𝟦 𝖣𝗈𝗇'𝗍 𝗅𝖾𝗍 𝗍𝗁𝖾𝗆

409 27 3
                                    

Scattate le sette del mattino le mie dita buttano giù dal comodino la rumorosa sveglia , i miei piedi toccano il fresco pavimento e la mia testa sbuca fuori dalle confortevoli coperte prima che possa correre verso il bagno dove , lavatomi
velocemente , indosso dei semplici jeans ed una felpa dal colore della panna montata , abbinandoci delle scarpe del medesimo tono per poi spazzolare i denti e mettere in ordine i capelli , facendo infine scivolare nello zaino il materiale di cui oggi avrò bisogno e che , raggiunta la scuola , probabilmente lascerò all'interno dell'armadietto assegnatomi ed il quale è situato fortemente proprio accanto a quello di Jimin.
Consumata un'abbondante colazione e salutati mio fratello ed i miei genitori , esco poi di casa incamminandomi verso quella che dal Lunedì al Venerdì sarà la mia costante destinazione per poi spaventarmi , sussultare e congelarmi sul posto nel momento in cui due mani mi si posano sugli occhi , privandomi per qualche secondo della vista.
' Indovina chi sono. '
' Gesù , Jimin , stavo per avere un infarto. '
' Ops , colpa mia. '
Pronuncia la breve frase ridacchiando.
' Perdonami , non volevo spaventarti.
Dov'è che corri ? '
' A scuola ? '
Rispondo con fare ovvio ed espressione confusa.
' Oggi le lezioni inizieranno con un'ora di ritardo , lo avevi dimenticato ?
Lo ha annunciato ieri la preside tramite gli altoparlanti della mensa e dei corridoi. '
Spiega informandomi del fatto che sia stata riscontrata una problematica riguardante la suddivisione degli studenti i quali sono erroneamente stati suddivisi in classi troppo o poco affollate.
' Non ho sentito nulla , dev'essere successo quando sono andato a cambiarmi. '
' Scusami se non te l'ho detto , pensavo lo sapessi. '
' Tranquillo , non è colpa tua.
E poi meglio così , no ?
A proposito , tu dov'è che corri ? '
Lo rassicuro ripetendogli in seguito la stessa domanda che era stato lui a pormi in precedenza.
' Ho appuntamento con Yoongi tra dieci minuti , mi ha chiesto di vederci in caffetteria e bere qualcosa insieme prima che suoni la campanella.
Perchè non ti unisci a noi ? '
' Non vorrei disturbarvi , posso aspettare in cortile , davvero. '
' Nessun disturbo , e poi non è un vero e proprio appuntamento , dai , non farti
pregare. '
' Se la metti così. '
Affermo imitando il suo sorriso nel momento in cui mi circonda col braccio destro le spalle , proseguendo il cammino verso un luogo a me non ancora noto.

🪴

' È ancora molto lontano ? '
Domando già annoiato dopo a malapena dieci minuti.
' Siamo appena arrivati , brontolone , ecco yoon. '
Dice indicando con un cenno del capo il menta messosi già comodo al di sopra di una delle tante scale in marmo del locale il quale , dall'esterno , sembra parecchio carino , mi soprende il fatto di non averlo mai notato nonostante sia situato a pochi metri dalla mia abitazione.
Prima di varcarne la soglia d'ingresso mi prendo un pò di tempo per ammirarne lo stile , le pareti totalmente in vetro , i tavoli in legno dei quali circonferenza ricorda la forma della tavolozza di un pittore , le sedie rivestite da morbido tessuto di colorazioni e tonalità sempre diverse tra loro , le curate piante di differenti tipologie e dimensioni poste in ogni angolo ed al di sopra di ogni
mensola , le enormi vetrine ricche di dolci , i frigoriferi zeppi di bevande da consumare fredde , le visibilmente comode ed eleganti divise dello
staff , il pavimento impeccabilmente pulito ed i centrotavola costituiti da vasi contententi fiori appena colti dalle sepi che circondano la struttura il cui nome è riportato su una delle ampie e luminose insegne a led : 𝑆𝑒𝑟𝑒𝑛𝑑𝑖𝑝𝑖𝑡𝑦.
' Oh , Jeongguk , non sapevo saresti venuto. '
Il maggiore mi accoglie con un lieve e cortese sorriso sulle labbra.
' Giorno , Yoongi. '
Rispondo mostrando a mia volta i denti , lasciando che sia poi il rosa a spiegargli la motivazione legata alla mia presenza.
' L'ho invitato io , non sapeva del cambio d'orario e mi sarebbe dispiaciuto lasciarlo solo in classe.
Non è un problema , vero ? '
' Affatto , anzi.
Entriamo ? '
Propone ottenendo in risposta un semplice annuire da parte di entrambi.
Una volta dentro scorgo dettagli i quali ero precedentemente stato impossibilitato a vedere come ad esempio l'esistenza di una seconda sala dalle pareti dipinte di glicine , dei divanetti a circondare il perimetro di essa , vari ed enormi schermi piatti , un bancone messo in evidenza da luci prevalentemente viola ed enormi finestre decorate da coloratissimi mosaici in vetro temperato.
' È carino , no ? '
' È meraviglioso , ragazzi , mi chiedo come abbia fatto a non notarlo prima. '
' Ha aperto qualche settimana fa , inoltre ti sei appena trasferito , è comprensibile. '
' Andiamo a sederci ? '
Ad interrompere la nostra conversazione è Yoongi che , afferrato proprio come me dal polso , viene trascinato dal più basso verso uno dei posti a sedere che offrono una splendida vista del quartiere.
' Hey , da qui si vede anche la scuola ! '
Commento estasiato scatenando una generale e contagiosa risata.
' Ho detto la stessa cosa quando yoon mi ha accompagnato all'inaugurazione ! '
' Come dimenticarlo.
Se ti piace così tanto magari potremmo tornarci con gli altri uno di questi giorni. '
Suggerisce l'altra metà della coppia.
' Certo , sarebbe fantastico. '
Confesso sorridendo sincero ma malinconico.
Busan mi manca tanto , troppo.
Due anni sono già trascorsi eppure non c'è istante in cui non penso ad essa , ai miei migliori amici , alle mie lezioni di danza , a quelle di canto , ai posti legati alla mia infanzia , alla mia perfetta vita lì.
' Bene , allora - '
' Jeongguk , va tutto bene ? '
Le loro voci si sovrappongono nel tentativo di tirarmi fuori dalla mia testa.
' Come ?
Oh , si , tutto ok. '
' Sembravi pensieroso , ho forse detto qualcosa di sbagliato ? '
' Assolutamente no , Yoongi.
Non è niente , davvero , è solo che a volte la nostalgia mi investe e non riesco a non pensare a casa mia. '
' È normale , gguk , anche me manca molto Daegu ma la consapevolezza di poterci tornare qualvolta lo desideri mi basta a cacciar via la tristezza. '
' Vi prego , non fatemi ripensare alla mia dolce Busan o potrei scoppiare in lacrime proprio
adesso. '
' Aspetta , Busan ?
Anche tu sei nato lì ? '
' Che vuol dire che anche io -
Non ci posso credere , Jeongguk ! '
Rincuorato dalle loro parole di conforto e dai racconti tanto personali riguardanti esperienze ed emozioni , la vivace chiacchierata va per un bel pò avanti fin quando non è un messaggio ad interromperla.

𝖢𝖮𝖢𝖢𝖨 | 𝖪𝗈𝗈𝗄𝗏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora