BETA PACK (INEDITO)

ALPHA

Capitolo 8

ALPHA

Austin's POV

Sono passate tre ore da quando abbiamo iniziato a sparpagliarci nella città per cercare Vetron, e finalmente l'abbiamo trovato.

E come avevamo pensato sin dall'inizio,  Vetron aveva  trasformato i suoi uomini in licantropi.

Oltre ad avere delle armi da fuoco, avevano anch'essi zanne ed artigli.

"Guarda chi è venuto a farci visita" si avvicina verso di noi, pronti ad attaccarlo.

"Ho saputo di tua sorella... pensavo che i miei uomini l'avessero messa a tappeto" continua.

"Sarah è una Lupa Bianca. Nessuno è più forte di lei." urlo con tutta la rabbia che avevo.

Per anni ho pianto e ripianto la morte di mia sorella, dopo aver scoperto che è viva e che l'hanno usata come cavia da sperimenti, per arrivare a lei dovranno passare sul mio cadavere.

"Oh certo, questo lo so signorino Moon" il cacciatore sorride.
Poi fa un gesto ai suoi uomini dando ordine di attaccarci. "Questi terreni saranno le vostre tombe"

Infilzo un paio di persone con i miei artigli e cerco in tutti i modi di arrivare verso Vetron che si trovava dietro i suoi uomini, come sempre, ad osservare la battaglia con un sorriso stampato in faccia.

Appena ho la sua visione, qualcuno mi butta per terra e incomincia a darmi dei pugni.

Il suo corpo sul mio era pensate, e non riuscivo a levarmelo da dosso. A mala pena riuscivo a vedere il suo volto, sentivo l'odore del mio stesso sangue versato sul terreno, i miei occhi erano ormai socchiusi.

Stavo aspettando l'ultimo momento.

"Austin!" qualcuno si era messo ad urlare facendomi riaprire gli occhi.

Non potevo arrendermi così facilmente. Stavo lottando per mia sorella, per la mia famiglia. Per i miei amici.

Ruggisco fortemente da far tremare i sassolini nel terreno. Finalmente mi rialzai per poi squarciare la gola al nemico. Nessuno poteva fermarmi.

Mi dirigo a Vetron, levandomi di torno i cacciatori che ad ogni passo mi impedivano di raggiungere il loro capo. Anzi, mi correggo, il loro Alpha.

Ero a pochi passi nel raggiungerlo, ma già stava combattendo con qualcuno, con una ragazza che però mi dava le spalle.

"Malia!" urlo capendo che era lei.

Riuscivo a sentire la sua rabbia, forte quanto la mia. Ma facendo un solo gesto, Vetron la fece cadere a terra.

"Ti pensavo più brava nei combattimenti signorina Tyson" dice per poi inginocchiarsi vicino al corpo di Malia. Gli mette le mani sul collo, mentre la povera ragazze chiuse gli occhi lacrimanti.

"No! Non ti lascerò ucciderla!" urlo correndo verso di lui. Ero riuscito a farlo finire sul terreno.

"Stai bene?" aiuto Malia ad alzarsi.

"Si grazie Austin" dice lei.

Ma non era finita qui, Vetron si era rialzato e si era volto immediatamente verso di me. "Vuoi combattere ragazzino eh? Combattiamo allora"

Ci siamo attaccati a vicenda.

Era la prima volta che mi scontravo corpo a corpo con il cacciatore più temuto del paese. Un'assassino spietato, che non aveva paura di niente e nessuno.

I suoi artigli mi colpivano la pelle, e i suoi pugni erano i più forti che io avessi mai sentito colpire il mio corpo in tutta la mia vita. Ero a pezzi, e la forza mi stava scomparendo.

"Come pensavo" dice Vetron vedendomi a terra.

"Sei proprio un rammollito. Come tutti i Moon che io abbia mai incontrato. La storia della Lupa Bianca, della famiglia Originale..." fece una pausa e poi rise "Tutte cazzate"

Nessuno poteva offendere la mia famiglia, come nessuno doveva sopravvalutarla. La nostra stirpe ha vissuto per anni, e così come farà nei prossimi millenni. Uno come lui, si deve estinguere per sempre.

Mi alzo pian piano prendendo tutta l'aria che mi serviva per durare ancora un altro po'. Non riuscivo nemmeno a tenermi bene in piedi per le ginocchia che mi tremavano.

"Austin Moon. Non sei degno di essere un Alpha"

Alzo il mio sguardo verso il suo, sentivo i miei occhi bruciare e la rabbia accumulata voleva esplodere in me. L'autocontrollo non era mai stato un mio forte, eh perché risparmiarlo con Vetron?

Corro verso di lui con le uniche forze che mi rimanevano da dare "Non ho bisogno del tuo giudizio" urlo per poi buttarlo a terra.

Appena capisco che era il mio momento, comincio a infilzarli con i miei artigli sul tutto il suo corpo che cercava di respingermi. Il suo sangue era dappertutto; per terra, nei miei artigli, sui miei vestiti e persino sulla mia faccia.

Aveva ormai perso conoscenza, come io che persi il controllo.

Sentivo ancora il suo cuore battere, e l'unico atto che mi rimaneva era proprio estrargli il cuore dal petto.

Per un secondo esito, ma quando vidi che i suoi occhi si erano di nuovo riaperti, non avevo un' altra scelta. E quindi l'ho fatto.

Mi alzo dal terreno e mi voltai verso il caos dietro di me. C'era una montagna di copri per terra, e l'odore del sangue era forte. Guardo i miei amici, stavano tutti guardando me con i volti sorpresi. E poi mi accorgo di una luce che riflettevano sui loro occhi. Una luce rossa.

Ero diventato un Alpha.