𝟣𝟨 𝖮𝗎𝗋 𝖿𝗂𝗋𝗌𝗍 𝖽𝖺𝗍𝖾

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Il seguente mattino , la prima cosa alla quale penso una volta abbandonate le fresche lenzuola è il piano della giornata che desidero rendere sotto ogni punto di vista perfetta affinché il corvino non la dimentichi tant'è vero che , proprio come concordato appena la sera precedente , passerò a prenderlo alle venti in punto per poi portarlo in uno dei miei posti preferiti in assoluto dove ho intenzione di parlagli e confessare ciò che per lui provo dinnanzi ad uno splendido tramonto dai colori mozzafiato.
Scattate le 19:00 , infatti , con litri di nervosismo che mi scorrono nelle vene sostituendo il sangue corro verso il bagno , raggiungendo immediatamente la doccia sotto il getto della quale bagno ed insapono il corpo , uscendone dopo pochi minuti in modo da asciugarmi e vestirmi , optando per indossare dei classici baggy jeans , una semplicissima t-shirt bianca abbinata ad un paio di sneakers della medesima colorazione ed una giacca in pelle nera , spruzzandomi sul collo , i polsi e la zona retrostante alle orecchie del profumo dalle note intense , completando il look con una collana in argento e degli anelli composti dallo stesso metallo che faccio scivolare sulle clavicole e lungo le affusolate dita.
Lanciata un'ultima occhiata al display del mio cellulare ed assicuratomi di non essere in ritardo , alle 19:43 circa lascio casa recandomi verso la sua abitazione dinnanzi alla quale in breve tempo arrivo a bordo dell'auto a malincuore prestatami da Baekhyun , aspettando all'esterno di essa e ripassando in mente l'organizzazione dell'appuntamento e le frasi da dire assolutamente nel momento in cui mi tendo conto di essere arrivato lievemente in anticipo.
Non appena l'orario avanza spingendomi a leggere sull'orologio del veicolo i numeri 20:00 , abbandono il posto a sedere camminando verso il pianerottolo di casa Jeon e bussando alla porta fin quando ad aprire è proprio il secondogenito della famiglia a causa del quale sono costretto a serrare le labbra per non lasciarmi sfuggire inappropriati commenti adulatori nel vedere il suo muscoloso corpo fasciato da dei pantaloni aderenti ed una canottiera monocolore richiamante gli stivaletti i quali ai piedi sfoggia , il viso incorniciato da un nuovo ed inaspettato taglio di capelli il quale non fa altro che metterne ancora più in risalto la dolcezza oltre che i numerosissimi piercing ai lobi e alla cartilagine delle orecchie.
' Ciao. '
Con un tenero ed innocente sorriso mi saluta , chiudendosi la porta alle spalle ed avvicinandomisi.
' Hey. '
A mia volta sorrido per poi portare in avanti le braccia fino ad allora nascoste dietro la schiena.
' Per te. '
Concludo porgendogli un piccolo bouquet di gerbere , tra i fiori più adatti da donare in occasione di un appuntamento poiché simboleggiano amore e forza di volontà , dalle mille sfumature.
' Grazie , non dovevi. '
Le guarda arrossendo ed avvicinandoci il naso così da coglierne il profumo.
' Andiamo ? '
Tendendogli la mano destra , con un cenno del capo indico l'auto parcheggiata non molto distante da noi , osservandolo annuire e seguirmi all'interno di quest'ultima dove , preso posto , soltanto inizialmente restiamo in silenzio , in seguito l'atmosfera diventa pian piano più leggera invogliandoci a parlare del più e del meno , dagli argomenti futili e noiosi a quelli maggiormente interessanti tra i quali la musica.
' Tu canti ? '
' Perchè sembri tanto sorpreso ? '
' È strano , non lo avrei mai detto. '
' Strano ?
Per quale motivo esattamente ? '
' Non era mia intenzione offenderti , non fraintendermi , è che non ti ho mai visto nell'aula di musica a scuola. '
' Neanche io ho mai visto te , se è per questo. Probabilmente è perché ci vado di pomeriggio , quando il liceo è praticamente già vuoto. '
' Come mai ? '
' Non mi piace esibirmi davanti ad un pubblico nuneroso o a dei totali sconosciuti , mi rende nervoso , preferisco cantare in doccia oppure in camera mia difronte a Yeontan o ad uno specchio. '
' Yeontan ? '
' Oh , è il mio cucciolo , un pomeriana. '
Gli occhi mi si illuminano al solo nominare il suo nome , parlando di lui con qualcuno che ancora non ne ha fatto la conoscenza.
' Ne ho uno anche io , un doberman. '
La sua espressione imita la mia.
' Come si chiama ? '
' Bam. '
Il suo atteggiamento quasi innamorato mi spinge infantilmente a pensare se non sia troppo chiedere di essere trasformato in un cane al fine di poter ricevere le sue attenzioni.
' Carino. '
' Mi piacerebbe ascoltarti cantare. '
Dal nulla afferma lasciandomi per qualche secondo spiazzato dall'imbarazzante richiesta.
' Chissà , magari un giorno. '
Affermo mentre miriadi di idee iniziano a balenarmi nella testa , interrotte esclusivamente dal nostro arrivo.
' Ti dispiacerebbe metterla ? '
Tirando fuori dalla tasca una bandana scura , gli chiedo di coprircisi gli occhi.
' Devo proprio ? '
' Te l'ho chiesto per favore. '
' Vuoi uccidermi , per caso ? '
' Se volessi farlo non te lo direi , non credi ?
Sarò rapido , lo prometto , vorrei fosse una sorpresa. '
' Va bene , lo faccio soltanto perché amo le sorprese. '
' Non te ne pentirai. '
Sussurro soddisfatto posizionandomici alle spalle , poggiandogli sulle palpebre già chiuse e parte del naso il rettangolo di stoffa il quale annodo all'altezza della nuca , attento a non stringere troppo.

𝖢𝖮𝖢𝖢𝖨 | 𝖪𝗈𝗈𝗄𝗏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora