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L'ennesimo mattino scivola via come olio su una superficie bagnata ed io mi ritrovo seduto a gambe incrociate su una scomoda sedia di legno e plastica posizionata a pochi centimetri dalla scrivania , impegnato nel macchiare d'inchiosto un diario che fino a due mesi fa ero solito portarmi dietro ovunque andassi.

𝑁𝑜𝑛𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑣𝑒𝑠𝑠𝑖 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑙 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑠𝑓𝑜𝑔𝑎𝑟𝑚𝑖 , 𝑑𝑒𝑣𝑜 𝑎𝑚𝑚𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑒 𝑡𝑢 𝑛𝑜𝑛 𝑓𝑜𝑠𝑠𝑖 𝑑𝑎 𝑢𝑛 𝑝𝑜̀ 𝑖𝑙 𝑚𝑖𝑜 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑜 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑖𝑒𝑟𝑜 , 𝑐𝑎𝑟𝑜 𝑑𝑖𝑎𝑟𝑖𝑜.
𝑄𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑖 𝑜𝑔𝑔𝑖 𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑎𝑡𝑎 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑛𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑐𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒 , 𝑖𝑛𝑖𝑧𝑖𝑎𝑡𝑎 𝑡𝑟𝑎𝑛𝑞𝑢𝑖𝑙𝑙𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑎 𝑠𝑐𝑢𝑜𝑙𝑎 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑝𝑜𝑖 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒𝑐𝑖𝑝𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑖𝑣𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑑 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑙𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 , 𝑔𝑖𝑜𝑖𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑖𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑙'𝑖𝑛𝑠𝑒𝑔𝑛𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑟𝑒𝑎𝑛𝑜 𝑛𝑒𝑙 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑠𝑒𝑔𝑛𝑎𝑟𝑒 𝑖 𝑡𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑚𝑖 𝘩𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑖𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑎𝑣𝑒𝑟 𝑜𝑡𝑡𝑒𝑛𝑢𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑒𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑚𝑎𝑠𝑠𝑖𝑚𝑜 , 𝑡𝑟𝑎𝑠𝑐𝑜𝑟𝑟𝑒𝑟𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑒𝑐𝑐𝘩𝑖𝑜 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 𝑖𝑛 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑎𝑔𝑛𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑖 𝑚𝑖𝑒𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑐𝑎𝑟𝑖 𝑎𝑚𝑖𝑐𝑖 𝑒𝑑 𝑖𝑛𝑓𝑖𝑛𝑒 , 𝑑𝑢𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑙'𝑜𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝑒𝑑𝑢𝑐𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑓𝑖𝑠𝑖𝑐𝑎 , 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑣𝑜𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑛𝑒𝑙 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑢𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑑𝑜𝑐𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑙 𝑓𝑖𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑖̀ 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑐𝑖𝑎𝑠𝑐𝑢𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑓𝑎𝑠𝑡𝑎𝑠𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑛𝑜𝑡𝑖𝑧𝑖𝑎 𝑒 𝑐𝑖𝑜𝑒̀ 𝑙'𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟 𝑟𝑖𝑢𝑠𝑐𝑖𝑡𝑜 𝑎 𝑠𝑢𝑝𝑒𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑣𝑖𝑛𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑠𝑞𝑢𝑎𝑑𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝑏𝑎𝑠𝑘𝑒𝑡.
𝑃𝑜𝑖 𝘩𝑜 𝑟𝑖𝑣𝑖𝑠𝑡𝑜 𝑇𝑎𝑒𝘩𝑦𝑢𝑛𝑔.
𝐿'𝘩𝑜 𝑜𝑠𝑠𝑒𝑟𝑣𝑎𝑡𝑜 𝑎𝑛𝑠𝑖𝑜𝑠𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑣𝑣𝑖𝑐𝑖𝑛𝑎𝑟𝑠𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑠𝑒 𝑎𝑣𝑒𝑠𝑠𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑝𝑎𝑟𝑙𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑚𝑎 𝑠𝑢𝑏𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑜𝑝𝑜 𝑎𝑣𝑒𝑟 𝑣𝑖𝑠𝑡𝑜 𝑖 𝑠𝑢𝑜𝑖 𝑎𝑚𝑖𝑐𝑖 𝑎𝑛𝑑𝑎𝑟𝑔𝑙𝑖 𝑖𝑛𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑖𝑙 𝑠𝑜𝑟𝑟𝑖𝑠𝑜 𝑐𝘩𝑒 𝑎𝑣𝑒𝑣𝑎 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑒 𝑙𝑎𝑏𝑏𝑟𝑎 𝑠𝑖 𝑒̀ 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑙𝑒𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑣𝑜𝑙𝑎𝑡𝑖𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑜 , 𝑠𝑝𝑖𝑛𝑔𝑒𝑛𝑑𝑜𝑙𝑜 𝑎 𝑠𝑐𝑎𝑝𝑝𝑎𝑟 𝑣𝑖𝑎 𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑔𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑖 𝑑𝑢𝑒.
𝑃𝑖𝑢̀ 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑒 𝘩𝑜 𝑠𝑜𝑟𝑝𝑟𝑒𝑠𝑜 𝑚𝑒 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑎 𝑐𝘩𝑖𝑒𝑑𝑒𝑟𝑠𝑖 𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑠𝑠𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑡𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑐𝑜𝑟𝑣𝑖𝑛𝑜 , 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑜𝑛𝑑𝑒𝑛𝑑𝑜𝑚𝑖 𝑐𝘩𝑒 𝑎𝑣𝑟𝑒𝑖 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑙𝑖𝑐𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑜𝑣𝑢𝑡𝑜 𝑓𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑓𝑓𝑎𝑟𝑖 𝑚𝑖𝑒𝑖 𝑝𝑖𝑢𝑡𝑡𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑐𝘩𝑒 𝑖𝑚𝑚𝑖𝑠𝑐𝘩𝑖𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑢𝑖.
𝐸𝑝𝑝𝑢𝑟𝑒 𝑓𝑎𝑐𝑐𝑖𝑜 𝑓𝑎𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑚𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑐𝘩𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑒̀ 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑛𝑒𝑖 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑖𝑑𝑜𝑖 𝑜 𝑖𝑛 𝑚𝑖𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑎𝑔𝑛𝑖𝑎 𝑠𝑒𝑚𝑏𝑟𝑎 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟 𝑑𝑖 𝑏𝑢𝑜𝑛 𝑢𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑠𝑜𝑟𝑟𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑚𝑒𝑛𝑡𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑖𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑛𝑜𝑡𝑎 𝑀𝑖𝑛𝘩𝑜 𝑜 𝑇𝑎𝑒𝑚𝑖𝑛 𝑖𝑛 𝑙𝑜𝑛𝑡𝑎𝑛𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑖𝑙 𝑠𝑜𝑙𝑖𝑡𝑜 𝑠𝑡𝑟𝑜𝑛𝑧𝑜 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑡𝑜𝑟𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎 𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖 𝑠𝑡𝑢𝑑𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑛𝑑𝑜𝑙𝑖 𝑎 𝑐𝑎𝑙𝑐𝑖 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑚𝑜𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑡𝑜𝑟𝑛𝑎 𝑎𝑑 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑠𝑠𝑒𝑠𝑠𝑎𝑟𝑠𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑐𝑜𝑟𝑝𝑜.
𝑁𝑜𝑛 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑖𝑐𝑢𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑢𝑠𝑐𝑖𝑟𝑒 𝑎 𝑟𝑒𝑔𝑔𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑖𝑡𝑢𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑎 𝑙𝑢𝑛𝑔𝑜 , 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑚𝑒 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑣𝑣𝑒𝑟𝑜 𝑣𝑖𝑐𝑖𝑛𝑜 𝑎𝑙 𝑙𝑖𝑚𝑖𝑡𝑒 , 𝑛𝑜𝑛 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑜 𝑖𝑛𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝑣𝑜𝑙𝑒𝑟𝑙𝑜 𝑎𝑖𝑢𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑒 𝑙𝑢𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑓𝑎 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑚𝑒 𝑢𝑛 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑜 𝑎𝑣𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑠𝑝𝑖𝑛𝑔𝑒𝑛𝑑𝑜𝑚𝑖 𝑎 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑙𝑜 𝑡𝑜𝑟𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖.


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Trascorse alcune ore , pranzato velocemente e svolto i compiti accumulati , emettendo un sonoro sbuffo mi alzo dal materasso sul quale mi sono nel frattempo steso al fine di studiare più comodamente per poi posizionarmi di fronte al guardaroba poiché mi restano meno di sessanta minuti per prepararmi ed esser pronto in orario , evitando una ramanzina da parte della mia famiglia insieme alla quale da tanto pianificavamo di andare finalmente insieme nel medesimo ristorante fattomi conoscere dal mio migliore amico.
In seguito ad una lenta , calda e rilassante doccia durante la quale non mancano le mie interpretazioni di famosissime canzoni , mi libero da ogni briciolo di stanchezza ultimamente accumulata avvolgendo il corpo in un asciugamano che strofino sull'epidermide cosicchè essa possa asciugarsi , in seguito procedendo nell'indossare dei pantaloni ed una camicia in velo entrambi di colore blu scuro precedentemente piegati sulle lenzuola in attesa di coprirmi.
Infilate ai piedi le scarpe , spazzolati i denti , spruzzata tra i capelli della lacca e sul collo un fresco profumo , sono finalmente pronto a lasciare camera mia ed infine l'appartamento accompagnato dagli altri tre verso l'auto a bordo della quale raggiungiamo il locale una volta riempite entrambe le ciotole del nostro cucciolo purtroppo obbligato a restare solo.

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' È stupendo , vero ? '
Domando loro non appena parcheggiato il veicolo a pochi metri dall'insegna di esso , negli occhi inevitabilmente riflesse le luci a led che ne circondano il cordolo e le pareti rendendolo visibile anche nel più nero buio.
' È meraviglioso , jeonggukie.
Entriamo ? '
Tenendosi per mano i miei genitori sono i primi ad attraversare , raggiungendo la struttura situata al lato opposto della strada e lasciando che sia mio fratello a restarmi accanto mentre entrambi sorridiamo alla vista di una delle tante espressioni del loro ancora giovane amore , successivamente entrando ed informando il personale di aver tramite prenotazione riservato un tavolo per quattro.
Raggiunto l'interno dell'edificio uno strano presentimento mi spinge a rabbrividire come se il mio istinto mi stesse suggerendo di voltarmi e scappare , ma scelgo di non dare ad esso importanza lasciandomi distrarre dal caposala il quale proprio come la prima volta ci conduce ai posti riservatici , consegnandoci altrettanti menù e consigliandoci di aspettare uno dei camerieri affinchè egli possa annotare le nostre ordinazioni.
Trascorsi soltanto pochi minuti , le sue parole prendono vita trasformandosi in una realtà per me dura da digerire e la quale spinge il mio sesto senso a piantarmi nello stomaco un pungno per non avergli dato ascolto nel momento in cui mi ritrovo davanti chi credevo non avrei rivisto almeno fino al seguente inizio settimana.

𝖢𝖮𝖢𝖢𝖨 | 𝖪𝗈𝗈𝗄𝗏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora