Non è possibile!" esclamò Jan, quasi capitombolandosi; "Mai una volta? Nemmeno una? Eppure non hai viaggiato tanto?"
"Sì, ma mai mi sono fermato in qualche luogo a rilassarmi. Figurati se mi sono mai potuto permettere una vacanza." continuò l'ex membro NESTS, sospirando.
Agito gli mise un braccio intorno alla spalla.
"Le cose stanno per cambiare! Avremo la vacanza migliore del mondo, del genere che non hai mai avuto modo di goderti!"
"Spiacente, Agito, ma noi non ci andremo." replicò Nagi, facendo spallucce.
"EH?!"
Tutti i membri del team SEALED fissarono la loro caposquadra con un'espressione basita.
"Ma... ma-ma-ma-ma-!" cercò di replicare Zenji.
"Niente ma... la nostra missione non è finita!"
"Ma siamo fra i finalisti! E una mademoiselle ha bisogno della sua tintarella, prima che l'estate finisca!" protestò Mana.
"Andremo in vacanza quando finiremo la missione... non prima di allora." ribatté Nagi, non accettando alcuna discussione.
"Missione? E che missione avreste?" domandò Hime, smettendo di ballare con Mondo.
"Avete presente che al torneo c'era un lottatore che si faceva chiamare "T"? Ecco... è lui il nostro obiettivo, dobbiamo catturarlo e riportarlo indietro." rispose Nagi con tono serio.
"Così come noi siamo sulle tracce degli altri membri del team Z, di cui quell'uomo fa parte.
Se li lasciassimo incustoditi, non abbiamo idea di cosa potrebbe accadere." disse Munakata, infilandosi nel discorso.
"A quanto pare, abbiamo una missione in comune...che ne dite di creare un alleanza temporanea?" propose Heidern.
Al che, Ralf schioccò le dita in bella vista davanti a Clark, già pregustatosi una bella vacanza tutta offerta.
"Quindi, abbiamo un'altra missione... mi sto pregustando la lauta ricompensa che riceverò." commentò con un sorriso la Livingston, mentre faceva un grattino nella zona del collo al suo falco.
Anche il Team Knowledge rimase soddisfatto dalla scena che stavano vedendo.
"Qui abbiamo finito... direi che è tempo di andare a incontrarmi con Alba." disse Kurenai con tono soddisfatto, mentre Michitaka rimase a guardare Xiao Lon.
"Vuoi venire a casa mia nella sua tranquillità? Oppure vuoi andare da qualche parte?"
A Xiao Lon venne un'idea migliore:
"Possiamo... beh, farci una vacanza pure noi?"
"Capisco... vuoi andare anche tu in crociera. Va bene dai, una sana e rilassante vacanza assieme può farci solo bene, dopo quello che abbiamo passato." rispose Michitaka con fare convinto.
"Fantastico! Sarà come un'enorme festa!" esultò Jan al prospetto di una vacanza con così tante persone...
E soprattutto belle ragazze in bikini.
K' si schiaffò una mano in faccia.
"Addio vacanza in santa pace..."
Diana venne squadrata dall'espressione supplicante di Kula e sospirò.
"Suppongo... che potrebbe essere il giusto risarcimento da parte di NESTS per quanto accaduto e per i nostri servigi."
La piccina saltò per la gioia per poi buttarsi intorno al collo della donna.
"Oh, Diana! Sei la migliore al mondo! Ti voglio tanto bene!"
"Sì... okay... va bene, però adesso andiamo, che dobbiamo preparare il necessario." commentò leggermente imbarazzata Diana, mentre c'era Rocky che aveva sulle spalle Foxy ancora addormentata.
"E noi dobbiamo chiedere il compenso al DOLCE Primo Ministro." ridacchiò malignamente Hime.
"Prepariamo già le catene ed il nastro adesivo..." commentò Mondo.
"E come mai?" chiese Kismet.
"Eh, metti che voglia scappare e fotterci in pieno con le mani bucate."
"Quindi é per questo? Solo per questo...? Non per qualche strano... sai... feticismo?" lo punzecchiò Benimaru...
Per poi accorgersi di un particolare:
Fra tutti loro mancavano due persone...
QUEI due.

Iori Yagami e Kyo Kusanagi, infatti, si erano distaccati da tutti gli altri, fissandosi con aria di sfida su una spiaggia non troppo lontano, le onde del mare come unico rumore udibile per entrambi.
"Hai scelto bene la tua tomba, Kusanagi? Perché è qui che verrai sepolto." disse con un mezzo sorriso Iori, mentre si metteva in posizione di guardia.
"Piantala di dire stupidaggini, Yagami. Credo che sia ora di saldare definitivamente questa rottura, qui ed ora."
Con quelle parole, Kyo castò dalla propria mano le sue fiamme color rosso fuoco con un sorrisetto sicuro di sé.
Anche Yagami fece lo stesso, castando le sue tipiche fiamme di color viola.
Le onde erano piccole e leggere, l'aria si fece pesante intorno a loro, le loro orecchie tese pronte a percepire un segno di partenza.
Alla fine, una delle onde fece un rumore più forte...
E entrambi scattarono all'unisono, pronti a cominciare l'ennesima battaglia di una lunga rivalità.

The King of Fighters: The Darkest LightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora