BETA PACK (INEDITO)

Una Lupa Bianca

Capitolo 3

UNA LUPA BIANCA

Justin's POV

Non sapevo di riuscire a sapere tante cose in poche ore; ormai è tutto il giorno che mi trovo a leggere i libri di questa stanza segreta, chissà come s'è riempita così...

Ma come sempre è l'ora di tornare; Austin non fa altro che chiamarmi da questa mattina, gli ho risposto che stavo fuori con Claudia, ma ovviamente non se lo sarà bevuta.

Prendo alcuni libri - sopratutto quello delle storie originali - e vado fuori per ritornare a Mystic Falls.

Quando esco mi accorgo che è già tardi, al posto della grande Stella, c'era il Diamante Bianco, ed è da idioti viaggiare con una moto a quest'ora.

Ritorno dentro la casa e poso la mia roba.

Invio un messaggio ad Austin e mi dirigo verso la cucina;

"Oh merda!" esclamo dopo aperto il frigorifero.

Come potevo pensare che ci fosse del cibo in questa casa disabitata.

Prendo le chiavi della moto e vado in un fast food non molto lontano dalla via per cenare.

~

Mi siedo in un tavolo vicino al vetro del locale per poter ammirare le strade illuminate; qui sembra essere tutto tranquillo...

"Le serve qualcos'altro?" s'è avvinata una cameriera sorridendo,

Scuoto la testa ricambiando "No grazie" affermo.

Continuo a mangiare, ma ad un certo punto noto qualcosa fuori dal locale. Una figura che si aggira nelle strade del viale; una figura che ha occhi solo per me.

Cerco di vedere cos'è, o chi è, ma è troppo veloce.

E poi eccoli lì, quei occhi blu lucenti illuminati per un paio di secondi.

Sbalzo dalla sedia e corro verso l'uscita per vederla bene, era una Lupa Bianca.

Attraverso la strada correndo, senza nemmeno pensare alle macchine ed inseguo la figura bianca.

"Hey! Aspetta!" urlo.

La sua corsa è più veloce della mia, voglio conoscerla.

Ma è sparita.

Mi fermo al posto dove l'ho vista sparire, niente; come se non fosse mai stata qui.

Ritorno dalla mia moto per poi tornare alla Casa dei Moon.

Ma poi riconosco un ragazzo, "Collin?" era appena uscito dal locale con un take-out. Il ragazzo della casa abbandonata.

Mi guarda bene, "Justin! Che ci fai ancora qui?" sorride come faceva quando mi parlava tranquillamente nella casa.

"Torno domani" dico salendo sulla moto.

Guarda il cielo e poi mi chiede "Mi daresti un passaggio?"

Ci penso un po', ma alla fine accetto, anche se non lo conoscevo per niente; ma dopo tutto mi aveva aiutato con i libri.

~

Il ragazzo scende dalla moto, "Grazie".

Osservo casa sua attentamente, è quasi come il pallazzo dei Marshall, grande - enorme; ad un certo punto mi sento osservato da qualcuno dentro casa, ma non ci faccio caso.

Metto in moto, e me ne vado.

Tamara's POV - dopo tre giorni.

Oh-oh, forse ho esagerato con il fuoco... troppo alto; penso mentre guardo i becon come sono ridotti, e poi mi metto a ridere da sola.

Sto nella casa abbandonata dei Moon a Beacon Hills, Justin non è ritornato a casa per quasi una settimana, e sono venuta per riportarlo indietro.

E per convincerlo servirà un buon inizio: una colazione.

Credo che si sia già svegliato, sento dei passi che scendono le scale.

Mi giro per aspettarlo ad entrare, ma mi ritrovo una scena inaspettata: Justin con un qualcosa di metallo pronto a colpirmi.

"Ma sei impazzito? Abbassa quella roba!" gli urlo vedendolo, "Scusami Tammie, non pensavo - ma cosa ci fai qui?" butta il metallo per terra e mi si avvicina.

Ha l'aria di uno che ha appena superato una Luna Piena per la prima volta.

"Certo! Perchè mancare per una settimana senza farsi sentire è una cosa normale!" replico. Austin mi aveva chiamato per avvisarmi che suo fratello era scomparso, non si faceva più sentire. M'ero preoccupata per quest'idiota...

Gli porgo la sua colazione, ma lui ha il volto confuso, «Una settimana?» dice.

"Sì Justin, un'intera settimana"

"Ma come, me ne sono andato solo 3 giorni fa..."

Lo osservo attentamente, il suo cuore ha il battito normale; lo so che non sta mentendo, di solito lui si tocca il collo quando lo fa.

"Justin, è stato una settimana fa"

~

"Te l'ho detto, non si ricorda dell'ultima settimana"

"Riportalo qui"

Avevo chiamato Austin per avvisarlo di quanto è accaduto.

Ho detto a Justin di prepararsi per andarcene, ma sembrava proprio confuso.

"Davvero non ti ricordi nulla?" gli chiedo mentre saliamo nella macchina; la moto l'aveva ripreso Samuel ieri sera.

Lui scuote la testa "Prima di svegliarmi però ho sognato qualcosa"

Metto in moto e lo guardo "Cos'era?"

"Una Lupa Bianca che correva e poi..."

Lo vedo che s'era fermato «Justin?» lo guardo sembra paralizzato, "Poi cosa è successo?"

"Dobbiamo andare al cimitero della Virginia" mi guarda "Fidati di me Tammie"

Dopo qualche ora di viaggio, finalmente siamo arrivati dove Justin voleva. Non capivo proprio che intenzioni aveva.

Quando scendiamo, vediamo subito Samuel; Justin l'aveva chiamato.

Ci avviciniamo e lui ci saluta, "Tutto apposto Justin?" chiede lui preoccupato, mentre l'altro annuisce solo.

Camminiamo verso il fondo del cimitero passando alle bare di mio fratello, di Lizzie e del padre di Malia.

"Vuoi spiegarmi che diavolo hai in mente?!" chiedo a Justin irritata.

Come poteva uscirne così dopo essere scomparso per una settimana?

Finalmente si ferma davanti ad una bara, ma rimango con la bocca aperta quando lo vedo che cominciava a dare calci alla lapide di sua sorella Sarah.

"Fratello, che diavolo stai facendo?!" anche Samuel rimane scioccato.

Justin continua a rompere la lapide fino a romperla del tutto.

"Smettila!" gli urlo mentre lui s'era messo a scavare.

"Samuel aiutami!" urla invece lui.

Samuel non sapeva cosa fare, "Cosa aspetti?!" urla di nuovo Justin.

I due s'erano messi a scavare, ed io stavo per impazzire.

"Ma che cazz..." Samuel si è fermato e fa un passo indietro insieme a Justin.

"Cosa c'è?" spingo i due indietro per guardare; mi aspettavo il cadavere di Sarah, ma...

"Non c'è niente" dice Justin.

La lapide era vuota.

FINE CAPITOLO
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