"Ehm... sembra che la situazione si sia risolta... quindi... ecco... suppongo possiamo proseguire con il torneo?" si chiese uno spaesato Geo, che non riusciva a capire più niente di cosa stesse accadendo.
"Presumo di sì...almeno credo... quindi direi di chiamare il Team Knowledge e il Team Future, per l'ultimo scontro della giornata!" esclamò con fare teso Neo.
"Per via della squalifica sia della Squadra di K' che degli Outlaw, chiunque delle due che vincerà questo incontro passerà dritta alla finale contro i SEALED." spiegò subito dopo Geo.
"Quindi siamo già in finale di default, eh? Beh, questo ci facilita di gran lunga il lavoro. Abbiamo praticamente già vinto." si gongolò Zenji all'idea, girandosi verso gli altri.
Tuttavia, tutti quanti i membri della squadra parevano quasi inquieti per quello che era appena successo, e non risposero al commento del giovane dai capelli argentati.
"Finalmente posso fare il mio debutto!" esclamò con fare da spaccone Michitaka Bandou del Team Knowledge, che era già vicino al ring, volenteroso ad andare per primo.
Kurenai sorrise al fratello minore.
"E va bene... dimostra un po' a quei camicettini come combattiamo. Nei casi peggiori, ci siamo io e Tanaka subito dopo."
"Sì! E Gonta fare Striker... non vuole picchiare farmacista... e poi Gonta non volere lei rabbiata..." rispose Gonta, grattandosi la nuca con un sorriso candido e le guance rosse.
Tanaka incrociò le braccia.
"Invero, evitare il risveglio della bestia demoniaca è una priorità... ma non avvilitevi. Presto, il tempo del risveglio dei miei poteri sarà completo."
"Va bene! Allora io vado!" disse con un mezzo sorriso il ragazzo, salendo sul ring...
E facendo cenno al team avversario di farsi avanti.
Juzo Sakakura del Team Future osservò quello che gli parve solo come un piccolo giovinastro sfrontato e ridacchiò con un sorriso bastardo.
"Lascialo a me, Munakata... sarà facile come bere un bicchier d'acqua!"
Kyosuke lo fissò per qualche secondo, sospirando.
"E sia... ma non abbassare la guardia... hai visto di cosa è stata capace una sua compagna."
"Non ti preoccupare... due pugni ben assestati e lo metto a terra, quel galletto." rispose Sakakura mentre faceva scrocchiare le dita delle mani, per poi salire sul ring.
In poco tempo, sui tabelloni erano usciti come erano impostati i due Team con i tre combattenti e il loro striker:
Michitaka, Kurenai e Tanaka per i Knowledge, contro Juzo, Munakata e Gozu per il Team Future.
"Bene, signore e signori! Adesso abbiamo l'ultimo scontro della giornata! Due squadre neofite si sfideranno per ottenere la finale!" esclamò Neo con il suo solito modo di fare.
Dopo essersi scrocchiato il collo, Juzo batté i pugni uno contro l'altro e schernì l'avversario.
"Il King of Fighters non é un gioco! I bimbetti come te dovrebbero mollare ora, se non vogliono farsi male. E io non ho pietà di nessuno, nemmeno di donne e bambini in lacrime!"
"Senti scimmione, la vuoi una banana?" chiese sarcasticamente Michitaka, mentre si era messo in posizione di guardia.
Il sopracciglio del pugile iniziò a fremere nervosamente.
"Non pensare di potermi scappare! Quando avrò finito con te, non rimarrà un cazzo di niente delle tue ossa!"
"Sempre se non sono le tue ossa... mi raccomando, fammi divertire!" esclamò Bandou, tenendo sempre quella aria da spaccone.
"Bene, direi che possiamo dare il via al primo round! COMBATTETE!" esclamò con fare sorridente Neo.
"Non ti darò neanche il tempi di reagire, moccioso!" gridò il pugile, lanciandosi contro il ragazzo, pronto a colpirlo con un gancio destro in corsa...
Ma lui lo schivò con facilità, colpendolo con un rapido pugno sul fianco sinistro.
"Un morso è stato applicato." commentò con fare scherzoso Michitaka.
Juzo non vacillò, ma sembrò irritato da quel suo modo di fare, e si ostinò a riprovare la stessa identica strategia di prima, sebbene non avesse funzionato.
"Sei un disco incantato? Vuoi un secondo morso? Eccoti accontentato."
Mentre diceva quelle parole, il ragazzo lo evitò nuovamente...
Prima di colpirlo sul naso.
Il colpo fu abbastanza forte da farlo barcollare all'indietro, cosa che lo fece arrabbiare ancora di più mentre si puliva il sangue dal naso.
"Ooooh, questa me la godrò... dannato ragazzino!"
Si lanciò nuovamente su Michitaka, stavolta per un uppercut.
"Basta giocare... Scorpion Sting." disse questa volta con uno sguardo serio Bandou, tirando un calcio verso lo stomaco di Juzo con una notevole velocità, schivando anche in quel caso l'attacco del pugile.
Sakakura contorse il viso in una smorfia di dolore a bocca aperta, con un sordo: "Gwah!", per poi cadere all'indietro, dolorante.
"Sakakura, che aveva dato tanti problemi al veterano Joe Higashi, è stato appena steso con pochi colpi precisi!" esclamò Neo, lasciando sbalorditi anche la maggior parte del pubblico.
Juzo tentò di alzarsi subito in piedi, sebbene a fatica.
"Non... non scherzare con me, marmocchio... non posso perdere, qui..."
"Notevole la tua resistenza, ma non sforzarti ulteriormente.
Il veleno che hai in circolo ti farà collassare in una manciata di secondi." disse con un sorriso Michitaka, mentre ritirava la sua aura venefica dalla mano e dal piede con cui lo aveva colpito precedentemente.
"Ma quale veleno e veleno!" ringhiò l'altro, alzandosi; "Io ti-!"
Si bloccò di colpo e, rimasto immobile qualche secondo, si accasciò a terra mantenendo la stessa identica posa e senza cambiare espressione del viso.
"K.O.! Juzo Sakakura non ha più cenno di movimento!" esclamò Neo, decretando come vincitore Michitaka.
"Ora, speriamo che quello non sia letale... non è letale, vero?" chiese Geo al diretto interessato, notando come i tre membri del Team Future compagni di Juzo stessero cercando di capire se fosse diventato una statua, per quanto fosse rigido.
"Nah! Paralizza i muscoli e basta... tra un'oretta si riprenderà." rispose con tono arrogante il ragazzo.
Munakata andò verso il ring e, girandosi, disse semplicemente:
"Kimura..."
"Lo so... lo so..." mormorò lei quasi come uno zombie, lasciando cadere le spalle e inarcando la schiena in avanti con fare rassegnato.
"Certo che sei miracolosa, spaventapasseri." commentò scherzosamente Michitaka, vedendo come la farmacista era intenta a far bere una specie di antidoto a Juzo.
Gozu prese con una mano soltanto lo stecchito Sakakura, prima di portarlo fuori dal ring per permettere a Munakata di prepararsi.
"Tu mi sembri più tosto, nonostante assomigli ad un personaggio principale di un famoso J-RPG." disse con tranquillità Bandou, nonostante il sorriso stampato.
L'altro puntò la katana alla gola di Michitaka.
"Non ho nulla contro di te... ma ho il compito di debellare la disperazione che dilaga... intralciami e te ne pentirai."
"Piano a dove punti il tuo giocattolo... comunque, sei imparentato con la zitella strappa-assegni? Sembra la stessa canzone con parole diverse." chiese il ragazzo, spostando con due dita la lama.
"Non accomunarmi a lei. Io non ricorro a tali biechi espedienti. Io voglio trionfare sul mio nemico e basta." fu la risposta concisa dello spadaccino.
"Okay, capisco... dai divertiamoci, il tuo amico non è stato nemmeno utile come riscaldamento."
Dicendo quelle parole, Michitaka si era rimesso nella sua posizione di guardia con le braccia a penzoloni.
"Non ti permetterò di usare il tuo veleno su di me... ti avverto..." mormorò Munakata, in posizione di guardia.
"Direi che possiamo partire per il secondo round! COMBATTETE!" esclamò Neo, facendo cenno che potevano iniziare l'incontro.
Fu Munakata il primo ad agire, muovendo dal basso verso l'alto la lama e creando un'ondata di energia oscura che fungesse sia da attacco che da barriera.
"Ankouken!"
Michitaka si mise sulla difensiva assorbendo il colpo, per poi contrattaccare con una bolla verde smeraldo che aveva sparato velocemente dalle mani.
"Cobra spit!" esclamò il ragazzo, stupendosi allo stesso tempo del attacco di Kyosuke.
Quest'ultimo schivò la bolla lanciandosi di lato e rotolando...
Per poi tendere un fendente orizzontale diretto alle gambe del suo avversario.
Bandou, capendo la mossa di Munakata, fece un salto abbastanza alto da mettersi in equilibrio sulla lama di lui...
E fare una capriola subito dopo in aria per arrivare dietro al bersaglio, cercando di colpirlo con la mano a forma di artiglio.
Il platinato schivò il colpo a malapena, non riuscendo ad evitare che gli sfiorasse la spalla, stracciandogli i vestiti.
Poi, balzò all'indietro per prendere le distanze dal giovane Bandou
"Non male, non male...alziamo leggermente il livello della sfida." commentò tutto sorridente Michitaka, per poi partire a tutta velocità contro Munakata.
Sparì all'improvviso a pochi centimetri da un successivo fendente del platinato...
Per poi riapparire con il pugno teso in avanti.
Con velocità sovrumana, scomparì nuovamente...
Per poi riapparire dall'altro lato, stavolta con un calcio teso.
Subito dopo un terzo colpo simile, diede le spalle allo spadaccino, cacciando un urlo.
Quando gridò, Munakata venne ricoperto da quell'aura violastra velenosa scaturita dal giovane e, con un grido strozzato, finì per essere spedito in aria.
"Maledizione!"
Dopo pochi secondi, cadde a terra, perdendo la katana.
Kurenai rimase sorpresa, ma sorrise subito dopo.
"Le tre fasi del predatore... non credevo che fosse in grado di eseguirla.
Deve essersi impegnato a riprodurre la mossa che usava nostra madre, quando partecipava ai tornei di lotta."
"Direi che è tempo di buttare fuori il tuo giocattolo preferito, così vediamo come te la cavi a mani nude... non sforzarti a parlare, ho paralizzato le tue corde vocali, così non potrai chiamare spaventapasseri." commentò con fare serio Michitaka, mentre aveva preso in mano l'arma di Kyosuke...
E l'aveva lanciata fuori dal ring, abbastanza lontano da poter concludere lo scontro senza rotture.
Kyosuke, ancora mezzo stordito, tentò di parlare, ma la voce non gli uscì, cosa che gli fece portare una mano alla gola.
Strinse allora i denti e cercò di rimettersi in piedi, la vista che gli si offuscava a intervalli irregolari.
"Sua sorella è terribile, ma neanche suo fratello e da meno... potevamo rischiare di beccarci loro se vincevamo l'incontro precedente." commentò Andy Bogard, che era rimasto insieme al Team Fatal Fury a guardare gli scontri.
"Tipo interessante... heheh... vederlo in azione mi fa ribollire il sangue!" dichiarò passionalmente Joe, completamente catturato da quello scontro.
"Pensate che siano dei pochi di buono? Lo sembrano davvero..." commentò Mai, venuta a guardare il torneo insieme al suo Andy, approfittando della cosa per stare un po' col suo amore.
"Se non proviamo a conoscerli, come facciamo a saperlo?" rispose Terry con tono calmo, mentre fissava anche lui lo scontro.
"Va tutto bene." rispose il fratello minore; "Nonostante il loro stile di lotta, non avverto in loro nessun intento malizioso... neanche in quell'uomo con il cappotto oscuro."
"Beh, suppongo sia un sollievo. Certo, mi preoccupa più quello che ho visto nell'incontro precedente." commentò con un sospiro Blue Mary.
"In effetti, è stato qualcosa di devastante... mi auguro solo che venga tutto sistemato." commentò Andy con fare preoccupato.
"Avanti in piedi! Hai per caso finito le pile Duracell?" chiese Michitaka a Kyosuke che nel frattempo, era stato messo a terra ancora una volta.
"Non ti arrendere, Munakata! Non farti mettere sotto da quello sbarbatello del cazzo!" gli gridò Juzo che, ripresosi, sembrava molto in pena per il suo caposquadra, forse anche troppo.
"Inutile che fai la cheerleader... ha subito la tua stessa sorte, quindi mettiti il cuore in pace." commentò Bandou con fare provocatorio.
Nonostante facesse fatica a respirare e non avesse quasi più controllo sui suoi muscoli, Kyosuke fece il possibile per non lasciarsi sconfiggere e, sebbene malfermo e barcollante, si rimise laboriosamente in piedi.
"Quanto non sopporto le persone troppo testarde..." commentò il suo sfidante.
Camminò velocemente fino ad arrivare a pochi centimetri dal viso di Munakata...
Per poi tirargli una testata di quelle secche sulla fronte.
L'uomo barcollò e cadde sulla schiena, ma voleva ancora insistere sul rialzarsi, sebbene con sempre più fatica.
La vista gli era diventata ancora più sfocata, e i suoni completamente ovattati, fatta eccezione per l'assordante e chiarissimo pulsare del suo cuore nelle orecchie.
"Combatti con la pura forza di volontà, oramai... però ora, da bravo... vai fuori dai coglioni!" esclamò con fare seccato Michitaka, tirandogli un pugno sulla bocca dello stomaco...
Per poi sollevarlo di peso e buttarlo fuori dal ring in maniera aggressiva.
Un "Ouuugh..." si alzò dalla folla, e anche i pochi combattenti rimasti a guardare ebbero una simile reazione.
Gli altri del Team Future andarono subito in soccorso del loro capo, che sembrava versare davvero male.
"Munakata! Si riprenda, la prego!" si avvicinò di corsa Seiko Kimura, tutta quanta preoccupata per Kyosuke.
"Senza parole! Lo scontro sta andando praticamente a senso unico! Nessuno del Team Future riesce a scalfire gli attacchi di Michitaka dei Knowledge. Che abbiamo già trovato i contendenti per le finali?" chiese Neo.
"Aspetta a dirlo, amico mio. Non dimenticare che il team Future ha ancora il suo combattente più formidabile nella manica, quello che è riuscito a farla in barba persino al grande Terry Bogard in persona!"
"Ma riuscirà a sconfiggere l'intero team Knowledge da solo?"
"Bene... adesso abbiamo il Minotauro uscito dal labirinto... " esclamò con fare scherzoso Michitaka...
Prima che timidamente, Geo non commentò:
"Ehm... cercate solo di non distruggere il ring... specialmente lei, signor Gozu. Il suo ultimo scontro è stato alquanto... ehm... distruttivo."
Great Gozu, chiamato in causa, incrociò le braccia con una grossa risata.
"Non si può impedire al toro di fare qualcosa che è solito non poter evitare... e non ho intenzione di limitare le mie forze contro un avversario simile."
Con quelle parole, il wrestler saltò sul ring, atterrando con un gran tonfo.
Il povero commentatore con gli occhiali si mise le mani nei capelli al prospetto di un'ennesima distruzione del ring.
"La direzione ci ucciderà. Neo... siamo spacciati..." piagnucolò.
Solo allora Gozu si mise in posizione, pronto per combattere.
"Le tue abilità sono interessanti, ragazzo... lascia che io, il CAMPIONE, possa assaggiare il frutto di tutto il tuo impegno."
"Occhio Minotauro, che potresti rimanerci avvelenato come gli altri tuoi due compagni di viaggio." gli rispose con tono scherzoso Michitaka, mettendosi anche lui in posizione di guardia.
Gozu non si lasciò intimorire.
Con una posa plastica in cui flesse i muscoli, dichiarò:
"Potresti scoprire che questo 'Minotauro' ha un fisico più resistente degli altri! QUINDI COMBATTI PURE SENZA REMORE!"
"Bene... potete cominciare con il terzo round! COMBATTETE!" esclamò Neo, dando il via allo scontro.
"Senza remore? Ricevuto!" disse con tono calmo il ragazzo, scattando verso il suo avversario con le mani ad artiglio per cercare di colpirlo alle gambe e sfruttando la sua velocità.
Lo colpì in pieno, ma fu come colpire un blocco di cemento:
Non ottenne il minimo risultato.
"Tutto qui?" chiese lui, restando fermo in quella posizione di guardia iniziale.
"Devo ricalibrare i colpi... non sempre trovo avversari della tua stazza." rispose Michitaka con un sorriso...
Per poi ripartire all'attacco con fare molto più serio rispetto a prima.
"Komodo Slash!" esclamò il ragazzo...
Usando le mani come artigli per creare dei graffi di energia venefica che colpirono Gozu in pieno.
Gozu incassò il colpo senza retrocedere minimamente...
Anzi, sembrò essersi fatto prendere apposta per poter poi contrattaccare, afferrandolo per il collo nell'incavo del braccio e buttandosi a terra trascinandolo con sé e schiacciandolo di peso.
Sebbene con un gemito di dolore, Michitaka si mise a ridacchiare subito dopo.
"Il Drago di Komodo è famoso per il suo morso, e la tecnica di prima te la sei presa in pieno... quindi, caro il mio torello, ti darò al massimo trenta secondi, poi comincierai ad annaspare finché non cadrai a terra." mormorò, cercando di rimettersi in piedi, sebbene con sforzo.
Il suo avversario, tuttavia, non si fece intimidire.
"Vuol dire solo che ho trenta secondi prima di sbatterti al tappeto."
Gozu saltò in aria pronto per una micidiale gomitata sfonda-ring.
"Mi sa che faremo un bel macello..." commentò il ragazzo, schivando la gomitata di Gozu.
La gomitata creò un polverone che rese difficile vedere l'area circostante.
Quando Michitaka si rese conto di cosa stava accadendo, era troppo tardi:
Gozu uscì dalla nuvola e lo afferrò, stringendolo come una morsa in una presa di sottomissione e impedendogli ogni movimento.
"Fai del tuo peggio! Ho sopportato torture ben peggiori!" commentò Bandou a denti stretti.
"Sappi una cosa, sbarbatello... questo campione non molla la presa... neanche da morto!" disse con voce gutturale il wrestler con la maschera da toro, stringendo sempre di più la sua stretta sul ragazzo fino al punto da renderla quasi ermetica. Qualunque tentativo di liberarsi del giovane Bandou veniva reciprocato da proteste dolorose delle sue ossa.
"Incredibile! Stiamo assistendo ad una prova di forza! Chi cederà per primo?!" esclamò Neo, oramai addirittura in piedi sul tavolo del commentatore e gli occhi spalancati.
"Preparate il piede di porco, ne avrò veramente bisogno a breve." commentò Michitaka con fare seccato con delle sfumature di dolore, mentre si rifiutava di arrendersi.
D'un tratto, gli occhi della maschera da toro si spensero...
E il wrestler chinò il capo, restando in silenzio, immobile, mentre ancora stringeva forte Michitaka nella sua tenaglia:
I 30 secondi erano passati, e Gozu aveva perso i sensi come gli altri due.
"Signore e signori..." commentò mormorando Geo; "Credo che Great Gozu sia svenuto in piedi, come un vero guerriero..."
"E' contabile come K.O.?" chiese Neo, guardando un libretto con sopra scritte delle regole.
"Fanculo le regole! È svenuto! Ed io sono qui fermo immobile senza essermi arreso! Fate voi due conti!" disse con tono rabbioso Michitaka, mentre stava cominciando ad imprecare in maniera molto pesante.
"E dobbiamo dargliela..."
Detto ciò, Neo gridò a gran voce:
"SIGNORE E SIGNORI, ABBIAMO I NOSTRI FINALISTI! Il Team Knowledge batte unilateralmente il Team Future, e si aggiudica le finali contro i SEALED!"
Nonostante la vittoria fosse stata dichiarata, i due non si mossero dal ring, poiché Michitaka era rimasto completamente bloccato in quella presa del wrestler svenuto, che si era fossilizzato in quella posa.
Come risultato, il ragazzo continuò a imprecare come un camionista della Lousiana.
"Gonta, Tanaka, aiutatemi a liberarlo... altrimenti rischiamo che scioglie le braccia di Gozu, pur di liberarsi." disse Kurenai con tono tranquillo, mentre era andata in soccorso di suo fratello.
"Ohimè, la stretta del minotauro è invero disumana... ma nulla che possa reggere la possenza dell'Oscuro Signore..."
Nonostante le parole, Tanaka parlava con voce sforzata mentre cercava di muovere il braccio del lottatore.
"Lasciate fare a Gonta."
Senza scomporsi, il ragazzone afferrò un braccio con la mano...
E lo spostò con la massima delicatezza e senza il minimo sforzo.
Difatti, quando Michitaka riuscì ad uscire da quella situazione, diede una pacca sulla spalla a Gokuhara, e poi dirgli con tono amichevole:
"Grazie mille amico mio, stavo finendo la riserva di insulti che stavo tirando."
"Ecco... riguardo a insulti... forse tu vuole limitare un pochino. Gentiluomo non dire parolacce... anche se Gonta non conoscere buona parte di loro." rispose l'altro tra il timido e il pensieroso.
"Meglio così, fidati... comunque mi sono divertito, e siamo a un passo dalla vittoria." commentò Bandou con fare soddisfatto.
Gundham annuì con aria solenne e le braccia conserte, la bocca e il mento completamente coperti dalla sciarpa.
"Eppure io lo percepisco... forze oscure si muovono per strappare le stelle dal firmamento e farle schiantare in questa città..."
"Spero si trattenghino, allora. Abbiamo ancora un torneo da vincere..." commentò in risposta Kurenai, scuotendo la testa.
Da qualche parte dentro allo stadio, intanto, K' e Kismet si trovavano, assieme ad un Maxima dubbioso, di fronte alla presenza di Heidern, costretti ad essere messi seduti ad un tavolo e circondati dai vari membri degli Ikari.
"Perché voi due siete venuti meno alla parola data?" domandò il militare a braccia conserte e con l'aria severa.
"Parola data? Non RICORDO di aver promesso un cazzo di niente." rispose beffardo il ragazzo dai capelli argentati e la pelle olivastra.
"Mi sembrava chiaro il patto..." continuò tuttavia Heidern; "Se aveste vinto il torneo, allora avremmo cominciato a discutere pacificamente riguardo a quello che entrambi sappiamo su NESTS."
Kismet spalancò entrambi gli occhi.
"Aspetta un attimo... quindi io non ti servivo ad un bel niente, in fondo."
"Al contrario, Kismet. E credimi, avrei mantenuto la parola data liberando sia te che i tuoi compagni, una volta conclusosi tutto quanto.
Certo, nessuno si aspettava che tu tirassi fuori un simile potenziale e agissi di testa tua, rischiando di mandare a monte tutta l'operazione."
"Mi avete solo detto di partecipare al torneo, e nient'altro... l'abbiamo fatto, pensando di dover tenere d'occhio questi due."
Con quelle parole, fece un cenno col capo per indicare sia K' che Maxima.
Heidern annuì.
"Ed era questo l'intento principale, ovviamente."
K' ridacchiò arrogantemente.
"In altre parole, hai assoldato questo idiota per farmi da balia... bella balia davvero, complimenti. Non sapevo che le balie tentassero di uccidere le persone a cui devono badare."
"Ma di che cazzo parli, coglione?! Io non faccio la balia ad un pirla smanioso come te. Ti ho colpito troppo forte, prima?" esclamò irritato Kismet...
Prima di tenersi la testa per un attimo.
"Più va avanti questa storia, più credo di impazzire..."
Heidern si fece pensieroso e andò con lo sguardo da Kismet a K', prima di tornare con gli occhi sul primo.
"Dimmi... Kismet... ricordi quello che hai appena fatto durante il torneo?"
Gli operatori presenti nella stanza cercarono di fermarlo, ma lui disse che sarebbe stato capace di difendersi se si fosse arrivati al peggio.
Il ragazzo strinse gli occhi ed i denti, ancora sorreggendosi la testa.
"No... so solo che ero arrabbiato... come se un fuoco mi consumasse dentro."
"E in preda alla rabbia, hai ignorato tutto e tutti e mi hai attaccato come un coglione...? Hai ragione... sei completamente matto." commentò con aria arrogante K'.
Gli occhi di Kismet si girarono a fissare con rabbia quel tipo che tanto gli dava sui nervi...
E per mezzo secondo l'aura oscura sembrò tornare attorno al suo corpo.
Prima che tuttavia questo accadesse, chiuse nuovamente gli occhi tenendosi la testa.
"No... non voglio... basta..."
Maxima, essendosi fatto un'idea della situazione, si mise fra i due, pregando il compagno di non istigarlo perché sarebbe stato molto pericoloso.
"Avevo qualche sospetto in merito, ma analizzando i tuoi dati, ora ne sono sicuro. Anche tu sei un agente di NESTS.
Questo spiegherebbe perché hai cercato di far fuori lui. Però qualcosa non mi torna. Stando al qui presente Colonnello, l'altro giorno gli hai salvato la vita.
Non sono un genio, ma posso capire che qui c'è qualcosa che non torna."
"Io non ricordo niente del mio passato... un bel niente!" esclamò Kismet; "Heidern mi ha preso dalla mia vita da teppista e ladro e mi ha chiesto di fargli questo favore. Non sapevo nulla di questa NESTS, o chi cazzo fossero."
"Allora spiegami quel guanto... e quel vestiario. Spiegami perché cazzo mi hai attaccato!" insistette K', iniziando seriamente a spazientirsi.
Maxima lo fermò con una mano.
"Aspetta... ne avevo sentito parlare quando facevamo ancora parte di NESTS... avevo sentito di esperimenti falliti, troppo instabili per funzionare, che venivano scartati e abbandonati a morire dopo aver subito un secondo lavaggio del cervello."
"Esperimenti falliti?" chiese Clark, incrociando le braccia.
Whip sembrò incupirsi a quelle parole.
"In questo caso... i miei sospetti iniziali erano confermati."
Ralf sbatté un pugno sul tavolo.
"Dalla storia dei cloni ad esperimenti falliti lasciati a marcire?! Non so ancora chi siano questi fantomatici NESTS, ma giuro che riserverò loro la giusta punizione."
"Punizione... figuriamoci. Voi non sapete nemmeno chi cazzo volete combattere e parlate di punizione. Mi fate ridere..." li schernì K' con un sorriso sprezzante e strafottente.
"Ripetimelo, faccia da sole!" ribatté arrabbiato il Colonnello Jones...
Prima che Clark non si mettesse in mezzo.
"Adesso basta..."
"In ogni caso, sembra che il NESTS non si sia ancora mostrato durante il torneo, se non con quell'ultimo tentativo di assassinio con quella strana ragazza di ghiaccio." continuò allora Heidern.
Anche Maxima si fece pensieroso. "Quella ragazzina... c'era qualcosa in lei che somigliava molto a voi due. Probabilmente siete tutti e tre stati modificati con la stessa matrice, ma a lei hanno dato poteri di ghiaccio? Almeno credo..."
"Conosceva molto bene le mie mosse... troppo bene." commentò allora K'; "Ci ha messo poco a mettermi fuori gioco... ma tu, per qualche strano motivo ti sei fatto valere anche contro di lei, dico bene?" chiese poi a Kismet.
Lui alzò le spalle.
"Per quel che mi ricordi... mi viene solo il momento in cui me la sono trovata tremante ai piedi."
"Aspetta. Non la bevo." si intromise Ralf; "Avevate detto che Kismet doveva essere tipo un esperimento fallito, no? Allora come mai è più potente sia di K' che di quella ragazzina che, stando alla vostra storia, è un sicario geneticamente modificato da NESTS?"
"Forse, se fosse andata proprio come speravano i NESTS, sarebbe stato lui l'arma ideale come sicario... ma lui stesso dice di non ricordarsi nulla dopo ogni singola volta che si manifestano quegli strani poteri." disse allora Whip, mettendosi in mezzo.
Nello stesso momento, a Kismet tornarono in mente le parole della sera scorsa da parte di Foxy...
Ed i ricordi su-
"Zero... e Rebecca..."
"Come scusa?" chiese Heidern, alzando un sopracciglio.
"I nomi Zero... e Rebecca... prima di 'combattere' K', mi sono ricordato di qualcosa.
C'erano due persone, un uomo ed una donna... parlavano di voler gettare via un esperimento fallito, ma questa Rebecca si è rifiutata di farlo, dicendo che avrebbe preferito tradire NESTS..."
Sia Whip che Maxima si sorpresero nel sentire quei nomi, mentre K' non sembrò capire chi fossero.
"Rebecca?" chiese Maxima, sorpreso; "La dottoressa Rebecca Grey?"
Intanto, nei corridoi di quella struttura, una minuta e solitaria suora dai capelli color ambra e gli occhiali si stava aggirando come in cerca di qualcosa... o qualcuno.
Quando una delle guardie cercò di fermarla, disse che se ne sarebbe andata subito e, tirando fuori una busta, disse all'uomo sorridendo:
"Potrebbe gentilmente consegnare questa missiva al Colonnello Heidern?"
Il soldato la prese in una mano, guardandola per qualche secondo.
"Non so chi lei sia, ma sa che dobbiamo controllarla prima, vero?"
La suora fece gli occhi dolci da cucciola.
"Oh, ma deve proprio? É una cosa molto importante e confidenziale che penso sia molto interessante per il Colonnello... e solo per le sue orecchie."
Il soldato, leggermente basito per quell'espressione, deglutì, prima di guardare nuovamente la lettera.
"Gliela passerò... ma lei non può restare qui."
"Oh. Ma certo! É davvero gentilissimo, signore! A presto!"
La donna fece una riverenza e tornò sui suoi passo.
Appena diede le spalle alla guardia, il suo viso si fece incredibilmente serio.
Non posso fare altro. Non dopo che ho tagliato i ponti con loro. Spero che questo almeno mi aiuti ad espiare i miei peccati... e a proteggere LUI...
Una volta fuori, estrasse da sotto la tonaca un cellulare e chiamo qualcuno.
"Sono io. Ho consegnato la lettera. Il nostro 'generale' ha le ore contate. Grazie per l'aiuto, signor piccolo detective."
STAI LEGGENDO
The King of Fighters: The Darkest Light
FanfictionUn campione scomparso... Un'attentato a danno della politica di un fiero paese... Una misteriosa organizzazione dagli scopi sconosciuti... Una lettera che spingerà decine di combattenti a riunirsi nuovamente, mostrando la propria forza. Ma dietro a...